domenica 4 marzo 2012

pc 4 marzo - grande manifestazione a Molfetta, per l'anniversario della strage della truckcenter


Molfetta non ha dimenticato. Oltre duemila persone hanno sfilato lungo le vie cittadine nel quarto anniversario della strage del Truck Center, nella quale persero la vita cinque operai. "In questo momento storico per l'Italia la questione fondamentale è la sicurezza del lavoro: sicurezza, aumento dei salari, certezza del posto" ha commentato il Coordinatore della Camera del Lavoro CGIL Molfetta Giuseppe Filannino, aggiungendo che l'intera vicenda ha "rappresentato l'Italia migliore, quella che non teme la morte pur di salvare i propri colleghi, e la peggiore, quella della Truck Center, dove "si sono concentrati tutti gli errori che si possono fare, dalla fabbrica che non poteva fare quel tipo di lavaggio alla società di trasporti che non sapeva cosa trasportava" e il processo "che non ha ancora fatto luce su quello che è successo". Il corteo è stato organizzato dal neonato Comitato 3 marzo. In scena, nel pomeriggio, anche lo spettacolo teatrale "La cisterna" ispirato alla tragedia degli operai morti per le esalazioni tossiche del serbatoio di FRANCESCO LA TEGOLA


Adesione alla manifestazione di Molfetta del 3 marzo della Rete nazionale per la sicurezza sui posti di lavoro:


La Rete nazionale per la sicurezza sui posti di lavoro dà la sua adesione alla manifestazione che ricorda una strage che molti vogliono cada nel dimenticatoio.
Siamo vicini ai familiari che finora non hanno avuto giustizia!
Siamo vicini al comitato 3 marzo, che in controtendenza ha voluto fare di questa giornata una giornata di lotta.
Una lotta quanto mai necessaria, le morti sul lavoro sono tornate a crescere su scala nazionale, la crisi non significa solo attacco ai salari, alle condizioni di vita, dei lavoratori e delle masse popolari,ma anche un lavoro sempre meno tutelato e controlli sempre più ridotti sulle condizioni di sicurezza, che rendono rischioso ogni lavoro.
Ma non ci sono le morti sul lavoro, ma anche le morti per inquinamento, di cui Taranto continua ad essere la capitale... la perizia ordinata dal giudice Todisco e resa nota avantieri, addebita all'inquinamento da Ilva 174 morti negli ultimi 7 anni. Ma Taranto non c'è solo l'Ilva, c'è anche l'ENI che contribuisce con il suo carico di sostanze nocive e l'ENI continua a unire Taranto e Molfetta con la strage della Truck Center.
Qui la giustizia non è finora arrivata e ci chiediamo perchè? Perchè continuiamo ad avere una giustizia di serie B... perchè a Torino si condannano giustamente TYSSENKRUPP e ora ETERNIT e per la strage della Truck Center l'ENI se la cava!?
Il comitato 3 marzo stà lì a dimostrare che ci sono familiari che non si rassegnano e altre persone e associazioni che non vogliono metterci una pietra sopra e vogliono che una vicenda particolare diventi una vicenda generale.
La Rete nazionale nelle sedi in cui è presente ha sensibilizzato sulla manifestazione di oggi e a Taranto nelle prossime settimane ci sarà un presidio all'ENI; in quell'occasione inviteremo per un incontro pubblico il Comitato 3 marzo.
Insieme per dire basta morti sul lavoro, basta giustizia negata, vogliamo una società che affermi il primato della vita dei lavoratori e non il profitto dei grandi padroni:

Rete nazionale per la sicurezza sui posti di lavoro
dalla sede di Taranto.
3 marzo 2012

Nessun commento:

Posta un commento