DOVERE DI DISOBBEDIENZA
Giovedì primo marzo, ore 20:00, stazione di Genova Brignole: un nutrito gruppo di attivisti NO TAV occupa i binari uno e due dello scalo genovese, in solidarietà con i resistenti della Val di Susa, e bloccano la circolazione ferroviaria per circa mezz'ora.
Poco più di un'ora dopo va in onda la trasmissione Servizio pubblico, condotta da Michele Santoro; tra gli ospiti della serata vi sono: l'economista Irene Tenagli - che rappresenta l'estrema destra filogovernativa - il segretario generale della Fiom, Maurizio Landini, ed il segretario nazionale del partito sedicente democratico, Fra' Pierluigi da Bettola.
Il tema della serata sono le infrastrutture, con particolare riguardo al TAV Torino-Lyon e le battaglie di questi giorni: in collegamento da Bussoleno c'è Sandro Ruotolo che dà voce al movimento, facendo intervenire, tra gli altri, Marco (l'attivista la cui faccia ha fatto il giro del mondo mentre dialoga con un carabiniere definendolo "pecorella"), lo storico leader Alberto Perino - al quale le 'forze dell'ordine' hanno spaccato un gomito - e la primo cittadino di San Didero, Loredana Bellone, una sindaco da sempre in prima linea nella resistenza valligiana.
Ancora una volta è una serata all'insegna del vero servizio pubblico: per la prima volta i valsusini hanno l'occasione di esporre le proprie ragioni, vengono mandati in onda diversi filmati che dimostrano inequivocabilmente chi sono i veri violenti, ed il 'sermone' (non me ne voglia) di Marco Travaglio è solo la ciliegina sulla torta.
In teatro, nel frattempo, il politicante piacentino Bersani appare di minuto in minuto sempre più nervoso - cosa ben visibile grazie ad un tic al labbro superiore - e, non essendo in grado di replicare in alcun modo alle 'bastonate' che gli arrivano da tutte le parti, ripete ossessivamente il concetto che si tratta di "una questione di democrazia".
Il segretario del PD- principale sostenitore del governo Monti e sostenitore acceso della TAV confonde il volere della democrazia con quello del partito sedicente democratico: al primo possiamo in linea teorica anche inchinarci, al secondo abbiamo il diritto ed il dovere di disobbedire.
Genova, 02 marzo 2012
Stefano Ghio - Proletari Comunisti Genova
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