giovedì 25 settembre 2025

pc 25 settembre - India e Israele stringono forti legami militari

I legami economici e, soprattutto, militari tra Israele e India si stringono sempre di più. 

Entrambi i governi, quello sionista di tipo nazista di Israele e quello fascista hindutva di Modi, hanno molte affinità per la politica genocida verso i popoli, contro quello palestinese il primo e contro il suo stesso popolo il secondo con deportazioni, massacri di massa nell'ambito dell'Operazione Kagaar nel tentativo di schiacciare la guerra popolare diretta dal PC (maoista). 

Nella ridefinizione delle alleanze nel contesto mondiale della guerra interimperialista questi legami militari rappresentano un ulteriore passo verso un nuovo scontro mondiale e una minaccia verso i popoli e i proletari.

L'articolo che riportiamo mostra quel che significa questa cooperazione militare

Amici per le armi: come e perché si rafforzano i rapporti militari tra India e Israele

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Lo scorso maggio, quando India e Pakistan erano arrivate ad un passo dalla guerra, i riflettori dell’industria della Difesa di Israele si accendevano sulle contese valli himalayane. Non solo perché le forze armate di Delhi stavano utilizzando diverse armi di fabbricazione israeliana, a partire dall’Harop, un drone suicida progettato per librarsi sopra un’area bersaglio per lunghi periodi prima di colpire senza esitazione. Ma anche – e soprattutto – perché l’aumento delle tensioni tra il governo indiano e la controparte pakistana rappresenta una ghiottissima manna dal cielo per gli armatori di Tel Aviv.

Certo, Narendra Modi ha partecipato al summit di Tianjin dell’Organizzazione per la cooperazione di Shanghai, riavvicinandosi alla Cina, grande partner e protettrice di Islamabad, e prendendo le distanze dagli Stati Uniti, che hanno appena piazzato inaspettati dazi su svariati prodotti Made in India. Al netto della diplomazia necessaria, tuttavia, l’asse della Difesa tra l’India e Israele è destinato a rimanere fortissimo. Oltre ai vecchi accordi siglati negli ultimi due decenni che hanno consentito alle armi israeliane di prendere la via di Delhi, spuntano all’orizzonte nuovi potenziali accordi strategici.

Le armi di Israele per l’India

Il database globale sui trasferimenti di armi realizzato dallo Stockholm International Peace Research

Institute (SIPRI) parla chiaro: nella finestra temporale 2020-2024 Israele è stato l’ottavo maggiore esportatore di armi al mondo, rappresentando il 3,1% delle transazioni complessive del settore.

Nonostante gli appelli al boicottaggio contro il governo israeliano di Benjamin Netanyahu e le aziende di difesa israeliane da parte di una nutrita schiera d’opinione pubblica occidentale, Tel Aviv ha venduto più armi nel 2024 che in qualsiasi altro anno. Nel 2024, infatti, le esportazioni di difesa israeliane hanno raggiunto la cifra record di 14,8 miliardi di dollari, superando il precedente massimo di 13 miliardi di dollari del 2023.

Se l’Europa è il più grande mercato geografico per i sistemi militari israeliani (il 54% della torta), l’India rappresenta il prossimo Eden per le aziende della Difesa di Tel Aviv. Non solo il prossimo Eden, ma anche l’attuale giardino dorato visto che il gigante asiatico acquisterà altri droni Heron israeliani dopo averli già utilizzati (con successo) nell’Operazione Sindoor contro il Pakistan, e che saranno dotati di missili anticarro Spike, anch’essi realizzati in Israele.

Un rapporto intenso

Tra il 2020 e il 2024 l’India è stata la principale destinazione delle armi israeliane, rappresentando fino al 34%, ovvero quasi un terzo, di tutte le esportazioni della Difesa di Tel Aviv, davanti agli Stati Uniti con il 13%.

Israele non si limita però a esportare sistemi d’arma in India. I due Paesi stanno infatti anche collaborando allo sviluppo di diversi sistemi d’arma che saranno essenziali ai fini del rafforzamento dell’arsenale militare di Delhi da qui ai prossimi anni.

Israele, inoltre, fornisce molti componenti essenziali per il Tejas LCA, il jet da combattimento progettato e realizzato internamente dall’India. Per la variante Tejas Mk1, le aziende israeliane hanno fornito il radar multimodale EL/M-2032 (Elta Systems), il Litening Targeting Pod (Rafael), il missile Derby BVR e il Python-5 AAM (Rafael).

E ancora, nel 2018 la Israel Aerospace Industries (IAI) si è aggiudicata un contratto da oltre 700 milioni di dollari con l’indiana BEL per la fornitura della versione navale del Barak-8 per sette navi da guerra. Nel frattempo una joint venture tra la locale Kalyani Strategic Systems Ltd (KSSL) e l’israeliana Rafael Advanced Defense Systems (Rafael) sta producendo in India i missili guidati anticarro Spike (ATGM).

La stessa Rafael e la Larsen & Toubro (L&T) hanno quindi firmato un accordo nel febbraio 2025 per offrire il Trophy Active Protection System (APS) alle piattaforme indiane, mentre un’altra joint venture, tra l’indiana Adani Defence and Aerospace e l’israeliana Elbit Systems, sta producendo i droni Hermes 900 a media altitudine e lunga autonomia (MALE) a Hyderabad. La lista delle collaborazioni potrebbe continuare ancora a lungo.

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