Alle operaie della Fiat,
a tutte le lavoratrici, precarie, disoccupate,
alle delegate Fiom,
a tutte le donne, le ragazze
Costruiamo uno SCIOPERO DELLE DONNE per l’8 Marzo!
Il piano Marchionne toglie alle lavoratrici qualcosa in più, anche i loro diritti di donne:
“...Nell’ultimo anno la direzione aziendale ha assunto posizioni molto rigide riguardo all’organizzazione del lavoro e alla flessibilità dell’orario, particolarmente nei confronti di noi mamme... ” - dalla lettera a Marchionne dell’operaia Stefania della Fiat di Termoli. Con l’accordo Mirafiori tra turni, aumento dell’orario, straordinari triplicati, le donne si devono “ammazzare” per riuscire a lavorare.
Per la Fiat: “Un operaio robusto vale 9 punti. Uno resistente 8. Uno giovanile 7. Un corpo normale 6. Se è obeso 5. Delicato 3. Gracile 1... per essere un buon operaio, non basta lavorare. Bisogna essere robusti e ricercati...”. Allora, quanto NON vale per la Fiat un’operaia? Ora con l’accordo l’azienda potrà chiamare chi le pare e imporre la scelta: o firmi o vieni licenziata. E quali saranno i criteri di selezione? Succederà alla Fiat di Torino quello che è già successo all’Alitalia, in cui le lavoratrici in maternità o con figli piccoli sono state “fatte fuori” o messe in condizioni di dover rinunciare.
“...per le lavoratrici i movimenti ripetuti, forzati, i ritmi intensi di lavoro, la stanchezza di ore ed ore di lavoro sempre nelle stesse posizioni, legati all’insieme della condizione di vita, al fatto di poter cambiare di meno l’orario di lavoro, i turni (perchè devono conciliarsi comunque con i “tempi familiari”), al mancato riposo e all’altro lavoro in casa, comportano in più gravi problemi all’apparato riproduttivo, con disfunzioni del ciclo mestruale (che talvolta sparisce anche per mesi), problemi legati alla maternità, mal di testa sempre più frequenti, ecc. Le operaie della Fiat Sata dicono di accusare una “indescrivibile stanchezza” anche mentale, di sentirsi sempre sull’orlo dell’esaurimento nervoso, di sentirsi precocemente vecchie..” - da un’inchiesta delle lavoratrici slai cobas per il sindacato di classe alla Fiat di Melfi. Il sistema Ergo Uas, allegato all’accordo di Mirafiori, porta ad una pesante intensificazione dei ritmi e dei movimenti.
Il piano Marchionne sarà esteso e legittimerà ancora di più di ora tutti gli attacchi, le discriminazioni, le umiliazioni verso le donne in tanti posti di lavoro, che si uniscono agli attacchi che il governo del porco Berlusconi ha fatto alle pensioni delle donne, ai posti di lavoro per le insegnati nelle scuole, i tagli nei servizi, la precarizzazione a vita per migliaia di donne, ecc.
LE OPERAIE FIAT HANNO DIMOSTRATO DI ESSERE LE PIU’ DETERMINATE A DIRE NO, HANNO DIMOSTRATO DI AVERE MENO PAURA, DI LOTTARE PER SE’ MA ANCHE PER LA DIGNITA’, PER IL FUTURO DEI FIGLI. LO STESSO HANNO FATTO LE LAVORATRICI DI TANTI POSTI DI LAVORO, LE DISOCCUPATE DEL SUD, PRECARIE proprio perchè hanno doppie catene da spezzare
Occorre ora uno SCIOPERO DELLE DONNE. Uno sciopero autorganizzato dalle donne, dalle delegate sui posti di lavoro. Da poter realizzare per l’8 marzo.
Alla Fiat di Termoli hanno autorganizzato un coordinamento delle donne, seguiamo l’esempio, costruiamo una piattaforma che nasca dalle nostre condizioni, lavoriamo per uno sciopero delle donne che intrecci la lotta contro gli attacchi di classe e di genere. Chiamiamo tutte le donne, le studentesse, a sostenerlo, per lottare insieme contro gli “Uomini che odiano le donne” da Marchionne a Berlusconi!
Le lavoratrici, disoccupate
Slai cobas per il sindacato di classe
Movimento Femminista Proletario Rivoluzionario
mfpr@libero.it
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