Il tribunale di Gap dispone il trasferimento in carcere dei 3 compagni arrestati domenica a Briancon dopo la manifestazione al confine tra Italia e Francia.
È
arrivata nel pomeriggio la decisione del tribunale della cittadina
francese di Gap in merito alla detenzione di Eleonora e dei due compagni
svizzeri Théo e Bastien, arrestati in seguito alla manifestazione di domenica
al confine italo-francese con l’accusa – grave e tutta politica - di
“favoreggiamento dell'immigrazione clandestina in concorso”. I tre
compagni hanno rifiutato il processo per direttissima che era stato
richiesto dal Procuratore, perciò il tribunale era chiamato a esprimersi
solo sul trattenerli in carcere, liberarli o concedere una misura
alternativa in attesa del processo.
Il
giudice ha disposto il trasferimento in carcere per Eleonora, Théo e
Bastien: Eleonora nel carcere femminile di Marsiglia, i due compagni
svizzeri in quello di Gap. La prima udienza del processo che li vedrà
coinvolti è stata fissata per il 31 maggio prossimo alle 8.30 del
mattino a Gap. I tre saranno quindi incarcerati in maniera del tutto
preventiva e discrezionale in attesa del processo, anche se l’avvocato
che li difende ha già annunciato che farà subito richiesta di
scarcerazione.
L’inconsistenza del
castello di accuse imbastito dalla gendarmerie francese come ritorsione
per la magra figura collezionata domenica si era già palesata nei
confronti degli altri 3 italiani fermati a Briancon, per i quali il
fermo non è stato convalidato e che già ieri sera sono stati rimessi in
libertà perché i fatti di cui erano accusati non sussistevano. Dietro la
formula di “favoreggiamento dell'immigrazione clandestina in concorso”
che grava ora sulle spalle di Eleonora, Théo e Bastien non vi è altro
che l’accusa esplicita di aver esercitato una solidarietà collettiva, in
una giornata in cui tanti e tante hanno riconosciuto che violare quel
confine e la sua violenza quotidiana era la cosa giusta da fare e che
quella convinzione l’hanno messa in pratica assieme.
Nei prossimi giorni sarà importante mobilitarsi contro queste accuse, per la liberazione immediata di tutte e tutti.
ELEONORA, THEO E BASTIEN LIBERI SUBITO!
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