Due condizioni che continuano nella complicità del governo Meloni nel genocidio e nella deportazione da Gaza; due condizioni che non potranno avvenire, la prima per la responsabilità criminale di Israele che usa gli ostaggi come giustificazione dei suoi attacchi, ma non gliene può fregar di meno delle loro vite; la seconda perchè la resistenza palestinese resiste, nonostante i bombardamenti, gli assassini, le distruzioni di palazzi, case, ospedali e sta portando colpi alla soldataglia israeliana.
Quindi, nessun riconoscimento dall'Italia dello Stato della Palestina. Non c'è alcun cambiamento rispetto al sostegno ad Israele e al servilismo verso Trump della Meloni
Non c'è altra strada che continuare, estendere le mobilitazioni, che diventino sempre più di massa e combattive (come il 22 settembre ha mostrato necessario e possibile), mobilitazioni che attacchino il governo, il parlamento; così come devono estendersi le posizioni controcorrente pro Palestina delle Istituzioni locali. Devono diventare delle pietre che colpiscano il governo e i suoi luridi esponenti.

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