Le ripetute promesse del sindaco
Orlando, prima durante e dopo la campagna elettorale delle scorse
comunali, non sono bastate a risolvere il problema dei lavoratori
Gesip.
Uno dei “problemi” alla soluzione è
che il 28 ottobre ci sono le elezioni regionali e altri politici si
vogliono giocare la carta dei “benefattori” di questi lavoratori
per ottenere voti.
E quindi sia a livello regionale che
nazionale si gioca a scaricabarile sulle responsabilità mettendo per
esempio in mezzo norme come quella della cassa integrazione in deroga
che se applicate alla Sicilia, come riferisce la responsabile della
Regione “l’Accordo quadro territoriale esclude dalla concessione
di ammortizzatori sociali in deroga gli enti o le società a totale
capitale pubblico…”, potrebbero scatenare richieste da altre
parti e, infatti, preoccupatissimi, i padroni raccolti nella Cna
regionale dicono: “Bisogna evitare di aprire pericolose maglie con
enti e società a capitale pubblico: l’uso dei fondi pubblici è
destinato al sostegno delle imprese produttive, bisogna attenersi a
questo vincolo”.
Orlando, forte del sostegno del
ministro degli Interni Cancellieri (che ha rincorso l'altro ieri fino
a Bologna!) e delle “rassicurazioni” pubbliche della Fornero
chiede l’applicazione della deroga per questi 1.800 lavoratori per
prendere tempo e cercare di “sistemarli” attraverso una
ristrutturazione di tutte le aziende partecipate. Nelle stesse
condizioni ci sono infatti i lavoratori dell’Amia, società per la
raccolta dei rifiuti del comune di Palermo che si avvia al
fallimento, quelli di Amia Sm ex precari “stabilizzati”, i
lavoratori dei trasporti pubblici di Messina e Catania e tante altre…
Mentre i lavoratori protestano ieri
l’assessore siciliano Gallo è tornato al ministero per ottenere la
firma sul decreto che finanzia 50 milioni che, però, non
basteranno, ne servirebbero, secondo gli uffici della regione, altri
99,738 milioni.
In tutto questo, la decina di sindacati
tra confederali autonomi e di base presenti tra i lavoratori Gesip,
aspettano che Orlando risolva la questione bollente e se non fosse
perché ci sono diversi lavoratori che si muovono da soli la
“vertenza” sarebbe già morta da tempo...
Nessun commento:
Posta un commento