Il governo vuole chiudere Internet com'è adesso per dare voce solo a sè stesso.
Il ministro Maroni ci aveva provato subito dopo l'aggressione al capo del governo di dicembre. Entusiasta di questa scelta si erano dichiarati subito Schifani e Fede. Ma troppa opposizione al progetto, basta fare passare un pò di tempo. Il tempo, infatti, è servito a Maroni per preparare un emendamento al decreto sulle intercettazioni che commina multe fino a 12 mila euro per le mancate rettifiche e un codice di "autoregolamentazione" dei provider dei siti web per evitare che l' uso "malevolo" della circolazione del libero pensiero si trasformi in una minaccia per l'ordine pubblico!
In contemporanea, i giornali borghesi fanno sapere di un prossimo "sbarco" su Facebook di Berlusconi. Come sta usando la tv in senso propagandistico per creare consenso, così farà con l'uso di Internet per parlare direttamente al "popolo".
E' fantapolitica pensare che possa usare la rete per raccogliere firme virtuali per cambiare la Costituzione?
prolcomra@gmail.com
15/05/2010
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