sabato 20 ottobre 2012

pc 20 ottobre - Palermo: lavoratori Gesip ancora in piazza, blocchi e tensioni con la polizia


Le ripetute promesse del sindaco Orlando, prima durante e dopo la campagna elettorale delle scorse comunali, non sono bastate a risolvere il problema dei lavoratori Gesip.
Uno dei “problemi” alla soluzione è che il 28 ottobre ci sono le elezioni regionali e altri politici si vogliono giocare la carta dei “benefattori” di questi lavoratori per ottenere voti.

E quindi sia a livello regionale che nazionale si gioca a scaricabarile sulle responsabilità mettendo per esempio in mezzo norme come quella della cassa integrazione in deroga che se applicate alla Sicilia, come riferisce la responsabile della Regione “l’Accordo quadro territoriale esclude dalla concessione di ammortizzatori sociali in deroga gli enti o le società a totale capitale pubblico…”, potrebbero scatenare richieste da altre parti e, infatti, preoccupatissimi, i padroni raccolti nella Cna regionale dicono: “Bisogna evitare di aprire pericolose maglie con enti e società a capitale pubblico: l’uso dei fondi pubblici è destinato al sostegno delle imprese produttive, bisogna attenersi a questo vincolo”.

Orlando, forte del sostegno del ministro degli Interni Cancellieri (che ha rincorso l'altro ieri fino a Bologna!) e delle “rassicurazioni” pubbliche della Fornero chiede l’applicazione della deroga per questi 1.800 lavoratori per prendere tempo e cercare di “sistemarli” attraverso una ristrutturazione di tutte le aziende partecipate. Nelle stesse condizioni ci sono infatti i lavoratori dell’Amia, società per la raccolta dei rifiuti del comune di Palermo che si avvia al fallimento, quelli di Amia Sm ex precari “stabilizzati”, i lavoratori dei trasporti pubblici di Messina e Catania e tante altre…

Mentre i lavoratori protestano ieri l’assessore siciliano Gallo è tornato al ministero per ottenere la firma sul decreto che finanzia 50 milioni che, però, non basteranno, ne servirebbero, secondo gli uffici della regione, altri 99,738 milioni.

In tutto questo, la decina di sindacati tra confederali autonomi e di base presenti tra i lavoratori Gesip, aspettano che Orlando risolva la questione bollente e se non fosse perché ci sono diversi lavoratori che si muovono da soli la “vertenza” sarebbe già morta da tempo...

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