traduzione ufficiosa:
Venerdì sera, durante il Ramadan, un poliziotto vuole a tutti i costi controllare una donna, assieme a suo marito, che indossa un chador. Ovviamente questo è già una discriminazione, non è un controllo del volto, è un controllo a come si veste. Questo è già un elemento discriminatorio. Durante il Ramadan, il digiuno per i credenti, è una deliberata provocazione. Suo marito non poteva che reagire a questa provocazione. Questo è quello che ha fatto, probabilmente perché in queste circostanze, non poteva che considerare questo controllo d'identità come una provocazione.
Va notato che i controlli del volto, mille volte denunciati, sono ancora una pratica corrente, per non dire generalizzata, in particolare nei quartieri popolari, dove la disoccupazione, soprattutto tra i giovani, è maggiore.
Inoltre, "una scintilla può incendiare tutta la prateria." In questo caso, è stato l'ufficiale di polizia che ha sparato con la pistola, una provocazione irresponsabile e inutile.
La destra, l'estrema destra, i reazionari, i razzisti, i fascisti e i neo-nazisti stanno strumentalizzando il caso per isolarli nelle loro comunità etniche.
Ma chi è colpevole di discriminazione designando l'immigrato, il musulmano, come responsabile dei mali della società capitalista? I rappresentanti del capitale finanziario si basano su pregiudizi che esistono in questa società, a causa della crescente disoccupazione, che genera miseria . Lo fanno per rompere l'unità che esiste, viva, tra i lavoratori quando sono in lotta come alla PSA (la nuova società Peugeot,ndt), dove le barriere cadono tra francesi e immigrati credenti o atei , contro i loro sfruttatori comuni - qualsiasi sia la nazionalità di questi ultimi, se alla PSA sia un francese o in Florange un indiano. E 'quindi una questione di classe.
In quanto al governo di sinistra, difende il sistema capitalista e dirige l'apparato di Stato che lo difende.
Di fronte a una discriminazione, ai controlli abusivi, si condanna, in nome della legge repubblicana borghese, la giusta rabbia, la rivolta del popolo. L'unica violenza legittima è quella dello Stato.
Le masse popolari di Trappes hanno reagito per solidarietà, per istinto di classe, alla provocazione nei confronti di uno dei loro membri. Perché si sentono colpevolizzati, indicati come nemici interni, come lo erano durante la seconda guerra mondiale, i comunisti, i progressisti, gli ebrei , gli omosessuali. Oggi gli immigrati, i rom, i musulmani hanno aggiunto alla lista.
Il fascismo avanza, è diverso nella forma con il vecchio fascismo. Portato avanti dal FN, i suoi temi sono ripresi dalla destra. Il PS che dirige lo Stato conserva la società capitalista; i partiti riformisti che non si pongono la questione della natura di classe dello Stato e la necessità di distruggerla dalle fondamenta per sostituire i lavoratori, la disperazione lavoratori e scavare il letto del fascismo.
Nei quartieri, nei luoghi di lavoro, nelle università, abbiamo bisogno di sviluppare, di legare la questione della lotta contro il fascismo con la lotta di classe!
In tutto il paese, creiamo il Fronte Rivoluzionario, anticapitalista/ antifascista e popolare (FRAP)!
Sale la tensione a Trappes, banlieue parigina ad ovest della città, abitata in larga parte da immigrati musulmani. Gli scontri tra i residenti la polizia sono iniziati due giorni fa, quando le forze dell’ordine hanno chiesto a una donna di togliersi il velo per poterla identificare durante un controllo.
GLI SCONTRI CON LA POLIZIA - Nella notte tra sabato e domenica circa 250 persone hanno dato vita a violenti episodi di guerriglia urbana, incendiando auto, cassonetti dell’immondizia e pensiline degli autobus mentre la polizia rispondeva con i lacrimogeni. La situazione è degenerata ancora la notte scorsa: sono state date alle fiamme una ventina di auto, e un quattordicenne è rimasto ferito a un occhio in modo grave, mentre la protesta si allarga anche alle altre banlieue. In manette, per il momento, sarebbero finite quattro persone.
“LA POLIZIA NON HA VOLUTO ASCOLTARCI” - Il pubblico ministero ha affermato che, alla richiesta degli agenti che volevano che la donna si sfilasse il niqab, il di lei marito si sarebbe avventato contro uno dei poliziotti, tentando di strangolarlo. L’uomo è stato immediatamente portato alla stazione di polizia, ma l’episodio ha scatenato la rabbia dei tanti residenti di religione musulmana, dando vita alle proteste che già avevano accompagnato il divieto – introdotto da Sarkozy – di girare per la strada con il volto coperto. Secondo il Collettivo Francese contro l’Islamofobia, con la loro richiesta i poliziotti avrebbero deliberatamente provocato la reazione dell’uomo. Il giorno seguente al suo arresto, una trentina di persone si è raccolta davanti alla stazione di polizia, chiedendone la liberazione. Al rifiuto degli agenti, sono scattate le violenze, allargatesi poi al resto del quartiere. “La polizia non ha voluto ascoltarci – il Guardian riporta le parole di un uomo di nome Sofiane – Trappes è una grande famiglia. Se uno di noi viene attaccati dobbiamo rispondere.
Parigi (TMNews) - All'Eliseo non c'è più Nicolas Sarkozy, ma le banlieue parigine a maggioranza islamica restano in fermento e anche la nuova Francia del presidente socialista Francois Hollande deve fare i conti con le rivolte urbane. E il governo, per bocca del ministro dell'Interno Manuel Valls, ha assunto una posizione molto ferma."Questi eventi - ha spiegato - a Trappes durano da giorni. E' una situazione del tutto inaccettabile e serve una risposta appropriata, di grande fermezza da parte dello Stato". Nella banlieue parigina i manifestanti hanno letteralmente messo sotto assedio e poi attaccato delle stazioni di polizia, percepite come simbolo più evidente di uno Stato vissuto come aggressivo e oppressivo. Ma il ministro ribadisce il sostegno dell'esecutivo all'operato delle forze dell'ordine."La polizia - ha aggiunto Valls - in questo caso ha svolto perfettamente il proprio lavoro e ha assolto la propria missione. Ci tengo a ricordare anche che i poliziotti sono stati attaccati dal compagno della donna fermata e per questo è stato aperto un procedimento contro di lui"
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