domenica 16 giugno 2013

pc 16 giugno - il regime fascista e islamista turco di erdogan non piega la rivolta giovanile e popolare - estendere la solidarietà nel nostro paese


Dopo il violentissimo sgombero di Gezi Park e di piazza Taksim scontri e manifestazioni in molti quartieri di Istanbul e in decine di città turche. Centinaia di arresti e feriti. Oggi in piazza i rivoltosi e i sostenitori di Erdogan.

Gli aggiornamenti:


11.10 - Le tremende immagini della notte in un servizio del telegiornale della tv tedesca Zdf: http://www.youtube.com/watch?v=Q2Or3siw5fo

11.05
- Un altro giornalista russo, Arkady Babchenko, è stato fermato ieri sera da un gruppo di poliziotti in abiti civili e picchiato vicino a Piazza Taksim, ad Istanbul. Al momento è ricoverato in ospedale sotto custodia.
Il video dell'arresto: http://www.youtube.com/watch?v=X9KSryMVAk8

11.00 - Ad Ankara la polizia ha bloccato il convoglio funebre che stava portando il corpo di Ethem Sarısülük durante i funerali dell'attivista ucciso da un colpo di arma da fuoco sparatogli alla testa da un poliziotto turco durante una delle prime manifestazioni contro il governo. 


Il bilancio della notte

Gli scontri tra polizia e manifestanti dopo lo sgombero del parco Gezi a Istanbul sono continuati per tutta la notte in una decina di città turche. Proteste e scontri sono avvenuti nelle principali città, molto violenti nella capitale, dove decine di migliaia di persone hanno di nuovo chiesto le dimissioni del governo. A Istanbul i manifestanti hanno eretto barricate e appiccato falò ai rifiuti. I media turchi indipendenti parlano di una delle peggiori notti di violenza da quando sono cominciate, due settimane fa, le proteste anti-governative nel Paese euroasiatico. La protesta sembra tutt'altro che sedata considerato che i movimenti di lotta hanno fatto appello ai turchi affinché scendano in piazza in maniera massiccia riempiendo Piazza Taksim. Inoltre oggi a Istanbul é attesa anche una manifestazione di sostenitori del premier, Recep Tayyip Erdogan, dopo quella di ieri ad Ankara. Da parte sua il principale sindacato dei dipendenti pubblici, il Kesk, ha annunciato uno sciopero generale per domani, lunedì al quale potrebbe aggiungersi l'altro sindacato di sinistra, il Disk.

A Istanbul nella notte sono state divelte recinzioni metalliche, pietre dal selciato e cartelloni pubblicitari. Migliaia di persone di diversi quartieri di Istanbul sono uscite all'alba in strada per tentare di arrivare verso piazza Taksim, isolata dalla polizia. Passata la mezzanotte ora locale, gli scontri con la polizia hanno cominciato a estendersi in vari distretti della capitale e nel quartiere di Cihangir, vicino a Taksim, dove sono state erette barricate. Arrivata la luce del giorno varie migliaia di persone della parte asiatica di Istanbul hanno attraversato il ponte sul Bosforo per dirigersi verso Taksim, dopo che per varie ore era stato loro impedito dalla polizia con lanci di lacrimogeni e spray al peperoncino. La polizia ha schierato un imponente numero di agenti attorno alla piazza e impedisce a chiunque di avvicinarsi. E intanto in varie parti della città sono cominciati a vedersi unità della gendarmeria turca, un corpo di polizia militarizzato, una novità rispetto ai giorni scorsi. All'alba gruppi di manifestanti hanno anche bloccato la strada principale che porta dalla città all'aeroporto Ataturk.

Intanto i rappresentanti del movimento di protesta hanno accusato il premier Recep Tayyip Erdogan di "schiacciare il popolo per soddisfare le sue ambizioni autoritarie": "Condanniamo la violenza contro le donne, i bambini e gli anziani che stavano nel parco", hanno denunciato in un comunicato. La Piattaforma Solidarietà Taksim, il collettivo di organizzazioni che ha coordinato le proteste, ha anche condannato la brutale repressione della polizia nella piazza e a parco Gezi, aggiungendo che "decine di persone" sono rimaste ferite da pallottole di gomma e non sono potute andare in ospedale" (una versione questa che contrasta con quella data dalle autorità, secondo cui sono rimaste ferite 'solo' 44 persone). Il governatore di Istanbul "ha perso credibilità", é la denuncia, e la polizia ha usato "una violenza da zona di guerra" nelle cariche contro la folla di manifestanti.

La cronaca della notte: 


1takk10

Nessun commento:

Posta un commento