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Palermo, caos alla Mondadori: Slai-Cobas: "Scontri giusti
"Quella dei ragazzi è una protesta giusta. Appoggiamo gli scontri perché non si può autorizzare la pubblicazione e la presentazione di un libro che fa apologia del fascismo. E' anticostituzionale. Se avessi avuto una pietra l'avrei lanciata anche io contro la polizia che difende queste manifestazioni", dice Donatella Anello
PALERMO. "Quella dei ragazzi è una protesta giusta. Appoggiamo gli scontri perché non si può autorizzare la pubblicazione e la presentazione di un libro che fa apologia del fascismo. E' anticostituzionale. Se avessi avuto una pietra l'avrei lanciata anche io contro la polizia che difende queste manifestazioni". Lo dice Donatella Anello, della Slai Cobas, che questo pomeriggio ha manifestato a Palermo contro la presentazione del libro di Domenico Di Tullio "Nessun dolore, una storia di CasaPound" che si è tenuta nella libreria Mondadori in via Ruggero Settimo.
"La violenza non è questa - ha detto - ma quella che dobbiamo subire ogni giorno in questo Paese".
Di tutt'altro avviso Antonio Rini, consigliere provinciale di Fli. "E' anacronistico - ha puntualizzato - che ci sia in questa città un clima di tensione alimentato da giovani eversivi che non permettono la libera espressione del pensiero". Gli fa eco Filippo Cangemi, segretario provinciale de "La Destra", presente questo pomeriggio alla Mondadori. "E' inaccettabile quanto accaduto questo pomeriggio - ha detto - Le scene di guerriglia di oggi erano, peraltro, state ampiamente annunciate dall'attentato incendiario di sabato notte contro la sede palermitana dell'associazione Casapound".
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