Disoccupazione vola ai massimi dal 1977: a febbraio è al 13%.
"Sono 365 mila occupati in meno nel giro di un anno. Considerato che a febbraio 2014 gli occupati sono 22 milioni 216 mila, in diminuzione dello 0,2% rispetto al mese precedente (39 mila persone), e dell'1,6% su base annua (365 mila persone), il dato che emerge è che, in media, si contano mille occupati in meno al giorno.Senza lavoro sono, secondo i dati Istat, 3 milioni e 307mila persone, cioè 8mila in più rispetto a gennaio (+0,2%) e 272mila su base annuale (+9%).
Il tasso di disoccupazione per i giovani si é attestato al 42,3%. In termini assoluti, i disoccupati tra i 15-24enni sono 678 mila; peggio di noi solo la Spagna.
Al 12,5% la disoccupazione maschile, che cresce su gennaio (+0,2%) e sull'anno (+1,4), mentre quella femminile è al 13,6%, cioè lo 0,2% in meno sul mese precedente ma lo 0,6% in più nel confronto annuale.
L'incremento della disoccupazione su base annua dunque, secondo Eurostat, è stato inferiore solo a quelli di Cipro (dal 14,7% al 16,7%) e della Grecia (dal 26,3% al 27,5%). Nell'Eurozona la disoccupazione è all'11,9%.
In Italia è occupata poco più di una persona su due tra i 15 e i 64 anni. Il tasso di occupazione é al 55,2%, con variazione nulla su mese e con un calo di 0,8 punti percentuali su anno. Lo comunica Istat, aggiungendo che gli occupati a febbraio sono 22,216 milioni (-0,2% su mese pari a -39mila e -1,6% su anno pari a -365mila), i disoccupati sono 3,307 milioni (+0,2% su mese pari a +ottomila e +9% su anno pari a 272mila).
Renzi: "sconvolgente il dato delle disoccupazione e dimostra che la mancanza di lavoro é il problema... C'è bisogno di correre, a partire dalle riforme".
Per i disoccupati, per gli operai e tutti i lavoratori che perdono ogni giorno il lavoro, purtroppo non sono notizie nuove e "sconvolgenti"; loro sono già da tempo normalmente sconvolti dalla "non vita" che sono costretti a fare.
Però lui, sì, il metteorenzi è "sconvolto" e dice che ora deve correre a fare le riforme sul lavoro - il suo "Jobs act"... Ma per favore, rallenta! Non aggiungiamo al danno, altro danno+beffa! Un piano che non solo darà soldi, agevolazioni, sgravi ai padroni ma che dà loro via libera di licenziare quando vogliono, di tenere un lavoratore giusto il tempo che gli serve e poi buttarlo via, di precarizzare tutti i rapporti di lavoro, e... quindi, di aumentare questi neri e freddi dati (che hanno dietro invece sofferenza, disperazione, e anche peggio).
Ma, una cosa oggi tutti i giornali e le Tv stanno dicendo: siamo tornati al 1977.
E allora, facciamo come nel 1977! Una grande, forte movimento di lotta dal nord al sud, con i giovani in prima fila che fece temere parecchio ai signori del Palazzo e al padronato.
Una grande lotta che come effetto costrinse il governo a trovare una soluzione "tampone" e parziale al problema della disoccupazione, allo scopo di ingabbiare quel movimento - mentre portava avanti una violenta repressione.
Oggi chiaramente siamo in un'altra fase - soprattutto mancano i soggetti rivoluzionari estesi che accendevano quelle lotte - ma la lezione resta: la borghesia solo quando teme qualcosa di più grande, fa delle riforme.
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