ROMA - "Non è che l'inizio". Sono ancora frastornate le "cattive ragazze" che domenica pomeriggio hanno portato in piazza un milione di persone 1. "Una realtà che non può essere elusa né minimizzata, con cui da oggi tutta la politica dovrà confrontarsi" si sono dette incontrandosi il giorno dopo, per ragionare a mente fredda su "come valorizzare quello straordinario patrimonio di energie, esperienze e culture diverse che, facendo rete, è finalmente diventato visibile", spiega Nicoletta Dentico, presidente dell'associazione Filomena. "Fatte le debite proporzioni, è accaduto qualcosa di simile a quanto visto in piazza Tahrir", incalza, "grazie al tamtam partito sul web una moltitudine di donne, uomini, giovani, vecchi, laici, cattolici, lavoratori e precari hanno deciso di uscire tutti insieme da casa per farsi sentire".
Il passo successivo è la naturale evoluzione di quella piccola rivoluzione: il Comitato costituito per la manifestazione del 13 diventerà permanente. Pronto a organizzare - oltre agli Stati generali - una serie di iniziative che culmineranno, l'8 marzo, in un'altra giornata di mobilitazione generale. "
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