Sembra di sentire il venditore
ambulante che promuove la propria merce e invece è la voce starnazzante della
fascista Meloni che usa, l’abbiamo già detto, la statistica quando le conviene,
in questo caso non la smette di vantarsi del rating (la valutazione) dell’agenzia
Fitch, e insieme a Giorgetti e compagnia nera non la smettono di darsi pacche
sulle spalle, a farsi i complimenti per la “promozione”. Ma quale promozione? Ancora
una volta ci tocca smontare la propaganda… fatta di frasi che coprono tutt’altra
realtà!
Innanzi tutto, bisogna guardare a
cosa significa effettivamente per quelli dell’agenzia Fitch il rating BBB+ con
outlook stabile che è stato attribuito all’Italia. Nella precedente valutazione
di Fitch - del 2021! - il rating era BBB con outlook negativo e cioè rifletteva
“il livello estremamente alto del debito delle amministrazioni pubbliche
e l'assenza di aggiustamento strutturale”. E cosa sarebbe cambiato, visto che
il debito è sempre estremamente alto (siamo a oltre 3mila miliardi secondo
i dati di luglio 2025, ed è in continuo aumento, mentre nel 2021 era di 2.678,4
miliardi di euro), mentre per quanto riguarda il cosiddetto aggiustamento
strutturale, Fitch dice che il governo prende impegni per il futuro e lascia di
fatto tutto nell’incertezza, ma dice tante altre cose di cui non ci occupiamo
in questo momento. E a cosa serve questo “risultato positivo”? A spingere chi
ha soldi da investire a comprare titoli di stato italiani perché un po’ più “sicuri”,
facendo aumentare così ancora di più il debito pubblico!
Ma la Meloni parla di “risultati concreti”, “non sono slogan”, e la “promozione” sarebbe “la conferma
che il percorso del nostro governo è quello giusto. Conti in ordine, responsabilità nelle scelte di bilancio, l’economia che si rafforza grazie all’aumento dell’occupazione…”.Su tutte queste “meraviglie”, sui
“conti in regola” e sull’occupazione, abbiamo scritto nei giorni scorsi sul
blog, ma la cosa più seria, che continua ad incidere sulla vita di milioni di
proletari e masse popolari è su quali dati si basa Fitch? Ma questo vale anche
per le altre agenzie di rating di cui la Meloni, quando era all’opposizione diceva
peste e corna!
Il primo e più importante dato è
quello dell’avanzo primario! E cioè, come continuiamo a ripetere, lo
Stato incassa tra tasse, imposte, profitti ecc. più di quanto non spende: per
scuole, sanità, servizi… sull’aumento delle tasse infatti “Fitch prevede che il
deficit italiano cali al 3,1% nel 2025 ‘a dimostrazione della solida performance del gettito fiscale’”. (il
fatto quotidiano).
E poi possiamo elencare, citando
ancora il Fatto, perché Fitch ha “migliorato” il suo rating: “tagli,
imposti da un Patto di stabilità da 13 miliardi di salasso annuo per il
Paese; moderazione salariale, messa nero su bianco da Giorgetti nel
suo primo Def di aprile 2023; privatizzazioni, con cessioni di
pezzi di Paese come rete unica tlc, fette di Eni, Enilive, Plenitude, inerzia di
fronte a una società di Stato azera che rileva la società energetica IP;
cessioni di pezzi di banche, come Mps, a cordate finanziarie che
pensano solo ai fatti loro, con il paradosso di far finire altre banche, come
Bpm, in mani estere; unici soldi veri messi in circolo per le lobby
belliche estere.” E “Quando si fa tutto questo, il bacio in fronte
dell’agenzia di rating di turno è assicurato.”
Tutto questo, e altro ancora, significa
che il governo procede secondo la norma del sistema capitalista imperialista
con tutte le sue conseguenze di costante impoverimento delle masse,
arricchimento senza limiti dei padroni, economia di guerra...
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