Facciamo appello ai disoccupati a venire al processo che si terrà che si terrà Lunedì 3 dicembre ore 9,30 aula D del Tribunale di Taranto.
Sono imputati uno dei più attivi giovani della lotta dei Disoccupati Organizzati e la coordinatrice dello Slai cobas per il sindacato di classe.
Sono processati per una delle fasi più acute della lunga lotta dei Disoccupati Organizzati, per aver osato lottare per il diritto al lavoro e per legare in questa città di Taranto lavoro/ambiente nella raccolta differenziata.
Mentre oggi tutti i giornali nazionali e locali lanciano l'allarme sui gravi dati in forte aumento di disoccupazione, soprattutto dei giovani, delle donne, e soprattutto al sud, e Taranto è risultata l'ultima città per vivibilità; si vuole condannare chi si mobilita contro la morte lenta della disoccupazione, contro la disperazione e soprattutto contro i resposabili, padroni, Istituzioni locali e nazionali; a Taranto Comune del Sindaco Stefano in primis che risponde da un lato con la miseria dell'assistenzialismo clientelare, le truffe degli appalti e dell'uso dei soldi pubblici, dall'altro con la repressione verso i disoccupati che non si piegano e lottano.
Il processo rimanda al maggio 2010. In quella fase la lotta dei Disoccupati Organizzati già in corso dal 2009 con forti iniziative di protesta (blocchi del ponte, occupazioni del Comune, Provincia, ecc.), volle porsi come punto di unità, organizzazione, di mobilitazione di tutti i disoccupati e i senza lavoro a Taranto; per questo in aprile organizzò sotto il Comune una Tenda per il Lavoro, che divenne nelle settimane successive un centro di organizzazione, denuncia, di speranza, di iniziativa rivolta a tutta la città.
Ma via via che la Tenda diventava un effettivo punto di riferimento, dava sempre più fastidio al sindaco Stefano che ai primi di maggio '10 scatenò i suoi servi Vigili urbani, che già si comportavano normalmente peggio della polizia; questi con una carica che fece invidia alle più forti cariche poliziesche si scatenarono contro la Tenda, contro i disoccupati, soprattutto donne che la stavano difendendo, la distrussero e ferirono alcuni disoccupati.
I Disoccupati Organizzati però non si fermarono. Nei giorni successivi continuarono a presidiare il Comune. Questa determinazione diede fastidio ai Vigili a difesa del Comune che, in particolare uno già qualificatosi per la sua arroganza e atteggiamenti provocatori di stampo fascista, continuavano a provocare, offendere, trovare mille pretesti per contrastare il presidio, e nuovamente aggredire i disoccupati, mentre la Digos stava a guardare... I disoccupati giustamente risposero a questo atteggiamento, impedendo in un'occasione l'azione provocatoria e fascista del Vigile che pretendeva anche di fotografare i disoccupati in lotta.
Da qui è scaturita la denuncia-querela del Vigile contro i due compagni che lunedì - loro invece dei vigili - saranno processati!
Sono i Vigili-sceriffi che dovrebbero stare in galera per abuso del loro "potere"!
E' il sindaco di Taranto che usa la repressione verso chi lotta per il lavoro e il servilismo (o peggio) con Riva, che dovrebbe essere processato.
GIU' LE MANI DAI DISOCCUPATI ORGANIZZATI E DALLO SLAI COBAS!
GIU' LE MANI DALLA LOTTA PER IL LAVORO!
Disoccupati Organizzati Slai cobas per il sindacato di classe
TA. 1.12.12
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