L’Italia è in AVANZO PRIMARIO da 27 ANNI, titolava infatti
tempo fa un quotidiano. Cioè da circa 30 anni lo Stato, anno dopo anno, ha
incassato più di quanto ha speso!
Nello specifico per il 2018, come si vede dalla tabella
allegata, dopo aver pagato gli
interessi sul debito per 64 miliardi
circa ai ricchi che investono nella finanza, allo Stato rimangono ancora oltre 30 miliardi!
Gli ingannapopolo non dicono affatto che in questi 30 anni c’è
stato un travaso di ricchezza, anno dopo anno, dalle masse ai padroni: siamo
passati dai 9 miliardi del 1980 ai 64 dell’anno
scorso!
“IL
CUMULO DEGLI INTERESSI PAGATI TRA 1980 e 2018 AMMONTA A QUASI 4.000 MILIARDI!!!”
Mentre l’AVANZO
PRIMARIO “DAL 1992 AL 2018 IL
SALDO PRIMARIO CUMULATO – ATTUALIZZATO AL 2018 IN BASE ALL’INDICE DEI PREZZI AL
CONSUMO – E’ DI BEN 1.043 MILIARDI DI EURO: IL 60% DEL PIL.”
Lo Stato incassa da
imposte e tasse e spende invece sempre meno per i bisogni e le masse
popolari, dalle scuole, agli ospedali, alla spazzatura, alle strade, alla
prevenzione per la sicurezza nei posti di lavoro e nei territori delle calamità
“naturali”, ecc. ecc.
Tutto il chiacchiericcio del governo sui “decimali”, i soldi
che mancano, la battaglia contro l’Europa e addirittura la necessità di nuove
tasse che le masse popolari dovranno pagare, nasconde quindi i veri “conti
pubblici”.
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