sabato 15 maggio 2010

pc quotid 15 maggio convergenza tra razzismo padano e gruppi neofascisti

IL MODERNO FASCISMO DEL GOVERNO LEGIFERA : LA BASE RISPONDE, OVVERO LA CONVERGENZA E L’UNITA’ TRA RAZZISMO PADANO E PROVOCAZIONI DEI GRUPPI NEOFASCISTI
Dunque la Moratti e Maroni ci dicono che “l’immigrato normalmente delinque” e quindi è normale che la base, ovvero i sindaci padani –vicini al popolo-, tagli la mensa ai figli degli immigrati morosi o che escludano dal sostegno i lavoratori, non italiani, delle aziende in crisi. Cosa non diversa dagli slogan dei fascisti di Forza Nuova, “lavoro, case, sussidi, agli italiani”. Se il governo “tira le orecchie”, si fa per dire, alle banche che sono la causa della crisi, aumentando gli stipendi dei manager e non facendogli restituire il maltolto, è normale che la Lega reclami per se l’istituzione della Banca Padana togliendo i prestiti agli “stranieri furbetti”, anche questa cosa non diversa dalla crociata di FN “contro i poteri forti” – le banche- che affamano il popolo italiano, che è l’ennesima provocatoria chiamata a riprendersi la piazza, in questo maggio milanese, nella settimana che va dal 22 al 29. Non dimenticando la “lotta alla prostituzione” e la “barbarie della 194” che vede le giunte locali fare rastrellamenti di immigrate per le strade, per poi umiliare-violentarle-picchiarle nelle caserme o Cie che siano, ed elargire multe ai clienti, o incentivare la libertà “di espressione” dei medici e farmacisti obiettori, che non applicano una legge dello Stato e poi si arricchiscono nei loro studi privati sulla pelle delle donne. Allora è normale che un ex consigliere leghista, Felice Cogliati di 63 anni, a Cologno al Serio nella bergamasca, in questi giorni a giudizio, tra il 2005 e il 2006 abbia pensato bene di mettere in pratica una propria giustizia, fatta di minacce e rapine ai danni di ragazze immigrate schiave del rachet della prostituzione; cosa non diversa dalle crociate di Fn che nei giorni scorsi si sono presentati in un ospedale di Massa, contro la 194, al grido di “stupratele tutte, tanto poi abortiscono”.
Nelle pagine dei giornali tutto ciò o non trova spazio o diventa normale, mentre non trovano spazio altre notizie o nel caso siano casi troppo clamorosi, i bravi giornalisti li riducono a folclore o riducono a trafiletti in penultima pagina. Le notizie che non trovano spazio sono fatte di memoria storica e nuda e cruda realtà dell’oggi, che vede il diffondersi il razzismo per i lavoratori terroni che rubano il lavoro ai “nobili” padani (ma nella crisi questo non era appannaggio degli immigrati), questo humus sta dilagando dalla scuola alla sanità; così come il detto “siciliano di merda” non è un retaggio del passato ma un fatto accaduto in questi giorni a Casale Monferrato, dove il gestore di una piscina, ha così apostrofato un insegnante di sostegno, originario di Vittoria – RG -, reo di non usare l’educazione padana, ovvero sani schiaffoni, nei confronti dei ragazzini “diversamente abili” non capaci di entrare in vasca; così come è bene ricordare che la battaglia contro i poteri forti, le banche affamatrici del popolo, l’estrema destra l’hanno gia praticata negli anni settanta e si chiama bomba alla banca dell’Agricoltura, Piazza Fontana 12 dicembre 1969, così come difendevano il lavoro degli italiani assaltando i picchetti operai nelle fabbriche.
E’ necessario un antifascismo e antirazzismo a 360 gradi, culturale-politico-militante, per contrastare questo vecchio e moderno fascismo

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