sabato 3 marzo 2012

pc 3 marzo - operai jabil di cassina dei pecchicon i no TAV

Siamo gli operai e i lavoratori licenziati dalla Jabil di Cassina de'
Pecchi.
Non possiamo essere fisicamente al vostro fianco, perchè
occupiamo la fabbrica da
quasi 3 mesi, mantenendo attiva un minimo di
produzione, in attesa di un acquirente.
In più presidiamo giorno e
notte i cancelli da 8 mesi.
Solidarizziamo con voi che resistete alla
violenta repressione delle forze
dell'ordine.
Le istituzioni calpestano
la volontà popolare che non vuole la TAV!
Monti interpellato in merito
dall'Europa, per la guerriglia scatenata dalle forze
dell'ordine in più
città, ha dichiarato che non farà un passo indietro e
proseguiranno i
lavori per la TAV.
Il governo per conto dei padroni e del magna magna
di 20 miliardi (iniziali) che, la
TAV sciorinerebbe, è pronto a
violenze ancora più brutali.
Come operai in lotta non possiamo che
sostenere pienamente la resistenza NO TAV,
contro la cancellazione e
l'usurpazione della volontà popolare.
Anche noi stiamo lottando per la
rimessa in moto della fabbrica, contro l'assurda
pretesa di
delocalizzare il lavoro, chiudendo così il sito produttivo Nokia-Jabil

(160 mila mq) e lasciandolo in mano alla congregazione del cemento e
del mattone.
Ribadiamo la solidarietà alla vostra lotta, riaffermando
che il movimento di
occupazione delle fabbriche insieme al presidio
delle valli, è una forma di reale
resistenza alle decisioni
unilaterali di governi, padroni e multinazionali.

RSU FIOM Jabil e i
lavoratori del Presidio

Cassina de' Pecchi 02\03\2012

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