Nonostante l'evidente
arbitrarietà di questi arresti, effettuati durante una "caccia all'uomo"
per le vie di Briancon alcune ore dopo l'arrivo del corteo in città, la
procura sembra voler mantenere un atteggiamento intransigente, tanto
che la prima udienza del processo è stata fissata per il 31 di
maggio, a più di un mese dal fermo e tenendo in regime di carcere preventivo i tre accusati mentre il gruppetto neo-fascista continua sporadicamente a “pattugliare” il confine senza che ciò ponga problemi di sorta alle autorità francesi.
maggio, a più di un mese dal fermo e tenendo in regime di carcere preventivo i tre accusati mentre il gruppetto neo-fascista continua sporadicamente a “pattugliare” il confine senza che ciò ponga problemi di sorta alle autorità francesi.
Anche il reato
che viene loro contestato, favoreggiamento dell'immigrazione clandestina
in concorso (en bande organisée) per il quale si rischiano pene fino a 10 anni di prigione e 750.000 euro di ammenda,
rivela la volontà di dare una "punizione esemplare" a chi
collettivamente e alla luce del sole ha messo in discussione il
disciplinamento imposto dalle frontiere.
Paragonare i tre arrestati di Briancon a dei passeurs
che trafficano sulle vite dei/delle migranti è il tentativo di mettere a
tacere la solidarietà e l'autorganizzazione dei passaggi della
frontiere che da mesi gli abitanti francesi e italiani che vivono nei
pressi dei valichi alpini stanno portando avanti dando aiuto materiale a
coloro che vogliono attraversarli. A ciò si unisce la necessità delle
istituzioni francesi di mantenere il pugno di ferro perché, proprio in
concomitanza con la marcia da Claviere a Briancon, è stata votata
oltralpe una nuova e maggiormente restrittiva legge sull'immigrazione,
la cui tenuta è stata immediatamente messa in crisi dal passaggio del
corteo al Monginevro.
Gli avvocati
francesi che difendono i tre ragazzi, insieme ai loro colleghi italiani e
svizzeri, stanno cercando di mantenere alta l'attenzione sulle sorti
del processo, non arrendendosi ad aspettare inermi il 31 maggio.
Giovedì 3 maggio si terrà a Gap il riesame per Eleonora, Theo e Bastien. Le autorità giudiziarie però hanno negato ai tre il trasferimento da Marsiglia,
impedendogli quindi di poter presenziare in aula al loro riesame. Una
palese violazione del diritto di difesa, che, tuttavia va a confermare
il timore della procura francese verso le espressioni di solidarietà
che si stanno moltiplicando in Italia, in Svizzera e in Francia nei
confronti dei tre accusati. Una paura che era già stata dimostrata nella
scelta di trasferire Theo e Bastien per evitare presidi pubblici sotto
il carcere di Gap.
Il processo a
cui Eleonora, Theo e Bastien verranno sottoposti sarà il primo in Europa
che vede accusati dei cittadini comunitari di avere attraversato,
pubblicamente e in un corteo, una frontiera insieme a tante e tanti
migranti. Per questo, tocca a noi rimanere al loro fianco, non solo
esprimendo la maggiore solidarietà possibile, ma anche rivedicando come
nostre le loro stesse accuse: se la solidarietà è un reato, a Monginevro
c'ero anch'io!
Il 3 maggio
si terrà il riesame senza gli imputati, in un'aula vuota, ma fuori
moltiplicheremo i presidi e le azioni di solidarietà. Del resto, siamo
una "bande organisée"!
#SolidaritéSansFrontières #OnEstToutesDeLaBandeOrganisée
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Per scrivere telegrammi e lettere ai tre ragazzi arrestati, riportiamo sotto gli indirizzi:
Theo Buckmaster, n° d'ecrou 188398
Bastien Stauffer, n° d'ecrou 188399
Eleonora Laterza, n° d'ecrou 188381
Centre pénitentiaire de Marseille-Baumettes, 239 Chemin de Morgiou, 13009 Marseille.
-----------------------------Per sostenere economicamente Eleonora, Theo e Bastien, ecco l'IBAN su cui versare donazioni:
IT56H0760105138211776611787 intestato a Lucia Costa.
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