giovedì 27 gennaio 2011

pc quotidiano 27 gennaio - scritte all'ilva taranto...

Sono ormai diversi giorni che i giornali locali stanno scrivendo pagine e pagine su alcune scritte che sono state trovate sui muri all’interno dello stabilimento

A premessa, diciamo che ci piacerebbe se ogni tanto si scrivessero tutti questi articoli sugli operai dell’Ilva, sulla loro condizione di lavoro che va sempre peggiorando, su che significa vivere con la cassintegrazione straordinaria con rischio esuberi, sul clima di paura che esiste all’interno, sugli infortuni taciuti, ecc. abbiamo avuto persino un operaio che si è ucciso in fabbrica.. Ma niente!
L’Ilva diventa un problema nazionale, addirittura del Viminale, solo per qualche scritta improvvisata e rabbecciata fatta non si sa bene da chi....

Ma ciò che è inaccettabile è che sindacalisti locali e nazionali, parlamentari, esponenti di partito, istituzioni, Digos, ecc. si mettano a usare queste scritte per attaccare “il sindacalismo estremista”, i volantini che denunciano l’accordo e il piano Fiat, o che denunciano, più che giustamente, il collaborazionismo e il servilismo verso i padroni di alcuni sindacati confederali, ecc.
Ma fateci capire, ce l’avete forse con lo Slai cobas per il sindacato di classe?
Volete attaccare la nostra attività chiara ed esplicita di denuncia della dittatura padronale che esiste eccome alla Fiat di Marchionne come all’Ilva di padron RIVA e di sindacalisti che sono eccome servi e per questo hanno fatto carriera - vedi Palombella?
Sarebbe “terrorismo” una necessaria lotta sindacale vera anche dura vista la situazione di fascismo padronale? sarebbe violenza denunciare lo schiavismo dei padroni e i sindacati che accettano accordi svendita? E questa sarebbe violenza?! Mentre quello che ogni giorno vivono gli operai con la paura di essere messi in cig o di perdere il lavoro, come gli interinali all’Ilva, di vedersi togliere i diritti più normali, di rischaire la salute e la vita, come la dobbiamo chiamare?

Se tanto mi dà tanto, queste “scritte” equivoche.. troppe, sembrano uscite al momento opportuno, per fare una campagna di intimidazione padronale, poliziesca, sindacale - questa si “terrorista” - verso gli operai, per creare un clima di repressione.Ma stiano tutti tranquilli...
Noi non facciamo scritte stupide e non ci facciamo intimidire,
nessuno ci tappa la bocca con queste campagne.
Non ci è riuscito Riva, quando ci ha querelato per ‘RIVA ASSASSINO’; non ci è riuscito Palombella quando ci ha querelato per un volantino che diceva che era colluso con l’azienda. E il giudice in entrambi i casi ha sancito che il fatto non costituisce reato.
A proposito.. lo Slai cobas per il sindacato di classe è presente e attivo all’Ilva di Taranto, come alla Dalmine di Bergamo, alla Fiat di Torino... è un reato?

slai cobas per il sindacato di classe
ilva appalto taranto

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