ma anche i pazienti sono solidali con la lotta dei lavoratori del S. Raffaele
queste sono le lenzuola esposte dai pazienti ricoverati.
San Raffaele, due lavoratrici
sul tetto
Protestano contro i licenziamenti
Protestano contro i licenziamenti
Tentativi delle forze dell'ordine per farle scendere.
Le due donne chiedono lo sblocco della vertenza
MILANO - Due
lavoratrici del comparto dell'ospedale San Raffaele sono salite mercoledì
mattina sul tetto dell'ospedale, per protestare contro il licenziamento di 244
dipendenti annunciato dall'azienda. Nonostante i tentativi della vigilanza di
farle scendere, le due lavoratrici sono intenzionate a restare sul tetto e
hanno chiesto lo sblocco della vertenza. «Da questa mattina alle 6 siamo
accampate sul tetto dell'ospedale. Scenderemo solo quando avremo visibilità da
parte delle televisioni nazionali, perché tutta l'Italia deve sapere in che
condizioni si trova questo grande ospedale. E scenderemo solo quando
l'amministratore delegato sospenderà la procedura di licenziamento collettivo»
per 244 lavoratori del comparto», ha affermato Daniela Rottoli, vice coordinatrice
della Rsu dell'ospedale. PORTATI VIA DI PESO - Le due dimostranti sono
sostenute da una cinquantina di colleghi dei sindacati, che in mattinata
avevano manifestato l’intenzione di occupare gli uffici della direzione. E’
stata la stessa clinica a richiedere l’intervento del personale della Digos,
che ha avviato una trattativa con i contestatori rimasti temporaneamente
nell’atrio e invitati, intorno alle 15.30, ad abbandonare gli spazi. Alcuni
contestatori hanno tentato una resistenza passiva sedendosi a terra, ma sono
stati sollevati di peso dagli agenti e trascinati verso l’esterno. Il gruppo ha
quindi raggiunto il presidio permanente organizzato sulla spianata
dell’ospedale dallo scorso 1° novembre. INCONTRO CON BEDIN - «Domani mattina
alle 9 avremo un incontro con l'amministratore delegato Nicola Bedin», ha
annunciato Angelo Mulè, responsabile della Rsu dell'ospedale San Raffaele di
Milano. «La sua presenza ci è stata assicurata dalla direzione del personale,
davanti al presidente del Consiglio comunale Basilio Rizzo», che oggi si è
recato in via Olgettina. Un impegno pubblico dell'ad a partecipare in prima
persona agli incontri con i sindacati era l'ultima condizione posta dalle due
lavoratrici per scendere dal tetto. Già martedì sera Bedin aveva inviato una
lettera alle rappresentanze sindacali dell'ospedale, dicendosi «pronto e
disponibile a incontrare, senza indugio, la Rsu e le organizzazioni sindacale»
a partire da mercoledì, e quindi prima dell'incontro previsto per venerdì 30.
Questo dopo essere venuto a conoscenza del comunicato diffuso dai sindacati, da
cui emergeva anche la loro disponibilità a discutere la proposta alternativa ai
licenziamenti presentata dall'azienda. BASILIO RIZZO - «Ho cercato di
salire sul tetto per incontrare le lavoratrici che vi sono salite stamattina,
ma non mi è stato permesso per ragioni di sicurezza», ha riferito Basilio
Rizzo, presidente del Consiglio comunale di Milano. «L'ad Nicola Bedin, tramite
un suo funzionario, mi ha comunque assicurato che è disponibile a incontrare i
sindacati domani mattina, se loro glielo chiederanno. Spero che le due
lavoratrici a questo punto scendano dal tetto». Bedin è stato ascoltato nel
pomeriggio in un'audizione dalla commissione Lavoro di Palazzo Marino. «Il
sindaco Pisapia già da giorni si sta muovendo per cercare di raggiungere dei
risultati su questa vertenza - ha aggiunto Rizzo -. In ogni caso, al termine di
questo ciclo di confronti, la maggior parte dei gruppi consiliari è disponibile
a fare un consiglio comunale aperto sul San Raffaele per ascoltare tutte le
parti in causa». IN PROVINCIA - In mattinata una delegazione dei
rappresentanti sindacali dell'ospedale è stata audita dalla Provincia. «Abbiamo
fatto presente - chiarisce Margherita Napoletano, delegata Rsu - che con i
licenziamenti di 244 lavoratori, la Provincia dovrebbe spendere dei fondi
pubblici in corsi formativi per ricollocarli, ma ci è stato detto che la
Provincia non dispone più di risorse allo scopo». I rappresentanti sindacali
hanno inoltre chiesto che «se Rotelli continua a non dimostrare le perdite
dell'ospedale, tutte le istituzioni intervengano per fargli cambiare idea, e in
caso contrario, agiscano sulla Regione per farle acquisire l'ospedale». Redazione
Milano online28 novembre 2012 | 18:08© RIPRODUZIONE RISERVATA
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