Sabato 25 Febbraio alcuni compagni e compagne hanno dato vita ad un sit-in d'informazione circa la manifestazione NOTAV in corso nella Valle di Susa e a sostegno dei suoi militanti arrestati .
E' stato creato un "ponte" di lotta tra i compagni e compagne presenti in valle e la piazza palermitana con lo scopo di affermare che la lotta NOTAV è talmente trasversale e generale da appartenere a chiunque lotti ed è colpito da questo sistema. Uno striscione con su scritto "NO TAV" con l'ormai noto simbolo usato dai valligiani era tenuto da lavoratrici e giovani dello Slai Cobas per il Sindacato di Classe e del circolo di proletari comunisti.
L'iniziativa ha destato l'interesse di molti passanti e automobilisti che hanno appreso dal megafonaggio circa la detenzione dei militanti No Tav e della loro determinazione e coerenza nel proseguire la lotta in carcere anche per aver garantiti i più elementari diritti di un carcerato come l'ora d'aria che invece è sistematicamente disatteso.La costruzione della TAV è speculare all'aumento dei costie diminuizione di linee e qualità di servizio dei treni locali usati dai pendolari e alla cancellazione dei treni a lunga percorrenza, ormai è impossibile raggiungere da Palermo una città del nord con un treno.
E' stata denunciata l'inutilità di quest'opera faraonica da un costo di 26 miliardi di euro e la sua imposizione sulla popolazione che si oppone a essa da vent'anni con metodi repressivi e polizieschi quali la costruzione di un vero e proprio fortino spacciato per "cantiere" dove centinaia di poliziotti, carabinieri, finanzieri, forestali e militari stazionano per difendere gli interessi dei grandi padroni e speculatori che vogliono la costruzione della TAV.
Una militarizzazione che oltre a colpire e a fronteggiare la grande mobilitazione di massa degli ultimi anni con la violenza di stato sulla popolazione con manganelli e lacrimogeni (spesso sparati ad altezza d'uomo), ci costa anche 900000 euro.
In un periodo in cui il "governo tecnico" insediato dall'alto da Napolitano in maniera golpista chiede ai cittadini in primis a lavoratori, giovani e masse popolari di fare sacrifici, impone la realizzazione della TAV, spende in caccia militari F35 facendo pagare la crisi capitalista a quei soggetti che sono la maggioranza del paese.
In tutto ciò è stata denunciata la complicità/appoggio dei principali partiti politici parlamentari PD-PDL che appoggiano esplicitamente questo governo, e il resto dei partiti parlamentari e non che lo appoggiano implicitamente a cui si aggiungono i sindacati collaborazionisti e di regime Cgil-Cisl-Uil che dialogano "attivamente" con questo governo.
Alcuni giovani e passanti si sono fermati al presidio per molti minuti condividendone contenuti e denunce, così come molti di essi hanno espresso simpatia per l'iniziativa.
Nota simpatica della giornata, è stato colto il passaggio di un corteo in bicicletta del movimento 5 stelle per denunciare il ruolo svolto da tutti i partiti politici, complici di questo governo ma che in certi casi con retoriche anti-sistema e di lotta chiederanno il voto alle prossime amministrative siciliane, partiti di "sinistra" che incoerentemente a parole combattono la TAV e nei fatti si sono alleati elettoralmente con uno dei principali sostenitori di essa, il PD che al governo regionale sostiene Lombardo. L'invito al boicottaggio elettorale ha trovato pieno accoglimento in una cittadinanza ormai stanca delle promesse della casta politica palermitana.
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