giovedì 2 febbraio 2012

pc 2 febbraio - Grillo come Bossi


Via via che la "cura Monti" agisce contro i lavoratori per scaricare su di essi la crisi e posizionare al meglio la borghesia imperialista italiana, proprio addosso ai lavoratori i padroni ed il loro stato fanno pienno uso del razzismo per seminare divisioni e contrasti, sempre utile come diversivo per fare passare attacco alle pensioni, tagli agli ammortizzatori sociali, licenziamenti.
Continuano a sostenere il razzismo di Stato non solo l'ampia coalizione che sostiene questo governo , non solo la Lega xenofoba che oggi fa "opposizione", ma anche forze politiche che esprimono gli interessi della piccola borghesia schiacciata dalla crisi, che prima hanno fatto della denuncia alla "casta" la bandiera acchiappa-voti e che, adesso, quella bandiera la vogliono dare sulla testa degli operai.
Ci riferiamo al Movimento 5 stelle di Grillo, oggi sostenitore extra-parlamentare del nuovo governo dei banchieri e dei padroni di sempre.“L'Italia ha bisogno di persone credibili, come Mario Monti, per cambiare la legge elettorale, abolire il conflitto di interessi , bloccare il debito, traghettandoci al 2013. Monti ha iniziato bene, non mi permetto di dare un giudizio negativo...” .
Il paladino dell'anticasta, parla di Monti come una persona credibile, nemico del conflitto d'interessi e di Profumo estraneo al “Sistema” (e non lo ha detto nel suo ruolo di comico ma come politico)!
Alcuni parlano di "deriva" razzista del movimento di Grillo, ma sarebbe più corretto affermare la vera natura di destra, reazionaria, populista e qualunquista, del suo movimento.
Non sono certo una novità le sue dichiarazioni antimmigrati, come le ultime sul diritto di cittadinanza per i figli degli immigrati che hanno portato alle dimissioni di una consigliere di Bologna del M5S, Antonia Dejeu, che ritiene che la posizione assunta da Grillo sia “xenofoba e incoerente con i principi della stessa organizzazione”.
Così come non può essere certo un caso la "vicinanza" con il movimento neofascista italiano da parte del movimento di Grillo, a partire dalla consulenza dell'economista Eugenio Benetazzo, ospite di iniziative di FN, fino ai rappresentanti del M5stelle a Milano e a Bolzano che hanno appoggiato Casa Pound, oppure come a Rimini dove si sono schierati per il "diritto" di FN di manifestare: questa è la realtà prodotta dal falso principio del grillini "non siamo né di destra né di sinistra”, oppure "noi siamo avanti”.
Il vuoto politico lasciato dalla Lega di governo adesso trova i grillini interessati ad occuparlo. Con un programma reazionario, come afferma lo stesso Grillo: "chiediamo cose semplici. Siamo dei borghesi, siamo dei conservatori, non siamo dei rivoluzionari. Questa non è una rivoluzione ordinata: le rivoluzioni ordinate portano a sovvertire poteri con un altri poteri. La nostra è una pseudorivoluzione disordinata, ognuno viene con la propria mentalità, ognuno con le proprie idee, ma coadiuvati da un’energia della Rete per un progetto comune: riprenderci il Paese".
Gli operai hanno tutto l'interesse a contrastare Grillo ed il suo movimento antioperaio e anticomunista e a combattere il veleno del razzismo per avanzare nella linea e nell'organizzazione politica di classe, per mettersi alla testa di una rivolta sociale che rovesci tutto il sistema dei padroni, i suoi governi, il suo stato, i suoi partiti.

Nessun commento:

Posta un commento