Il modo di produzione capitalistico è “orrore civilizzato” come lo chiama Marx nel Capitale, e gli Stati Uniti, il paese dell'IPhone, che più di tutti gli altri questo orrore lo ha globalizzato, non faranno certo la guerra alla Cina per impedire che si continuino a sfruttare giovani e meno giovani nelle fabbriche della moderna schiavitù.
Perché gli Usa sono impegnati in un'altra guerra contro la Cina, una guerra commerciale e di primazia dello sfruttamento appunto: “Il Senato americano ha iniziato il dibattito su un disegno di legge per penalizzare, anche con dazi e sanzioni, la Cina, accusata di sottovalutare la propria moneta per sostenere le esportazioni a scapito di un'industria americana duramente colpita dalla recessione.” riporta La repubblica del 4 ottobre.***
Anche minori 14 anni operai in fabbrica iPhone
In Cina società taiwanese Foxconn, già in occhio del ciclone, ammette presenza 'stagisti' e chiede scusa
Ansa
17 ottobre, 23:32
SHANGHAI
- La Foxconn, la società taiwanese che produce l'iPhone di Apple, ha
ammesso che in una delle sue fabbriche in Cina lavoravano come
"stagisti" alcuni minori di 14 anni. Secondo quanto
riferisce lo Shanghai Daily, un'ispezione aziendale ha evidenziato
che nello stabilimento della città di Yantai, nella Cina orientale,
lavoravano parecchi ragazzi giovanissimi, intorno ai 14 anni, che
però sono stati subito cacciati dall'impianto e rimandati a scuola.
In
Cina l'età minima per lavorare è di 16 anni. L'azienda non ha però
rivelato quanti sarebbero i minori trovati nella fabbrica. "Siamo
consapevoli che la piena responsabilità per queste violazioni è
della nostra azienda e abbiamo chiesto scusa a ogni studente per
quanto accaduto", si legge in un comunicato stampa della
Foxconn. La Foxconn produce gli iPhone e gli iPad di Apple ma
assembla anche prodotti per Microsoft, Nokia, Sony, Hewlett-Packard
ed altri. China Labor Watch, un'organizzazione non governativa che si
occupa della tutela dei lavoratori, in un suo comunicato ha affermato
che la responsabilità principale ricade sulle scuole coinvolte, ma
che "la Foxconn è colpevole di non accertarsi dell'età dei
loro lavoratori".
L'azienda
dispone di un programma di stage in base al quale gli studenti
lavorano per un periodo da tre a sei mesi nei suoi stabilimenti,
accompagnati dai loro insegnanti. Ma due mesi fa ci furono polemiche
su internet perché si scoprì che questi stage per studenti delle
scuole superiori erano forzati e obbligatori, pena la bocciatura. Il
mese scorso la Foxconn aveva sospeso la produzione per un giorno in
una fabbrica nella città di Taiyuan a seguito di una rissa in cui
erano stati coinvolti circa 2.000 dipendenti e in cui rimasero ferite
40 persone. Si calcola che in tutta la Cina la Foxconn dia lavoro ad
oltre 1,2 milioni di persone.
Nessun commento:
Posta un commento