IN SEGUITO ALLE DURE PROTESTE, NONOSTANTE LE MINACCE DI DENUNCIA E LE RIPRESE ILLEGALI DA PARTE DELLA POLIZIA, IL SEGRETARIO PARTICOLARE DI CROCETTA, MOUSSA, E' STATO COSTRETTO AD INCONTRARE NEL TARDO POMERIGGIO LE LAVORATRICI E LE PRECARIE IN LOTTA METTENDO DA PARTE MOMENTANEAMENTE LA PROPRIA "MALATTIA"!
IL SEGRETARIO HA PRIMA ASCOLTATO I MOTIVI DELLE NOSTRE VERTENZE E LE NOSTRE RICHIESTE DI INCONTRO E POI HA RIBADITO CHE IL PRESIDENTE IN QUESTO MOMENTO E' PARTICOLARMENTE IMPEGNATO NELLA FORMAZIONE DEL GOVERNO, IL CHE PER ADESSO IMPEDISCE AL PRESIDENTE DI PRENDERE ALTRI IMPEGNI!
HA DETTO CHE IL CAPO DI GABINETTO SILVIA, CHE DIVERSE VOLTE SI ERA IMPEGNATO IN QUESTO SENSO, NON HA PASSATO ALLA SEGRETERIA I DOCUMENTI INVIATI ALLA REGIONE RELATIVI ALLE VERTENZE E INFINE, DOPO AVERE PRESO IL DOCUMENTO CHE LE PRECARIE E LAVORATRICI AVEVANO PRESENTATO AL PALAZZO NELLA SETTIMANA DELL'8 MARZO, SI E' IMPEGNATO PERSONALMENTE ("IO HO UNA SOLA PAROLA" HA DETTO TESTUALMENTE, VEDREMO!) A RICEVERE LA PROSSIMA SETTIMANA UNA DELEGAZIONE CON LA QUALE ORGANIZZARE L'INCONTRO CON IL PRESIDENTE!
GIOVEDI PROSSIMO SI TERRA' PRESSO LA SEDE DELLO SLAI COBAS PER IL S.C. UNA ASSEMBLEA GENERALE NELLA QUALE SI DECIDERA' COME PROCEDERE NELLE LOTTE!
Comunicato Stampa
SIT-IN ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONEDALLE ORE 15,30Nella settimana dell'8 marzo, le precarie Coop Sociali, le ex puliziere del Policlinico oggi disoccupate, alcune operaie Fiat e lavoratrici scuola sono scese in protesta alla Regione Siciliana.E' passato infatti un anno da quando il presdiente Crocetta l'8 Marzo 2013 scese tra le lavoratrici, precarie... in manifestazione contro la precarietà lavorativa e la disoccupazione e promise loro che avrebbe "rivoluzionato" la situazione e che avrebbe risolto tutti i problemi.Dopo il blocco della strada, il 7 marzo di quest'anno, è sceso tra le donne il Capo di Gabinetto Dott. Silvia al quale è stato consegnato un documento da fare avere al Presidente Crocetta.Da un anno infatti la situazione delle precarie, disoccupate... non è stata affatto risolta , la "rivoluzione" di Crocetta non l'abbiamo per nulla vista se non nelle forme del "cambiare tutto per non cambiare nulla" anzi per peggiorare la condizione di lavoro e di vita in generale e nello specifico delle lavoratrici, precarie, disoccupate...Le precarie Coop Sociali alle quali il Presidente aveva "garantito"la stabilizzazione nel servizio di assistenza ai disabili nelle scuole superiori hanno invece dovuto lottare in questo anno contro il peggiorare della precarietà lavorativa fatta di appalti sempre più ridotti (addirittura solo di 1 mese!) e di un servizio vergognosamente a singhiozzo con inaudite sospensioni del servizio in pieno anno scolastico con grave danno anche al diritto allo studio dei ragazzi disabili.Le ex puliziere del policlinico fino ad oggi non hanno avuto nulla di concreto tra le mani, nonostante le belle parole del presidente e dei vari assessori, in termini di ripresa del lavoro al policlinico da cui sono state buttate fuori ingiustamente a causa di tagli indiscriminati al personale di pulizia in un ospedale in cui invece è ultranecessario vista l'emergeza igienico sanitaria in cui versa.Alle lavoratrici della scuola che da anni aspettano le risorse per corsi di riqualificazione anche a livello ragionale per avere riconosciuti diritti giuridici ed economici spettanti sono son state date risposte serie ma solo rinvii...Si sono aggiunte oggi anche le operaie della Fiat di Termini Imerese che insieme agli operai non vogliono continuare con la cassa integrazione infinita ma vogliono rientrare in fabbricaE il "nuovo" GOVERNO RENZI NON STA AFFATTO DANDO SOLUZIONI MA STA PEGGIORANDO ULTERIORMENTE E RAPIDAMENTE LA NOSTRA CONDIZIONE LAVORATIVA E DI VITALe precarie, lavoratrici, disoccupate imperterrite hanno sempre continuato a lottare resistendo agli attacchi e non mollando in difesa del lavoro e per averlo un lavoro che in particolare per le donne non è solo importante dal punto di vista economico ma ha sul piano del valore emancipativo nei confronti di un sistema sociale che invece tende, e soprattutto nei periodi di crisi, a ricacciare le donne a casa, ad inchiodarle all'unico ruolo di moglie, madre e mera "badante" nella cura dei familiari, a trasformarle in vero e proprio ammortizzatore sociale vivente che deve supplire ai vuoti che lo Stato borghese ogni giorno sempre di più crea nel pubblico a favore del privato (vedi i continui tagli ai servizi sociali, sanitari, scuole, asili... pubblici), una società in cui molto spesso la precarietà lavorativa e la disoccupazione per noi donne significano subire situazioni di violenza in famiglia da cui non ci si può liberare perchè non si ha l'indipendenza economica.Su tutto questo e oltre il 25 novembre , giornata dell'importante sciopero nazionale delle donne, abbiamo aderito e partecipato attivamente presentando una piattaforma di lotta su tutti i vari aspetti della condizione di oppressione e sfruttamento della maggioranza delle donne per le quali invece "tutta la vita deve davvero cambiare!"E DOPO IL COMBATTIVO CORTEO DELL'8 MARZO CUI ABBIAMO ADERITO E APRTECIPATO, PROMOSSO DALLE COMPAGNE DEL MFPR A PALERMO, RITORNIAMO OGGI ALLA REGIONE PERCHE' "ABBIAMO ANCORA UN CONTO IN SOSPESO" CON IL PRESIDENTE CROCETTAVOGLIAMO RISPOSTE SERIE!La nostra doppia lotta continua!Lavoratrici, precarie, disoccupate... Slai Cobas per il sindacato di classe Palermo340/8429376_______________________Alcuni punti della piattaforma lanciata allo sciopero delle donne- Lavoro per tutte le donne - Trasformazione a tempo indeterminato dei contratti precari - no alla cassa integrazione infinita
– Reddito minimo garantito a tutte le donne , perchè la dipendenza economica non sia di ostacolo alla rottura di legami familiari- Divieto di indagine su condizione matrimoniale, di maternità, di orientamento sessuale, per assunzioni o licenziamenti
- Riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario – abbassamento dell’età pensionabile delle donne, come riconoscimento del doppio lavoro
- Difesa e ampliamento del diritto di aborto, abolizione nella L.194 dell’obiezione di coscienza e gratuità degli interventi e delle strutture, consultori laici gestiti e controllati dalle donne- Accesso gratuito per le donne ai servizi sanitari e sociali- “case delle donne” in ogni città, e quartiere di grande città, gestiti dalle donne, di denuncia e di lotta, con servizi gratuiti di avvocati, medici, psicologi, esperti scelti dalle donne- NO a consultori o centri confessionali trasformati in luoghi di controllo/repressione delle scelte delle donne
- Via subito dai posti di lavoro, da posti istituzionali chi esercita molestie, violenze sessuali...
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