Il "reddito di cittadinanza", è un misto di manovra "ingannapopolo" e di politica fascista, persecutoria verso le persone, considerate tout court truffaldine, che quindi devono essere controllate e sanzionate, represse se pensano di usare il Reddito per qualcosa che sia poco diverso dal minimo vitale, di mangiare, curarsi (male).
Il diritto al lavoro, al reddito, diventa al massimo un "diritto" ad una misera assistenza ma sotto controllo".
Il diritto al lavoro, al reddito, diventa al massimo un "diritto" ad una misera assistenza ma sotto controllo".
Emerge chiaramente il carattere demagogico fascista di questo provvedimento, alla faccia delle parole della Cgil di Landini che alla fine, invece di lottare contro, fa finta di non capire e ne avalla la sostanza.
Reddito di cittadinanza, Landini: “Controsenso che una parte vada alle imprese che assumono”
Reddito cittadinanza: Cgil, non si capiscono intenzioni governo
"Per giudicare un provvedimento bisognerebbe capire come vogliono farlo, a cosa serve, a chi è destinato. Il problema è che non capisce cosa il governo voglia fare con il reddito di cittadinanza". A dirlo è il segretario confederale della Cgil Maurizio Landini: "Siamo tutti d'accordo sul mettere in campo uno strumento che permetta di combattere la povertà. C'era già il Reddito di inclusione, che poteva essere esteso. Ma la vera precarietà, la povertà, si combattono creando lavoro, e per farlo bisogna partire dagli investimenti".
da rassegna sindacale
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