Che
il copione, vecchio e noioso, fosse già scritto lo sapevamo da tempo,
ed oggi ne è arrivata la conferma: su 46 imputati, 45 rinviati a
giudizio e andranno a processo il prossimo 21 novembre.
Tre ancora in carcere, in diversi con misure detentive che vanno
dai domiciliari agli obblighi di dimora per reati che vanno dal
danneggiamento, a violenza e lesioni a pubblico ufficiale.
Un processo imbastito secondo un teorema che trova (sconattissimo)
conferma nei rinvii a giudizio avvenuti dopo aver aperto il processo
entro i sei mesi utili alla carcerazione preventiva (fatto quasi mai
visto) e dopo 15 giorni di udienze preliminari dove sono state rigettate
tutte le richieste di inammissibilità delle difese.
Si è aperto anche il valzer delle parti civili, alcune indicibili
come consorzi e ditte che in tribunale di solito ci vanno per i propri
fallimenti e per le inchieste che le vedono coinvolte, agenti e
sindacati di polizia che in un momento di crisi tenmtano anche loro di
spuntare qualche eurino in più.
Sorpresi? Per niente
Sconfitti? Neanche a parlarne!
Dopo una rapida consultazione circa un centinaio di No Tav si sono mossi con un serpentone di automobili che ha attraversato i paesi dell’Alta Valle per raggiungere il primo obiettivo della giornata: il Villaggio olimpico di Sestriere dove sono alloggiate diverse decine di Carabinieri impegnati direttamente nel fortino-cantiere della Maddalena.
Dopo una serie di interventi al megafono che hanno spiegato ai villeggianti nel complesso alberghiero il perchè della contestazione, si è lanciato un messaggio chiaro alle truppe d’occupazione accorse sul luogo con l’affanno: fuori le truppe d’occupazione dalla Val di Susa!
Secondo obiettivo della giornata è stato l’Hotel Chauberton di Cesana dove alloggia la Guardia di Finanza: stesso messaggio e stesso invito.
Di ritorno alle 21 al campeggio i No Tav hanno potuto partecipare ad un’affollata assemblea in cui è stato presentato il dossier-ricerca sulle ditte impegnate nei lavori dell’alta velocità dal titolo “C’è lavoro e lavoro? Chi sono le ditte che lavorano per il Tav!.
Se le truppe d’occupazione e le ditte impegnate nei lavori sperano in una permanenza in Valle serena quando si trovano lontano dal cantiere-fortino possiamo già dirgli che non sarà così…abbiamo occhi e orecchie ovunque
Fuori le truppe di occupazione! Iniziativa Sestriere-Cesana
Stasera iniziativa a sorpresa del movimento No Tav che all’assemblea delle 18.00 svoltasi al Campeggio di Chiomonte ha deciso per un’azione di disturbo alle truppe di occupazione di riposo negli alberghi di Sestriere e Cesana.Dopo una rapida consultazione circa un centinaio di No Tav si sono mossi con un serpentone di automobili che ha attraversato i paesi dell’Alta Valle per raggiungere il primo obiettivo della giornata: il Villaggio olimpico di Sestriere dove sono alloggiate diverse decine di Carabinieri impegnati direttamente nel fortino-cantiere della Maddalena.
Dopo una serie di interventi al megafono che hanno spiegato ai villeggianti nel complesso alberghiero il perchè della contestazione, si è lanciato un messaggio chiaro alle truppe d’occupazione accorse sul luogo con l’affanno: fuori le truppe d’occupazione dalla Val di Susa!
Secondo obiettivo della giornata è stato l’Hotel Chauberton di Cesana dove alloggia la Guardia di Finanza: stesso messaggio e stesso invito.
Di ritorno alle 21 al campeggio i No Tav hanno potuto partecipare ad un’affollata assemblea in cui è stato presentato il dossier-ricerca sulle ditte impegnate nei lavori dell’alta velocità dal titolo “C’è lavoro e lavoro? Chi sono le ditte che lavorano per il Tav!.
Se le truppe d’occupazione e le ditte impegnate nei lavori sperano in una permanenza in Valle serena quando si trovano lontano dal cantiere-fortino possiamo già dirgli che non sarà così…abbiamo occhi e orecchie ovunque
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