martedì 15 febbraio 2011

pc quotidiano 15 febbraio - Filippine, il Partito Comunista richiede il rilascio immediato del leader Jazmines


Il Partito Comunista delle Filippine attraverso il Fronte Democratico Nazionale aveva accettato di riprendere dopo sei anni i colloqui di pace con il governo delle Filippine guidato dal presidente Aquino dichiarando un cessate il fuoco bilaterale.

I colloqui, che si tengono a Oslo, in Norvegia, si erano interrotti perché gli USA e l’Unione Europea avevano inserito il Partito nella lista delle organizzazioni terroristiche, molto presumibilmente dietro richiesta della ex presidente Gloria Macapagal Arroyo.

Ma proprio poco prima dell’inizio dei colloqui i militari hanno arrestato Allan Jazmines, membro del comitato centrale del Partito comunista delle Filippine (PCF) che è stato accusato di omicidio e ribellione.

Secondo il PCF, l'arresto di Jazmines è in "palese violazione" dell'accordo comune sulla sicurezza e garanzie di immunità (JASIG). Jazmines è un consulente del Fronte democratico nazionale delle Filippine (NDFP) per i negoziati di pace ed è un titolare di un documento JASIG di identificazione rilasciato dal NDFP.

Il PCF denuncia che l'arresto di Jazmines è stato fatto a tradimento e di proposito per ostacolare i negoziati mostrando la doppiezza delle Forze Armate delle Filippine e della Polizia Nazionale, le due principali organizzazioni militari del paese, che a parole si dicono d’accordo ma di fatto sono contrari ai negoziati e quindi all’oggettivo riconoscimento del Partito Comunista delle Filippine come legittimo rappresentante del popolo filippino in lotta.

Il Partito Comunista delle Filippine, quindi, ha condannato l'arresto di ieri sera leader del PCF Allan Jazmines avvenuto a Baliwag, Bulacan e ne ha chiesto l'immediato rilascio di Jazmines.

Nel suo discorso di apertura, il negoziatore per il PCF Luis Jalandoni ha esortato il governo a rilasciare Jazmines e quattro altri leader dei ribelli detenuti.

"Tale rilascio avrà un valore positivo verso il proseguimento dei negoziati di pace", ha detto.

Egli ha anche chiesto il rilascio di altri 350 "prigionieri politici", che sono state "vittime di false accuse" sotto il precedente regime politico.

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