domenica 4 marzo 2012

pc 4 marzo - la cronaca infinita di un'altra giornata di lotta


QUI AVIGLIANA
Quello che in Valle di Susa chiamano «il sesto giorno di mobilitazione permanente» ha preso, oggi, i contorni di due flash mob (con obiettivo l’autostrada A32 del Frejus Torino-Bardonecchia) sospesi fra goliardia, politica, protesta sociale e rivolta contro l’apparato di polizia. A Bussoleno quasi mille persone si sono raccolte per poi suddividersi in due gruppi. Il primo, in corteo, si è diretto a piedi verso la vicina Chianocco, dove ha occupato la rampa di accesso all’autostrada teatro dei violentissimi scontri di mercoledì scorso tra le forze dell’ordine e gli attivisti. I componenti del secondo gruppo, sulle loro auto, hanno raggiunto il casello di Avigliana, dove hanno inscenato l’altra dimostrazione. Alcuni militanti, uno dei quali con il volto coperto da una maschera raffigurante la caricatura di Mario Monti, hanno alzato le barriere delle corsie verso Torino. «Oggi - hanno detto - l’autostrada non si paga. Il biglietto è carico della Sitaf, che permette ai blindati della polizia di raggiungere l’area del non-cantiere del Tav. E magari di Monti, visto che vuole già spendere tanti soldi per fare questo treno». Per prudenza i responsabili hanno chiuso l’arteria al traffico.


LE ALTRE CITTA'
A Milano, alcune centinaia di persone hanno sfilato per le vie della città, fino al Duomo. La protesta contro la Tav si è fusa con un’iniziativa per la libertà dei popoli. Il corteo era aperto da delegazioni dei Paesi Baschi, della Colombia e del Kurdistan, e da lo striscione: "Libertà per i No Tav! La valle non si arresta! Tanti popoli, un’unica lotta". Protesta vivace ma pacifica a Perugia. Una cinquantina di attivisti ha bloccato per mezz’ora la stazione ferroviaria. La circolazione è stata interrotta per precauzione. In piazza Duomo, a Trento, è iniziato un presidio permanente in solidarietà ai No Tav. A organizzarlo sono stati i No Bbt, gli attivisti contrari al tunnel di base del Brennero, anch’esso parte di una grande opera ferroviaria. Oltre a quelle organizzate, ci sono state le iniziative isolate. Come quella di don Vitaliano Della Sala, della parrocchia dei Santi Pietro e Paolo a Mercogliano (Avellino), che ha esposto la bandiera No-Tav nella chiesa. «Un territorio appartiene soprattutto a chi lo abita - ha spiegato ai fedeli - e nemmeno i rappresentanti dello Stato possono arrogarsi il diritto di decidere da soli». Anche a Grosseto, in occasione dell’incidente probatorio per l’inchiesta sul naufragio della nave Concordia, si sono presentate tre persone con al collo un cartello "No Tav". Avevano da poco lasciato una manifestazione organizzata in una pizza vicina. Si stavano avvicinando all’area transennata, davanti al teatro dove era in corso l’accertamento sulla scatola nera, e sono state bloccate. Si sono allontanate protestando, ma senza intemperanze.

la giornata di lotta e le reazioni isteriche

20,40 - A32 aperta in entrambi i sensi
L’autostrada A32 Torino Bardonecchia poco fa è stata completamente riaperta ed è percorribile in entrambi i sensi di marcia.

Ore 19,30 - Alemanno: "Un modo di manifestare inaccettabile"
Questo è secondo me un modo di protestare e manifestare che deve essere assolutamente superato ed isolato perchè non è accettabile, io non condivido le ragioni dei No-Tav nè tanto meno questo modo di rappresentare il proprio disappunto sia in Val di Susa che qui a Roma». Così il sindaco della Capitale Gianni Alemanno parla dell’iniziativa dei manifestanti.

Ore 19,14 - Nella capitale il corteo si disperde
Nel tardo pomeriggio, dopo aver bloccato la Tangenziale, i sostenitori della lotta No Tav tornano verso casa. Direzione San Lorenzo. Un elicottero della polizia continua a sorvegliare dall’alto.

Ore 18,58 -Aggredita una troupe di Rainews a Roma
Una troupe di Rainews è stata aggredita al corteo di Roma. È quanto testimonia il canale Rai. «Il fatto è avvenuto intorno alle 17.30 quando alcuni manifestanti hanno assalito l’inviata Angela Caponnetto l’operatore di ripresa che stava girando le immagini all’interno della manifestazione. La telecamera è andata in frantumi è non è più utilizzabile mentre il nostro collega ha riportato una ferita alla mano».

Ore 18,52 - Centinaia sulla rampa di Chianocco
Alcune centinaia di persone hanno invaso la rampa dell’autostrada A32 del Frejus, a Chianocco, teatro degli scontri di giovedì scorso. I manifestanti hanno divelto i new jersey che erano stati sistemati dopo lo sgombero dei giorni scorsi per scongiurare altri ingressi sulla carreggiata. Si può quindi entrare in autostrada e circolare senza pagare alcun pedaggio.

Ore 18,30 - "Autostrada gratis contro Monti e la crisi"
Le sbarre al casello di Avigliana sono ancora alzate, le auto passano gratis mentre si inneggia "contro Monti e la crisi". La polizia guarda guarda a distanza il corteo che comincia a disperdersi per tornare alla piazza del mercato di Bussoleno e lì decidere se continuare stasera con altre azioni dimostrative o darsi appuntamento direttamente a domani.

Ore 18,05 - Flash mob al casello di Avigliana
Il grande corteo continua a scendere a Valle con bandiere e striscioni. Intanto è in corso un'azione dimostrativa al casello di Avigliana: alcune centinaia di attivisti tengono bloccate in alto le barriere per consentire il passaggio delle auto che arrivano da Susa, senza pagare il pedaggio. In direzione contraria, da Torino verso Bardonecchia, il flusso è invece stato deviato sulla statale 24 dalle forze dell'ordine.

Ore 17,49 - A Roma il corteo blocca la tangenziale
l corteo No Tav di Roma, che stava percorrendo via Prenestina, invece di proseguire in via Largo Preneste, come stabilito dal percorso, è tornato indietro per dirigersi verso l’ingresso della Tangenziale Est. I manifestanti stanno salendo sulla soprelevata per occuparla, nel corteo sono comparsi fumogeni e sono stati esplosi alcuni petardi.

Ore 17.17 - La doppia strategia: il blitz a Torino
Mentre metà dei manifestanti cammina in corteo verso Bussoleno, bloccando la statale 25, altri si stanno muovendo in macchina in direzione Avigliana e Torino per manifestare il proprio dissenso.

Ore 16, 25 - La Valle si muove: il raduno a Bussoleno
Alcune centinaia di persone si stanno radunando nella piazza del mercato di Bussoleno: da qui partirà un primo corteo che si dirigerà, a piedi, verso l'autostrada. Stesso obiettivo anche per la seconda manifestazione, in macchina però. In tanti hanno accolto l’appello lanciato dai leader del movimento a tarda notte a mobilitarsi. A quanto dicono, questa sarà ancora «una giornata di lotta».

Ore 16,10 - Si marcia anche a Milano
Si marcia anche a Milano, dove la protesta contro l'alta velocità si è unita a quella per la libertà dei popoli. Promossa da alcune realtà dell’antagonismo milanese, la manifestazione è aperta da una delegazione dei Paesi Baschi in costume tradizionale e da uno striscione con scritto "Libertà per i No Tav! La valle non si arresta! Tanti popoli, un’unica lotta".

Ore 16,00 - Parte il corteo nella Capitale
Guidati dalla colorata danza di alcuni artisti di strada che si muovono al suono di fischietti e tamburi, i manifestanti hanno cominciato la marcia lungo la Via Tiburtina in direzione dell’omonima stazione. Ancor prima che il corteo prendesse il via, si sono registrati alcuni momenti di tensione tra attivisti e giornalisti, che hanno coinvolto Chiara Romana, cronista di La7 per il programma "In onda" di Luca Telese. Una piccola parentesi dalla quale comunque prende le distanze il gruppo di organizzatori.

Ore 15,35 - Blitz alla stazione di Perugia: treni bloccati
Alcune decine di No Tav hanno occupato per circa mezz’ora i binari della stazione di Perugia e i treni in partenza, stendendo lo striscione «Valsusa ovunque No Tav». La circolazione è stata sospesa a scopo precauzionale fino alle 16 e alcuni convogli hanno subito ritardi da 15 a 40 minuti. Sul posto la Polfer, la Digos e la polizia scientifica. Secondo quanto si è appreso, non c’è stato alcun momento di tensione particolare tra manifestanti e polizia.

Ore 15,30 - Centinaia in piazza a Roma
Alcune centinaia di manifestanti appartenenti ai movimenti No-Tav si sono già riuniti in piazzale Tiburtino, a Roma, da dove tra poco dovrebbe partire il corteo. Si è unito anche il segretario nazionale di Rifondazione comunista, Paolo Ferrero, che ha parlato dell'alta velocità come di una «opera dannosa e inutile, in cui si sperperano miliardi e miliardi quando non ci sono soldi per università e lavoro». Annunciando di voler andare avanti con l’opera in Val di Susa, secondo Ferrero «il governo dimostra un’ottusità pazzesca, e non è la prima volta che va avanti come un carro armato: è già successo su altri temi come le pensioni e l’articolo 18. Prima questo governo se ne va a casa - ha concluso - è meglio è per l’Italia».

Ore 15,17 - Attivisti No Tav si radunano a Bussoleno
Alcuni gruppi di attivisti No Tav, composti in prevalenza da giovani e giovanissimi, si stanno radunando nel centro storico di Bussoleno per prendere parte alle iniziative annunciate per oggi. Si dovrebbe trattare di flash mob, azioni rapide e improvvise decise all’ultimo momento. Fra i No Tav ci sono anche attivisti dei centri sociali.

Ore 14,50 - Domiciliari per l'attivista arrestato
Sono stati disposti gli arresti domiciliari per Federico Cambursano, 32 anni, di Bussoleno, il manifestante arrestato durante gli scontri dei giorni scorsi durante lo sgombero dell’autostrada Torino-Bardonecchia in Val di Susa. Lo ha deciso il gip di Torino, con il parere favorevole della Procura. L’operaio di Bussoleno è accusato di resistenza, violenza e lesioni a pubblico ufficiale. Durante lo sgombero avrebbe lanciato, a volto coperto, bottiglie, pietre e altri oggetti all’indirizzo delle forze dell’ordine.

Ore 14,38 - Attacco hacker
C’è anche un fronte virtuale nella lotta che i No Tav stanno facendo per fermare la linea Torino-Lione. Hacker, che si firmano con l’appellativo fittizio di «Anonymous», sostengono di aver attaccato i siti istituzionali della Giunta e del Consiglio Regionale del Piemonte, della Provincia e del Comune di Torino, del Comune di Vercelli, del CsiPiemonte, perchè - sostengono - sono favorevoli alla Tav. Al momento, solo il Consiglio Regionale del Piemonte conferma di aver registrato «disagi marginali» nella funzionalità del sito che ora è perfettamente operativo. La tecnica usata di solito dagli hacker per attaccare i siti è quella di investire i server con migliaia di richieste contemporanee di accesso in modo da creare difficoltà di funzionamento e, nei casi più gravi, bloccarli.

Ore 13,20 - Clini: "Non ci sono ragioni ambientali all’origine della protesta"
«Non ci sono ragioni ambientali all’origine della protesta» dei No Tav. Lo ha detto a Trieste il ministro dell’Ambiente, Corrado Clini.

Ore 12,03 - La posizione di Legambiente
«Serve lungimiranza per capire cosa davvero serve al Paese. Il governo esca dal ’cul de sac’ in cui si è messo e ascolti gli esperti sul sistema di trasporti che ci porta in Europa». Lo afferma il presidente di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza, che chiede al governo la convocazione urgente di un tavolo tecnico sulla Tav.

Ore 11,26 - Blitz nella sede di Repubblica
Una cinquantina di attivisti del movimento dei No-Tav hanno «occupato simbolicamente» la redazione di Repubblica a Roma. I manifestanti, secondo quanto appreso, si trovano nell’atrio della sede del quotidiano in via Cristoforo Colombo e hanno chiesto di salire per un incontro con la dirigenza della testata. «Un giornale come Repubblica - hanno detto i manifestanti - che ha fatto una battaglia come quella contro la ’legge bavagliò, sta mettendo il bavaglio ad alcune questioni sui lavori in Val di Susa».

10.04 - Giornata di mobilitazione anche all'estero
Sarà una nuova giornata di mobilitazione, oggi, quella dei No Tav, con presidi e raduni in tutta Italia e anche all’estero. Le iniziative, per il momento, sono annunciate ad Alessandria, Avellino, Catania, Imperia, Mantova, Pisa, Pesaro, Roma (in piazzale Tiburtina, dove partirà un corteo), Sestri Levante (Genova) e Trieste. Manifestazioni, secondo i comitati No Tav, sono in programma anche a Londra (sotto il consolato italiano), Parigi, Dublino, Ginevra (davanti alla sede Onu), Budapest (presidio musicale vicino all’ambasciata) e San Sebastian, nei Paesi Baschi. Fonti del movimento affermano che due giorni fa gruppi stranieri che simpatizzano con i No Tav italiani hanno dimostrato a Lione, al consolato e alla stazione ferroviaria, e a Kiev.

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