domenica 21 luglio 2013

pc 21 luglio - Muore nel fiume ambulante senegalese Sanremo, comunità in rivolta: "Polizia assassina" - ma anche istituzioni locali, commercianti razzisti e complici





A Sanremo dura protesta dei venditori africani - anche con cartelli contro gli agenti e qualche tensione con i commercianti sanremesi  - dopo che ieri, per sfuggire agli agenti, un giovane poco più che ventenne è morto annegato alla foce del Roja a Ventimiglia. Il console senegalese a Milano incontra il questore di Imperia e rende omaggio allo scomparso sul luogo della tragedia. Rientra la protesta, ma potrebbe esserci una grande manifestazione venerdì prossimo
Erano almeno in quaranta questa mattina a Sanremo  i senegalesi scesi in piazza a protestare contro la polizia, ma anche per esprimere sdegno per la morte del loro connazionale Mame Mor Diop annegato ieri a Ventimiglia per cercare di eludere i controlli della polizia.  Un corteo pacifico che si è  svolto per le vie della città sino ad arrivare nella piazza Eroi, dove si svolge il consueto mercato settimanale. Cartelli con scritte “Polizia assassina” erano esposti da molti di loro, che si sono confrontati  con la Polizia municipale.

Solo alcuni attimi di tensione quando qualche ambulante del mercato ha inveito contro il corteo. Gli immigrati, però non hanno ceduto alle provocazioni  ed hanno continuato il loro sit-in di protesta raccogliendo la solidarietà di alcuni passanti. “E' vero, facciamo un lavoro illegale - afferma uno di loro - ma siamo uomini non animali. Ora vogliamo giustizia per il nostro amico”.

Il sit in si è poi sciolto per spostarsi a Ventimiglia in attesa dell'arrivo del console del Senegal a MIlano, Matar Kouyaté, che ha reso omaggio allo scomparso nel luogo dove il giovane è annegato. Prima, il console aveva incontrato il questore di Imperia Pasquale Zazzaro, il primo dirigente del commissariato di Ventimiglia Giuseppe Ruggero e il vicario Lucio Aprile, per discutere della situazione. Non ci sono stati altri momenti di tensione; da vedere se, come annunciato da alcuni esponenti della comunità senegalese, si terrà
venerdì prossimo una grande manifestazione a Ventimiglia.

La tragica morte di Mame Mor Diop ha colpito fortemente la comunità. Il ragazzo ha vissuto a lungo a Sanremo, sempre vendendo per le strade pelletterie e piccoli oggetti; venerdì mattina era una delle prime volte che , insieme a decine di altri connazionali, esponeva la sua merce sul grande mercato della città di confine, che si svolge tra il lungomare e la foce del Roja. Cosa sia accaduto, è da accertare nei dettagli: secondo la polizia e anche alcuni venditori, Mame Mor Diop, che aveva con sè, dicono i suoi amici, solo cinque portafogli contraffatti, avrebbe visto da lontano gli agenti avvicinarsi e, temendo un controllo, è fuggito verso la spiaggia insieme ad un amico, per attarversare il fiume, proprio nel punto in cui sfocia in mare, e allontanarsi verso la Francia. A quel punto, però, comincia il dramma: il giovane entra in aacqua, ma è subito in difficoltà perchè non sa nuotare. L'altro senegalese si mette in salvo, Mame Mor Diop finisce sott'acqua, tre agenti corrono per salvarlo, con l'ausilio dei bagnini della spiaggia vicina.
Infine riescono a soccorrerlo, accorre l'ambulanza con il 118, ma sono inutili le manovre di rianimazione. Quando gli ambulanti senegalesi, accorsi sulla scena, si rendono conto della morte del loro compagno, inizia la protesta.  "Non è vero che hanno cercato di salvarlo, lo inseguivano per sequestrargli la roba" gridano i venditori, riuniti davanti al Commissariato di Ventimiglia. La protesta assume toni molto accesi, tanto che alcuni negozianti decidono di chiudere i loro esercizi.

Ma già da qualche tempo a Ventimiglia e nell'estremo ponente ci sono tensioni tra i commercianti e gli ambulanti, presenti in maniera sempre più massiccia al grande mercato del venerdì, a cui accorrono migliaia di acquirenti anche dalla vicina Francia. Da diversi mesi, infatti, a Sanremo i sequestri di prodotti contraffatti si sono intensificati (il sindaco Zoccarato aveva anche fatto affiggere un manifesto in italiano e francese che davvertiva gli acquirenti a non comprare nulla dagli ambulanti se non volevano commettere un reato). I senegalesi si sono quindi progressivamente spostati a Ventimiglia. Dove peraltro, secondo gli attivisti del locale circolo Arci, ci sono già verificate negli ultimi mesi altre fughe dei venditori sul greto del Roja e verso il mare.

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