lunedì 20 marzo 2023

pc 20 marzo - Il governo fascio-imperialista Meloni ha coinvolto direttamente l'Italia nella guerra in Ucraina: a Sabaudia si addestrano i soldati ucraini.


Il governo Meloni sceglie la belligeranza attiva

lantidiplomatico

“Dall’inizio del mese una ventina di militari ucraini sono ospiti della caserma Santa Barbara di Sabaudia (Latina), sede del Comando artiglieria contraerei dell’Esercito, per l’addestramento all’uso del sistema missilistico terra-aria Samp-T”. A darne notizia il Fatto Quotidiano in un articolo a firma di Alessandro Mantovani pubblicato il 19 marzo.

La conferma della veridicità della notizia arriva dall’Ansa che parla di riscontri sulla base di fonti qualificate (Una quota di circa una ventina di militari ucraini ha concluso una fase di addestramento in Italia, confermano all'ANSA fonti qualificate. Il Fatto oggi ha riportato che l'attività di formazione si sarebbe svolta a Sabaudia (Latina) presso il Comando artiglieria dell'Esercito e

avrebbe riguardato il sistema missilistico Samp-T, che l'Italia, insieme alla Francia, si è impegnata a fornire a Kiev per difendere le città dagli attacchi aerei russi).

Si spiegherebbe così dunque anche l’ annuncio di lavoro circolato sulle chat di professionisti del settore riguardante 14 persone da impiegare per circa un mese, da metà marzo a metà aprile rivolto a interpreti dall'italiano all'ucraino con urgenza per un “training militare” da effettuare in Lazio e Toscana tra marzo e aprile- di cui aveva dato menzione Wired nei giorni scorsi. Il cliente era appunto un “ente statale”, che per reperire gli interpreti ha fatto ricorso anche ad agenzie.

Il SAMP/T, di cui con una nota la Difesa aveva annunciato la consegna alle forze ucraine in primavera, è il primo sistema anti-missile europeo di fabbricazione italo-francese che nei proclami dei rispettivi governi dovrebbe consentire all’Ucraina di difendersi dagli attacchi dei droni, missili e aerei russi, proteggendo una parte cospicua del territorio ucraino. Usando le parole del Generale Tricarico è “un sistema molto preciso, ottimizzato non soltanto per i velivoli, ma anche per i missili che viaggiano a velocità molto superiori a quella del suono e che manovrano nelle ultime fasi dell’attacco. La sua operatività sul territorio ucraino rappresenta sicuramente un irrobustimento del loro sistema di difesa”.

Ovviamente essendo un sistema altamente tecnologico, per il suo utilizzo necessita dell’impiego di personale militare qualificato che va appunto addestrato.

Ricordiamo che all'inizio di febbraio il generale Nikolai Oleshuk, comandante dell'Aeronautica ucraina, aveva annunciare l'invio all'estero di specialisti della forza armata per l'addestramento sul Samp-T. Il generale nell'occasione aveva ringraziato gli esecutivi di Italia e Francia per essersi offerti di fornire il sistema - prodotto in consorzio da Roma e Parigi auspicando che gli specialisti potessero “tornare in primavera in Ucraina non a mani vuote ma con conoscenze, abilità e lo stesso Samp-T”.

Ufficialmente dal governo italiano, nel momento in cui scriviamo ancora non è pervenuta nessuna conferma o informazione aggiuntiva in merito alla notizia svelata da Il Fatto.

Di certo l’Italia tra forniture di armi reiterate, e ora finanche l’addestramento di truppe ucraine nel territorio nazionale , è più addentro al conflitto “russo-ucraino” di quanto voglia lasciare intendere .

Lo confermano anche le dichiarazioni del ministro della guerra, Crosetto sul corriere della sera 3 febbraio 2023:

Tra i contributi italiani Crosetto ha parlato anche dell’addestramento delle forze ucraine «sul territorio nazionale». E a precisa domanda, se cioè questo compito venisse svolto solo nelle basi Nato, ha risposto con un laconico «in Italia». L’addestramento «in Italia» era già iniziato ai tempi del governo Draghi. Ma è la prima volta che viene formalizzato in una sede parlamentare. Questa decisione è confermata da fonti qualificate della Difesa: «Quando si forniscono sistemi d’arma sofisticati è necessario istruire chi dovrà usarli». È un passaggio che per un verso ribadisce il salto di qualità del conflitto, ma soprattutto — lo riconosce un importante esponente dell’opposizione — fa capire come «l’Italia sia nel gruppo di testa dell’alleanza occidentale a sostegno di Zelensky».

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