martedì 31 gennaio 2012

pc 30-31 gennaio - orti di guerra

Orti di guerra
( no al governo Monti, Bersani, Casini, Berlusconi)

Scenderemo, a patti. Per raccogliere, cadaveri. Avremo orti di guerra. Da concimare. Con sterco di paure. Reciproche. Scenderemo a patti. Raccoglieremo merda. Per bocche, da sfamare. Reciproche. Cadaveri impalati. Cadaveri bruciati. Marzabotto ritorna. Resteremo chiusi. Nei nostri orti. In attesa, di morti migliori. Reciproche. Altro non avremo. Che merda. Dalle vostre bocche. Dai vostri ministri. Per bocche da spaccare. Nostre bocche. Per vostri decreti. Scenderemo a patti. Per evitare. Ancora morti. Ci affacceremo, ai nostri orti. Sguardi impiccati. Alle vigne recise. Ai canneti spezzati. Teste di cuoio, appese. Stivali di sangue. Concimeranno. Segreti servizi. Ministri impiccati. Bandiere tagliate. Arti di Stato. Esplodono, orti di guerra. Scenderemo a patti. Raccoglierete, vasi di sangue. Filari di oppio. Urino, sui vostri filari. Guantanamo per voi. Libero cani. Dal mio orto. Cani sciolti. Non scendo a patti. Ora è tuo, il sangue. Scendo da croci. Scendo dal cielo. Reciproco. Occhi riversi, al cielo. Tuoi occhi. Tua bocca, spalancata. Al cielo. Reciproco. Noi si esce. Dai nostri orti. Merda ovunque. Poi il tuo corpo. Non fa differenza. Con filari appuntiti. Avanzo, sui tuoi muri. Confini di orti. Decreti e leggi, tra merda e sorpruso. Ora avanzo. Altri cadaveri. Fuggono a ritroso. Tra canneti spezzati. Non scenderemo a patti. A un passo della vittoria. Corpo di Stato. In fossa comune. Orto comune. Orto di guerra. Corpo di Stati. Voi, siete Stati. In fossa comune. Scivola merda. Pozzo nero. Camice nere. Di escrementi essicati. Noi siamo fuori. Da nostri orti, di guerra. Combattiamo e muoriamo. Figli ci piangono. Mogli ci seppelliscono. Mai, in fosse comuni. Non scendiamo a patti. Cimiteri di guerra le piazze. Ricordatevi. I vostri decreti. Dichiarazioni di guerra. Non ci sottraiamo. Ci moltiplichiamo. Per combattere, fuori. Da orti di guerra. Non scendiamo a patti. Lasciamo a voi. Fosse di merda. Fosse di Stato. In questo paese. Anche i confini. Aspettano, i vostri liquami.

30 gennaio 2012
Giuliano Bugani
operaio, giornalista, poeta

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