La questione di questi giorni: Berlusconi/Veronica Lario/Casoria sta mettendo in scena, pur se in forme anche grottesche, un aspetto del moderno fascismo.
Lo spirito e gli atteggiamenti fanatici, di servilismo cieco ma convinto e militante verso l’”imperatore” degli esponenti e sostenitori del PdL; l’uso delle donne, come oche alla corte dell’imperatore, l’ideologia maschilista, ossessiva, l’idea di Berlusconi e della sua “corte” che lui può tutto e che ciò che tocca, pur se è “merda”, diventa per il fatto stesso che lo fa Berlusconi legittimo e bello, stanno dimostrando anche questo.
La prostituzione a fini di carriera/spettacolo, o politico/elettorale che viene praticata e legittimata; la
pornografia dello spettacolo; una sorta di rinnovato e moderno “ius prime noctis” per il piacere dell’imperatore; vogliono dire cultura e pratica dello stupro che viene reso legittimo.
Se tutto questo lo facesse una persona qualsiasi, sicuramente rischia di essere arrestato, ma se lo fa Berlusconi è sinonimo di un potere vicino alle masse.
L’abuso da parte di Berlusconi della sua carica istituzionale per imporre le veline e i delinquenti nelle liste, per dispensare regali, per stravolgere le regole politiche-elettorali; le vergognose cose dette e fatte all’estero; l’uso personale di mass media, ecc., ecc., non sono cose “sbagliate”, ma – come dice Veronica Lario – ciarpame politico.
L’aperta violazione delle leggi, lo stravolgimento delle regole di uno Stato equivale ad una sorta di colpo di stato permanente. Questo è una forma di fascismo – nato dall’interno stesso delle istituzioni democratico borghesi, usando gli stessi strumenti della democrazia borghese. Un qualsiasi cittadino, per violazioni molto più lievi, viene arrestato, ma nessun partito di opposizione o presente alle elezioni lo chiede seriamente per Berlusconi.
Veronica Lario ha detto solo delle sacrosante verità. Ha fatto delle denunce di fatti pubblici, niente affatto privati, ha mostrato che “l’imperatore è nudo” e che non bisogna lasciarlo agire; che un paese non si può lasciar governare da chi non “sta bene”, da chi è fuori di testa (anche la pazzia di Hitler, non dimentichiamocelo, fu una componente del nazismo); Veronica ha visto dall’interno il “nero” dell’ideologia, della prassi, abuso di potere di Berlusconi e lo ha indicato pubblicamente.
Non lo ha fatto, invece, la cosiddetta sinistra elettorale che si limita a fare, male, una normale opposizione parlamentare lì dove invece appare il moderno fascismo in azione che chiede tutt’altro scontro. E così ne spiana la strada alla piena attuazione.
Contro il potere di Berlusconi, espressione del moderno fascismo in formazione e in trasformazione come regime che via via occupa e stravolge tutti i posti, tutti i settori strutturali e sovrastrutturali della società, che usa il potere per ottenere un consenso populista, serve la rivolta.
Le vicende di Berlusconi - donne in regalo ad una sotto umanità ricca e marcia, uso del potere e soldi pubblici per la corte del tragicamente ridicolo imperatore, ecc. - stanno mostrando sempre più una realtà emblematicamente espressione dell’humus nero, sporco, arrogante, di un sistema di potere che rivendica tutto questo come “normale”; la concezione di Berlusconi e della sua corte (anche femminile) sulle donne, la considerazione del loro ruolo nella società, sono di fatto una cartina di tornasole, la punta di iceberg, dell’ideologia e del grado di inciviltà di una casta che, non potendo più nascondere e mentire, ormai rivendica pubblicamente come “legittima” la concezione del loro sistema è quella che noi chiamiamo sinteticamente “moderno medioevo”; quella per cui “Dio, Patria e Famiglia” vale per gli altri, deve essere imposta anche con la legge alla gente, ma non vale per sè.
Tutto questo schifo, imbarbarimento non è altra cosa dall’affossamento della giustizia, dalla dittatura personale antiparlamento, dal razzismo, dallo sciacallaggio verso le popolazioni terremotate, dalle insostenibili performance all’estero, ecc., dal disprezzo verso la gente...; è parte del moderno fascismo. L’arroganza di Berlusconi e dei suoi diventa anche incompatibile con le regole della Costituzione, e quindi foriera, brodo di coltura di “rotture” di queste regole.
Ma la “sinistra” parlamentare, PD in testa, non trova neanche la forza e l’orgoglio costituzionale di pretendere la rimozione di Berlusconi!
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