25.04.18 sotto il carcere di Castrogno, a Teramo |
Un presidio antifascista si è svolto ieri, 25 aprile a Teramo, sotto il carcere di Castrogno. Una trentina di militanti antifascisti, provenienti anche da altre regioni, hanno portato la loro solidarietà a Paska, il compagno anarchico Pierloreto Fallanca, accusato di tentato omicidio per l'attentato del 1 gennaio 2017 alla libreria di Casapound "Il Bargello" di Firenze, dove rimase ferito un poliziotto artificiere.
Paska, ma anche altri proletari prigionieri, hanno accolto con saluti, bandiere,
grida e battiture la presenza delle compagne e dei compagni fuori, che hanno dedicato a lui, a tutti i militanti antifascisti e ai proletari detenuti nelle carceri dell'imperialismo questa giornata.
grida e battiture la presenza delle compagne e dei compagni fuori, che hanno dedicato a lui, a tutti i militanti antifascisti e ai proletari detenuti nelle carceri dell'imperialismo questa giornata.
Oltre agli slogans e alla musica sono stati fatti alcuni interventi, sul significato di questa giornata, cercando di ritessere la tela di una rivoluzione incompiuta che tutti i proletari, dentro e fuori dal carcere, sono chiamati a riprendere nelle proprie mani. Il fascismo garantisce il potere e la ricchezza di pochi alimentando la guerra tra poveri e utilizzando il carcere come discarica sociale, la guerra come soluzione finale. Il fascismo è l'altra faccia di questa democrazia borghese, che ha disarmato e perseguitato i partigiani di ieri come quelli di oggi, per continuare ad assicurare i profitti per i padroni, la miseria, lo sfruttamento, la schiavitù e la guerra per la classe proletaria. "la società borghese si abbatte e non si cambia", questo il succo dei numerosi interventi e slogans scanditi al microfono. Al termine del presidio una compagna di "pagine contro la tortura" ha ricordato l'appuntamento per un presidio nazionale a L'Aquila per il 4 maggio, in occasione del processo a una prigioniera rivoluzionaria (Nadia Lioce), che con la sua protesta ha riportato l'attenzione sul regime di tortura del 41 bis.
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