Torino, rivolta nel centro di permanenza Arrestato un migrante marocchino dopo una "notte di guerriglia"
Rivolta nel Cpr
(Centro di permanenza per il rimpatrio) di Torino: un poliziotto è stato
ferito alla mano ed è stato medicato in ospedale: trenta giorni la
prognosi. È successo la scorsa notte. Un marocchino è stato arrestato
"Per un po' non voglio sentire parlare di comprensione, integrazione e accoglienza". Comincia così il messaggio che ha postato su Facebook il poliziotto rimasto ferito durante quella che ha definito "una notte di guerriglia passata al Cpr di Torino". "Trenta giorni di prognosi - scrive - una bella frattura scomposta di due falangi con prospettazione di intervento chirurgico, due monconi malamente appesi che improvvisamente vanno in direzione opposta a quella che il tuo cervello vorrebbe fare... e mentre i 'signori' della politica fanno il gioco delle poltrone, facendo a gara a chi di loro si rivela essere il più capriccioso, in questi Centri di Permanenza e Rimpatrio ad ogni turno si sfiora la tragedia e prima o poi - credetemi - qualcuno si farà male sul serio".
"Per un po' non voglio sentire parlare di comprensione, integrazione e accoglienza". Comincia così il messaggio che ha postato su Facebook il poliziotto rimasto ferito durante quella che ha definito "una notte di guerriglia passata al Cpr di Torino". "Trenta giorni di prognosi - scrive - una bella frattura scomposta di due falangi con prospettazione di intervento chirurgico, due monconi malamente appesi che improvvisamente vanno in direzione opposta a quella che il tuo cervello vorrebbe fare... e mentre i 'signori' della politica fanno il gioco delle poltrone, facendo a gara a chi di loro si rivela essere il più capriccioso, in questi Centri di Permanenza e Rimpatrio ad ogni turno si sfiora la tragedia e prima o poi - credetemi - qualcuno si farà male sul serio".
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