Appunti sparsi per la lotta al nuovo governo dei padroni sul fronte antimperialista.
Il sovranismo, il fascio-imperialismo di Salvini aveva ribaltato le alleanze. La borghesia imperialista italiana ritorna a riposizionarsi su atlantismo ed europeismo, Usa (l'arresto della spia russa a Napoli è un regalo a Trump), Russia, Cina, Libia e più profitti e più politiche (con la cooperazione europea/riforma del Regolamento di Dublino) sui rimpatri e sui respingimenti in/dall' Africa
E poi c'è il ruolo dell'ingannapopolo Di Maio, un neofita nelle mani dei "tecnici"-consiglieri, indispensabile nel "lavoro di squadra" nel fare passare le scelte del ministro PD alla Difesa Guerini (ex presidente del Copasir, organismo parlamentare di controllo dei servizi segreti): più spese militari e poi ci sono in ballo gli F-35 (Cameri) e l'adesione italiana al progetto britannico "Tempest" per la costruzione di nuovi caccia, alternativo (almeno per ora) a quello franco-tedesco. Con l'italiana Leonardo in prima fila.
"La politica estera, che sarà una componente essenziale dell’azione di questo Governo, avrà come obiettivo prioritario l’interesse nazionale in Europa e nel mondo".
Di Maio intende dedicare "attenzione prioritaria alle sfide e alle urgenze più immediate, come il Mediterraneo allargato, l’Africa e la questione migratoria, sulla quale intendiamo lavorare per una maggiore responsabilizzazione dell’Europa e un superamento del regolamento di Dublino".
"L’Africa in particolare non può essere più vista solo come motivo di preoccupazione, bensì come opportunità per individuare nuovi partner strategici attraverso i quali incrementare lo sviluppo e la crescita del nostro Paese". "Investimenti nei mercati emergenti, innovazione tecnologica, ricerca scientifica sono volàni importanti per l’internazionalizzazione dell’intero Sistema Paese".
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