Prima informazione.
UNA IMPORTANTE, ENTUSIASMANTE, ALLEGRA DUE GIORNI.
La due giorni "Bagagli per un viaggio delle donne in lotta" organizzata a Taranto il 13/14 marzo dalle compagne del Movimento Femminista Proletario Rivoluzionario, si è svolta in un clima bello, reso caldo dallo spirito combattivo, dal piacere di trovarsi, socializzare, conoscersi di compagne, disoccupate, lavoratrici che fino al giorno prima erano state impegnate in lotte, e, per alcune realtà, in manifestazioni nell'8 marzo; anche durante il convegno sono arrivate le notizie e i saluti di lavoratrici, precarie in lotta nella stessa giornata del 13- come da Palermo dove il giorno prima vi erano state le cariche della polizia e da dove le compagne che hanno partecipato alla due giorni hanno portato uno striscione delle precarie in regalo alle disoccupate di Taranto.
Nel primo giorno si sono socializzate le lotte di questi mesi, dal nord al sud, in cui si uniscono gli attacchi concreti al lavoro e alle nostre vite agli attacchi alla nostra condizione generale di donne.
Per questo le proletarie nell'assemblea hanno rilanciato la sfida: PREPARIAMO NEI PROSSIMI MESI LO SCIOPERO TOTALE DELLE DONNE che intrecci la battaglia per il lavoro alla lotta contro la doppia oppressione. Non a caso, lo striscione che le disoccupate di Taranto avevano messo nella sala, riprendeva un vecchio ma quanto mai valido slogan del movimento femminista: “tremate, tremate, le streghe son tornate”!
E' quindi stato deciso di collegarsi con le realtà di lotta più significative delle donne, anche con incontri diretti, per lavorare insieme per lo sciopero.
Nell'assemblea si è parlato anche delle altre lotte delle donne. In particolare è stata raccontata la battaglia delle donne a L'Aquila dall'inizio del terremoto a questi giorni contro gli sciacalli ridens; è stato denunciato perchè le new town di Berlusconi in particolare per le donne significano isolamento, “insonorizzazione”, soffocamento scientifico della necessità di socializzazione.
Nell'assemblea le lavoratrici, le disoccupate hanno detto che andremo a L'Aquila a incontrare queste donne per dare e ricevere forza.
E' stata portata nell'assemblea la rivolta delle immigrate e la battaglia in corso per Joy e contro la polizia che stupra; e si è preso l'impegno a sostenere le lotte in corso per la libertà dai campi di concentramento dei CIE e il permesso di soggiorno alle sorelle immigrate; ma anche a sostenere dalle altre realtà l'iniziativa delle compagne di Milano perchè l'ispettore di polizia che ha tentato di stuprare Joy venga processato e condannato.
Su tutto questo, nell'assemblea sono stati fatti messaggi alle lavoratrici, disoccupate, alle donne de L'Aquila, alle immigrate.
Ma soprattutto da vari interventi è stata denunciato con forza il salto di qualità in basso, pratico, politico, ideologico, culturale, che viene portato avanti sull'intera condizione delle donne: dalla sacra famiglia, all'espandersi del maschilismo, ai messaggi subnormali e marci del mondo mass mediatico, con in testa l'uso schifoso dei corpi femminili da Berlusconi ai Vescovi, ecc. - e che questa condizione è una cartina di tornasole del moderno medioevo a cui si vuole portare l'intera società.
Ma le donne, soprattutto le proletarie che ogni giorno lottano, non stanno a lamentarsi: come stava scritto in altri striscioni nella sala: “abbiamo deciso di alzare la testa!”, “tutta la vita deve cambiare!”.
Per questo la conclusione della prima giornata dell'assemblea è stata la visione di un bel e entusiasmante video che mostra, con immagini, musiche, il percorso già in atto della lotta generale femminista, proletaria, rivoluzionaria delle donne, nel nostro paese come a livello internazionale.
Un percorso che unisce la ribellione della maggioranza delle donne, alla distinzione di classe perchè le donne in questa società non sono tutte uguali, alla battaglia rivoluzionaria per rompere le doppie catene, alla ripresa storica delle tappe più importanti della doppia lotta per le donne per una società socialista in cui le donne abbiano un ruolo di direzione perchè la rivoluzione vada a fondo non si fermi a metà strada, una rivoluzione nella rivoluzione che trasformi il cielo e la terra fino al comunismo.
Al video è seguito un allegro buffet, in cui ogni disoccupata ha portato qualcosa da mangiare e bere.
IL VIDEO SARA' AL PIU' PRESTO MESSO A DISPOSIZIONE DI TUTTE LE DONNE CHE CE LO CHIEDONO.
E' questa determinazione, questo entusiasmo, che le compagne, le lavoratrici, le disoccupate, precarie porteranno alla Conferenza Mondiale in Venezuela del 2011 – per cui già nell'assemblea si è cominciato a vedere il modo pratico di andare, e di fare una campagna anche per raccogliere fondi.
Nel secondo giorno questo percorso femminista proletario rivoluzionario ha visto un approfondimento, anche teorico, attraverso il lavoro su materiali, testi, per lo sviluppo con nuove elaborazioni in stretto rapporto con la pratica, del nuovo pensiero e nuova prassi del movimento delle donne, che le compagne del MFPR hanno avviato dal 1995, in rapporto anche con le elaborazioni più avanzate a livello internazionale.
E' stato prodotto un PRIMO DOCUMENTO (in itinere): “APPUNTI PER UN NUOVO PENSIERO E PRASSI FEMMINISTA PROLETARIA RIVOLUZIONARIA”.
Siamo tornate poi sull'appuntamento del Venezuela, per approfondirne i temi, in termini propositivi ma anche critici – perchè per noi anche questo appuntamento va costruito unendo teoria e pratica, i documenti/incontri alla pratica continua di lotta delle donne, distinguendo ciò che è l'agire rivoluzionario del movimento delle donne, dal parlare di rivoluzione/socialismo ma praticare le vuote parole e la piena socialdemocrazia.
SU QUESTO PERCORSO IL SECONDO GIORNO SI E' CONCLUSO CON UN NUOVO, PIÙ LUNGO, APPUNTAMENTO PER QUEST'ESTATE.
Stiamo preparando un dossier con gli interventi e i materiali più significativi della due giorni, che metteremo a disposizione.
Per richiederlo: e mail mfpr@fastwebnet.it – 3475301704 (Margherita) 3408429376 (Donatella).
Chiaramente sia messaggi che dossier che foto li metteremo appena pronti sul blog: http.//femminismorivoluzionario.blogspot.com/
Compagne, in particolare da Roma, da Bologna, da Milano e alcune realtà di lavoratrici in lotta, pur non potendo venire hanno mandato saluti e messaggi, noi le ringraziamo molto e i loro saluti sono stati letti e accolti con calore dall'assemblea.
L'ASSEMBLEA DELLA DUE GIORNI
“BAGAGLI PER UN VIAGGIO DELLE DONNE IN LOTTA”.
13/14 marzo 2010
Nessun commento:
Posta un commento