di Varavara Rao *
Gli assassinii di Mohammad Akhlaq, del Prof. M M. Kalburgi e di Yakub Memon rappresentano il simbolo della situazione che prevale nel paese sotto il governo BJP/Modi. Akhlaq è stato pestato a sangue in settembre nella sua casa di Dadri da un banda di assassini istigati, mobilitati e diretti da un gruppo di seguaci di Sanghi, dopo aver pretestuosamente diffuso la voce che mangiava carne bovina.
Il prof. Kulbargi è stato ucciso a colpi d'arma da fuoco da fascisti Hindutva non identificati per la sua ostinata e intransigente opposizione alle loro manovre in Karnataka. Memon è stato impiccato in luglio nel carcere di Nagpur, dopo essere stato condannato per le esplosioni del 1993 a Mumbai, in
quella che è stata una farsa di processo.
Per gli auto-proclamati guardiani della '"Hindu Rashtra", mangiare ciò che si preferisce è anti-nazionale, dare voce al dissenso è anti-nazionale, perfino essere fratello di un musulmano che viene accusato di presunte attività anti-nazionali è di per sé anti-nazionale - "crimini" punibili con la morte per i fascisti Manuva-Hindutva.
Che l'esecuzione venga materialmente eseguita in forma legale per man dello Stato o da una delle numerose bande di assassini sobillate dall'RSS non cambia molto per chi la subisce.
Questi assassinii (come già quelli di Govind Phansade e Narendra Dabholkar) sono solo alcuni dei casi più eclatanti in quella che è diventata un'incessante raffica di attacchi attuati in molte forme dai fascisti Hindutva in tutto il paese.
Soprattutto, da quando il governo del BJP è salito al potere questi attacchi si verificano quasi ogni giorno. Qualcuno li definisce come episodi di "intolleranza", ma in realtà questi fanno parte di un attacco a 360° delle forze fasciste braminiche indù contro il popolo che lo colpiscono in tutti gli aspetti della vita.
Questi attacchi sono al stesso tempi ideologici, politici, sociali, religiosi, etnici, economici, culturali, giudiziari e ambientali - attuati con mezzi violenti e non violenti, legali e illegali, costituzionali ed incostituzionali.
Hanno per bersaglio ogni tipo di dissenso e disobbedienza, in particolare le organizzazioni e gli individui che lottano - rivoluzionari, democratici, laici e patriottici – ma anche musulmani e cristiani, Dalit e Adivasi, donne e persone degli altri generi oppressi, nazionalità oppresse e perfino settori dell'opposizione parlamentare.
Di fatto, chiunque si rifiuti di allinearsi all’agenda Hindutva o si opponga ai loro diktat fascisti è un potenziale bersaglio. In effetti, in un momento come questo, mentre l'assalto dei fascisti Hindutva diventa sempre più evidente in tutte le sfere della società e dello Stato, non si può criticare che si chieda se parte del nostro popolo sia già adeguata a vivere all'ombra di un vero "Hindu Rashtra" [nazione indù,ndt].
Pur con le sue specificità, il fascismo indù ha molte caratteristiche in comune con i fascismi emersi nei paesi capitalisti nel periodo di crisi economica, sociale e politica degli anni '30, durante la Grande Depressione e nell'intervallo tra le due guerre mondiali imperialiste.
Come il fascismo italiano e il nazismo tedesco, anche l'Hindutva è un fenomeno dell'epoca dell'imperialismo e della rivoluzione proletaria, che si impone come nei paesi capitalisti imperialisti i partiti di destra o fascisti, le istituzioni, organizzazioni e bande armate, con o senza la copertura democratica parlamentare. Il fascismo emerse quando il capitalismo, nella sua fase suprema, entrò in un periodo di crisi generale e, con la vittoria della rivoluzione bolscevica, il socialismo si mostrò come una vera alternativa agli occhi ai popoli de mondo. Allora, il compito dei movimenti fascisti italiano, tedesco, giapponese e altri era di affrontare questa minaccia mortale per le classi imperialiste dominanti dei rispettivi paesi. Era l'offensiva politica della borghesia contro il proletariato per uscire dalle gravi crisi economica e politica. Perseguiva una politica interna di terrore e dittatura aperta e una politica estera di aggressione e guerre.
A livello nazionale, i principali nemici dei fascisti erano il movimento operaio e le organizzazioni delle masse lavoratrici, i partiti e le organizzazioni rivoluzionarie proletarie e delle altre classi democratiche, le minoranze nazionali, i migranti, mentre a livello internazionale il suo bersaglio principale era il campo socialista guidato dall'Unione Sovietica insieme ai movimenti di liberazione nazionale delle colonie e semi-colonie.
In tutto il mondo le classi imperialiste scatenarono guerre controrivoluzionarie contro le forze comuniste e democratiche fino a quando le guerre di liberazione rivoluzionarie e nazionali li consegnarono alle loro bare.
Ma l’Hindutva – variante del fascismo "Made in India" - non solo è sfuggita al destino dei fascismi europei e giapponesi suoi contemporanei, ma ha addirittura prosperato negli ultimi cento anni della sua esistenza. L’Hindutva fonde elementi del feudalesimo di casta indiano (come l’ideologia reazionaria braminica, con la sua radicata nozione di superiorità innata, ecc.) con moderni concetti borghesi (come quello di nazione, la teoria della razza ariana degli accademici colonialisti-orientalisti e la loro riscrittura della storia indiana, ecc.) che si adattano agli interessi delle classi dominanti compradore indiane e delle loro istituzioni e forze sociali obsolete.
Essa falsifica la storia per inventare un passato glorioso della "nazione indù", trascurando il fatto che prima della conquista britannica del subcontinente non esistevano né una comunità religiosa di nome "indù" né una nazione di nome "india".
L’invenzione dei primi propugnatori dell'Hindutva è l'utopia reazionaria neo-braminica della "Hindu Rashtra", che i fascisti Hindutva proiettano all’indietro come passato "glorioso" del paese e rappresentano come l'ideale di un glorioso futuro per il paese.
Cercano di imporre questa ideologia fascista agli indù come ai non-indù e a tutte le comunità, settori e classi sociali che non condividono la loro concezione della società e della storia.
Se mentre musulmani e cristiani sono visti come alieni da assimilare, allineare o sopprimere, sikh, buddisti, dalit e adivasi sono inclusi nella "nazione indù", anche contro la loro volontà. L'ideologia, la cultura e i valori gerarchici, egemonici e sciovinisti dell'Hindutva vengono imposti a questi ultimi, sopprimendo, controllando o cooptando le loro diverse culture, lingue, credenze e costumi.
Questa ideologia fascista dell’Hindutva si riflette anche nella struttura delle organizzazioni fasciste indù. RSS, Mahasabha indù, ecc., costituitisi nei primi anni '20, sono estremamente autoritari e non ammettono disaccordi con i capi.
Nell’RSS un ordine del Sarsanghchalak è l'ultima parola ed è accettato senza discussioni. Fin dall'inizio, le forze Hindutva hanno goduto del sostegno e patrocinio dei grandi proprietari terrieri e della grande borghesia compradora, dato che la loro ideologia reazionaria e la struttura organizzativa autoritaria erano strumenti utili ai loro interessi economici e politici.
Erano anche al servizio dei governi coloniali britannici, invitando il popolo a lottare per la "rigenerazione nazionale" mentre tutte le forze anticoloniali, democratiche e patriottiche si impegnavano nella lotta per l'indipendenza. Savarkar glorificava il colonialismo scrivendo: "grande è la gloria dell'impero britannico"(VD Savarkar, Hindutva, p.85), Golwalkar esprimeva il suo disprezzo per l'indipendenza nazionale definendola "quel fascio casuale di diritti politici "(MS Golwalkar, We or Our Nationhood Defined, p.7).
Fedeli alla lora natura compradora, i fascisti Hindutva ancora oggi commemorano come eroi collaborazionisti e traditori come Savarkar mentre denigrano nazionalisti e patrioti autentici come Tipu Sultan.
Le forze Hindutva-fasciste sostengono la conciliazione tra classi antagoniste per impedire lo sviluppo tra i lavoratori della coscienza di classe e l'intensificazione della lotta di classe organizzata.
Ad esempio, nel 1948 l'RSS scriveva al primo ministro Nehru, "quella del Rashtriya Swayamsevak Sangh è l'unica via per affrontare la sfida del comunismo e la sua è l'unica ideologia che può armonizzare e integrare gli interessi dei diversi gruppi e classi e così riuscire a evitare ogni guerra di classe "(Lettera del portavoce dell'RSS al primo ministro Nehru, pubblicata su Organizer, 23 ottobre 1948). Ci si avvale della tradizionale adattabilità dell'induismo al mutamento sociale, mantenendo, proteggendo e rafforzando tutti i suoi aspetti reazionari al servizio delle classi dominanti - siano essi quelle del dominio coloniale o l'élite dirigente indiana sottomessa all'imperialismo che ne ha preso loro posto.
Rafforzano la dittatura congiunta di grandi proprietari terrieri, grandi capitalisti compradori, a scapito delle classi democratiche, scatenando lo sciovinismo fondamentalista e nazionale, perseguitando le minoranze religiose e opprimendo le altre minoranze, i dalit, gli adivasi e le donne.
Dal punto di vista ideologico, la visione del mondo hindutva, metafisica, idealista e soggettiva, nemico giurato duro di ogni forma di approccio scientifico, materialista, razionale, oggettivo e dialettico per capire e cambiare il mondo - soprattutto dell'approccio marxista del socialismo scientifico e del materialismo storico e dialettico.
Indottrinamento ideologico-politico, demagogia sociale, sciovinismo nazionale e religioso, propaganda goebbelsiana, cooptazione e corruzione: tutti i mezzi, leciti e illeciti, sono armi del loro arsenale per conquistare una parte delle grandi masse e terrorizzare gli altri.
Approfittano della creduloneria, arretratezza, ignoranza, delle contraddizioni tra le grandi masse, nonché degli aspetti reazionari della cultura popolare e dei valori sociali radicati nel sistema semi-feudale semi-coloniale del paese, usano costantemente menzogne, inganni, ipocrisia e sotterfugi per manipolare l'opinione pubblica e per ingannare, confondere e dividere le masse - spesso facendo il contrario di ciò che dicono e dicendo l’opposto di ciò che fanno. Usano le invenzioni della scienza e della tecnologia moderna per sottomettere le masse e raggiungere i loro obiettivi sociali, economici, politici e culturali reazionari.
Il fascismo Hindutva si è adattato alle mutevoli condizioni e ha utilizzato tutte le forme disponibili per diffondere i suoi disonesti, ingannevoli e sanguinari tentacoli. Contrariamente alla sua ideologia e ai suoi obiettivi dichiarati, si è impegnato a usare mezzi non violenti, ha dichiarato di aderire alla Costituzione indiana e si è presentato come una mera organizzazione culturale (come fece l’RSS dopo l'assassinio di Gandhi, per ottenere la revoca della messa al bando) - ma ciò non corrisponde alla loro in pratica. Come i loro precursori nazisti, hanno utilizzato il sistema parlamentare indiano per salire al potere e ottenere i loro scopi.
Dalla formazione del Bharatiya Jana Sangh nel 1951 alla costituzione del primo governo centrale del BJP del 1997, il fascismo Hindutva ha guadagnato terreno in vaste aree del paese, agendo sotto la copertura di una politica parlamentare. Ma come per gli incidenti del Ram Janmabhoomi, del Rath Yatra, la demolizione di Babri Masjid, il susseguente bagno di sangue di musulmani in molte parti del paese, il pogrom in Gujarat e innumerevoli altre atrocità grandi e piccole, usano metodi terroristici extraparlamentari e violenti.
La loro tattica ha ottenuto successi significativi, soprattutto perché l’opposizione parlamentare – tanto del Partiro del Congresso, quanto dei revisionisti PCI e PCI(Marxista) o dei vari partiti regionali - si è dimostrata inefficace nel fermare la marcia del fascismo Hindutva.
In realtà, in questi stessi partiti della classe dominante molti sono simpatizzanti Hindutva palesi o occulti e, con la collaborazione di classe e la loro politica opportunista, hanno contribuito alla crescita del fascismo Hindutva. Dopo le elezioni parlamentari del 2014, il BJP si è affermato come il primo partito, il più forte e il preferito dei grandi capitalisti burocratici compradori e dei latifondisti di tutta l'India, asserviti agli imperialisti, scalzando il Congresso.
Come per tutti i fascismi del passato, l'attuale crescita dell'Hindutva-fascismo è avvenuta nel contesto di un’acuta crisi del sistema capitalista mondiale, iniziata nel 2008 e che ancora non ha mostrato alcun serio segnale di ripresa. Ancora una volta, in tutto il mondo, crescono tendenze fasciste di vario colore.
Anche in India per le classi dominanti indiane il vecchio metodo di governo dell'UPA guidato dal Congresso, è divenuto inadeguato nelle attuali condizioni di crisi. Perciò nelle ultime elezioni è stato catapultato al potere il governo Bjp a guida Modi, per portare avanti in modo più aggressivo e spietato l'agenda delle "riforme" neo-liberiste - con mezzi fascisti se necessario.
Il BJP, con la sua ideologia neofascista Hindutva e un'ampia rete di organizzazioni fasciste che operano in quasi tutti i campi e aree e in tutti i settori sociali, era il più adatto per questo lavoro.
Il passo "lento" delle riforme neo-liberiste e del FMI-Banca Mondiale i ritardi nell’apertura di tutti i settori dell'economia al grande capitale straniero e indiano ha indotto il BJP ei suoi alleati NDA a imporre a tamburo battente una miriade di cambi di politica, con mezzi parlamentari ed extraparlamentari.
Mostrando un nudo totalitarismo, sulla base della maggioranza assoluta nel Lok Sabha, il governo del Modi/BJP impone queste politiche con l'argomento fascista che hanno il mandato popolare per attuare tutti i programmi e le politiche che preferiscono.
È utile notare che anche i fascisti in Italia e i nazisti in Germania ottennero la maggioranza dei seggi alle elezioni parlamentari e utilizzarono questa maggioranza per imporre le loro politiche. Mentre l'economia del paese affonda sempre più nell'abisso della recessione e della crisi, i fascisti Hindutva guidati da Modi prendono misure disperate per soddisfare i loro padroni, gli imperialisti.
Da un parte, grandi capitalisti e latifondisti si riempiono di enormi guadagni finanziari grazie all'introduzione di nuove leggi filo-padronali e riforma della legislazione esistente, tagli fiscali ed esenzioni fiscali, esonero da debiti e ristrutturazione del debito, disinvestimenti, cessioni a basso costo di proprietà statali e molti altri mezzi legali e illegali.
Diverse leggi vigenti relative alla protezione e welfare del popolo, leggi sul lavoro, leggi che riconoscono ai contadini sussidi e compensazioni, leggi su pensioni e previdenza per le classi salariate, leggi relative alla sicurezza sociale, alla salute, all'educazione, ecc. sono definite dal governo vecchie e obsolete cambiate, mentre vecchie leggi coloniali usate per reprimere il popolo sono non solo mantenute, ma addirittura rafforzate da nuovi emendamenti.
Si introducono programmi come quello dello "sviluppo dell’abilità" per formare milioni di disoccupati come manodopera semi specializzata a buon mercato per soddisfare le esigenze dell'economia capitalista globale e dei grandi capitalisti indiani.
Nel porcile del parlamento i partiti di governo e dell'opposizione mettono in scena la recita del dibattito, ma tutte le leggi e le politiche antipopolari alla fine sono approvate con reciproca soddisfazione.
Dall’altra parte, in nome del rigore fiscale e dell'austerità, sono drasticamente ridotte le spese dello Stato per l’agricoltura e la produzione, protezione e sussidi sociali, istruzione, sanità, acqua, case, ecc. I diritti economici e politici conquistati popolo - operai, contadini, lavoratrici, impiegati, braccianti e altri delle classi medie - attraverso lunghe e aspre lotte, sono cancellati passo dopo passo per favorire gli interessi degli imperialisti e delle classi dominanti indiane.
Si introducono una pletora di nuove politiche che hanno effetto su tutti campi: economia, istruzione, salute, ambiente, assistenza sociale ecc. Gli investimenti esteri, che non fanno che stringere il cappio dell'imperialismo, sono presentati dal governo di Modi come la panacea per tutti i problemi economici che affliggono il paese.
Mentre si riempiono la bocca di discorsi sulla "Giustizia ambientale", il governo sta procedendo a rimuovere anche le ultime restrizioni sulle zone ecologicamente sensibili per incentivare gli investimenti stranieri e massimizzare lo sfruttamento delle risorse naturali.
Col rilascio indiscriminato in queste regioni ecologicamente fragili di autorizzazioni per miniere, dighe, autostrade, porti, residenze, stabilimenti industriali e altri progetti e per quasi ogni tipo di attività, si invita apertamente a un inquinamento e devastazione ambientale senza precedenti, per non parlare delle deportazioni su larga scala delle popolazioni. Incapace di affrontare i problemi fondamentali delle masse o di mantenere le grandi promesse pre-elettorali, Modi e i suoi ministri ricorrono a espedienti e alla "gestione della percezione".
Seguendo il modello del massimo propagandista nazista Goebbels, il governo Modi fa ampio uso della stampa, dei media elettronici e digitali per manipolare l'opinione pubblica, ingannare le masse con bugie e truffe e per promuovere l’agenda filo imperialista e pro-Hindutva che si sforza di attuare.
I media sono controllati in modo occulto e aperto per monopolizzare i mezzi di diffusione delle informazioni. Discorsi sullo "sviluppo", "emancipazione" dei poveri e dei dalit, degli Adivasi, delle donne e degli altri "settori più deboli", "Sadbhavana- Shanti-Suraksha", "costruzione della nazione", "interesse nazionale" sono inesorabilmente bombardati in forma goebbelsiana.
Anche le organizzazioni Sangh Parivar utilizzano i mass media per nascondere il vero volto del fascismo Hindutva, per manipolare l'opinione pubblica a favore del loro programma e spacciare illusioni per realtà. L'ipocrisia nelle parole e nella pratica è un segno distintivo dei fascisti Hindutva.
Parallelamente a questo processo c'è la graduale fascistizzazione dello Stato. Ovunque possibile, nella burocrazia come nella magistratura, le forze armate, le carceri o ogni altro settore dello stato il governo del BJP sta installando nei ranghi superiori sostenitori dell’Hindutva. Militari, paramilitari e forze di polizia sono ulteriormente fascistizzate nell'addestramento e in servizio da fascisti Hindutva che usano il potere statale. Sono stati indottrinati dallo pseudo-patriottismo e i concetti preferiti dell’Hindutva, quali unità e integrità del paese, interesse nazionale, guerra al terrore, ecc.
Sono così attratti nel campo Hindutva e ideologicamente preparati a schiacciare senza pietà il popolo e ogni forme di movimento democratico, in nome della difesa del paese e della nazione, della religione e della fede, della civiltà e della cultura, ecc.
Mantenendo la maschera Narendra Modi in evidenza, Sangh cerca di espandere la sua base sociale, introducendo alcuni programmi populisti di assistenza sociale come "Beti Bachao-Beti Padhao", "Jan Dhan Yojana", "Swacch Bharat Abhiyan", ecc.
Come tutte le forze fasciste del passato, il governo di NDA e Sangh Parivar adottano alcune misure populiste, solo per facilitare lo sfruttamento e intensificare la repressione delle masse lavoratrici e dei settori sociali oppressi senza suscitare una resistenza diffusa.
È in corso un nuovo tentativo di zafferanizzazione dell'istruzione attraverso mosse come la riscrittura dei libri di testo scolastici, cambiamenti dei programmi, l'imposizione nelle scuole del sanscrito, dei rituali Yoga e indù e altre misure simili. Il governo Modi ha intensificato le ingerenze negli affari interni delle università e di tutte le altre istituzioni autonome, allo scopo di imporre l'agenda fondamentalista Hindutva. Ciò segue alla politica del precedente governo di accelerare la privatizzazione dell'istruzione.
Si propagandano in modo aggressivo figure storiche del RSS come Savarkar, Shyama Prasad Mukherjee e Deen Dayal Upadhyaya ecc. A loro si intitolano luoghi pubblici come strade, istituzioni pubbliche, ecc., programmi di welfare conformi alla loro ideologia. Misure che rendono ancor più pronunciati nello Stato i pregiudizi a favore dei ricchi, delle caste superiori, degli indù, dei maschi.
In nome della lotta al "terrorismo islamico", lo Stato attacca i musulmani e le loro organizzazioni mentre si fa ancora più minacciosa la discriminazione delle minoranze religiose. Mentre lo Stato lascia mano libera alle bande zafferano, compresi assassini coinvolti nel massacro di musulmani, contro i musulmani processati si comminano condanne severe, ergastoli e condanne a morte.
Molti di questi sono tenuti a lungo in detenzione senza processo. I fascisti Hindutva presentano le minoranze religiose come nemici del popolo per deviare la frustrazione e rabbia crescenti verso sfoghi per loro innocui. Allo stesso modo sono attaccati dalit, adivasi, donne, nazionalità oppresse, razionalisti, atei, democratici, comunisti e perfino l'opposizione parlamentare - chiunque si opponga loro. Chiunque sostenga un'autentica democrazia, l'indipendenza, la sovranità e l'autosufficienza o porti in forma militante le rivendicazioni democratiche fondamentali del popolo è oggetto di violenze brutali, ricorrendo al terrore zafferano e di Stato.
Sono migliaia gli attacchi di questo tipo realizzati nell’ultimo anno e mezzo di governo Modi, e il numero è in aumento. Anche i crescenti episodi di cosiddetta intolleranza avvenuti in tutto il paese sono parte integrante del piano fascista hindutva.
A livello internazionale, il governo BJP e i fascisti Hindutva rivendicano per l'India lo status di "grande potenza" o "superpotenza", collaborando più strettamente con l'imperialismo USA e reclamando a gran voce un ruolo più importante negli affari internazionali.
Nel loro tentativo di trasformare il paese in un forte avamposto regionale degli Stati Uniti e di altre potenze imperialiste, quella si NDA e RSS in sud Asia è una politica raccogliticcia di sciovinismo ed espansionismo da grande potenza .
Lanciano strilli nazionalisti contro Pakistan e Cina e chiedono a gran voce di estendere la lotta al "terrorismo islamico", allineandosi strettamente alla politica estera USA-Israele.
Guidati dai concetti egemonisti dell'Hindu Rashtra e dell'Akhand Bharat, proseguono in modo più aggressivo le politiche espansionistiche dei governi precedenti, interferendo negli affari interni dei paesi vicini come il Nepal senza rispettarne la sovranità, attirando su di sé così l'ira di quei popoli.
L'attacco Hindutva-fascista a tutto campo sta quindi diventando insopportabile non solo per le grandi masse dell'India, ma anche per i popoli dei paesi vicini.
Tuttavia, malgrado le tante similitudini, il fascismo Hindutva non è il nazismo della Germania di Hitler o il fascismo dell'Italia di Mussolini. La base materiale del fascismo Hindutva risiede nelle condizioni sociali del paese e nei rapporti di produzione arretrati.
Questi rapporti di produzione servono principalmente gli interessi del feudalesimo e del capitalismo burocratico compradore, che sono strettamente integrati e dipendenti dal capitale monopolistico imperialista e a questo sono asserviti.
Ne risulta il tipo di fascismo peculiare del nostro paese e di ogni paese semi-coloniale e semi-feudale: il fascismo comprador-feudale.
Di conseguenza, il fascismo Hindutva è necessariamente più debole e più instabile dei corrispettivi nei paesi capitalisti. Come notava Dimitrov, qui non ci può essere occasione di vedere "lo stesso tipo di fascismo che siamo abituati a vedere in Germania, in Italia e in altri paesi capitalisti" (Dimitrov, Settimo Congresso del Comintern, 1935).
Il fascismo compradore-feudale, per sua stessa natura compradora, non è in grado di eguagliare il fascismo dei paesi imperialisti.
Inoltre, nel paese l'oppressiva, discriminante, gerarchica, antiscientifica, anti-popolare e reazionaria ideologia braminica e il marcio sistema Jati-Varna ad essa associato non sono mai rimasti incontrastati. Fin dagli inizi, hanno dovuto affrontare incessanti resistenze ideologiche e politiche e di altro altri tipo, compresa la resistenza violenta delle masse lavoratrici e oppresse. Charvakas, Sankhyas come buddisti dei tempi antichi; Ravidas, Kabir e altri nel Medioevo, Jotiba Phule e Savitribai, Shahuji Maharaj, il Dr. Ambedkar, Periyar e molti altri rappresentanti dei Dalit, degli Adivasi, delle donne e delle forze democratiche rivoluzionarie nell’epoca moderna moderno a loro modo hanno tutti fatto parte di storia ininterrotta di resistenza.
Il popolo del paese, sostenuto dai popoli rivoluzionari e democratici del mondo, si trova oggi nuovamente a resistere al fascismo neo-braminico Hindutva.
Dunque, non è plausibile che stabiliscano l’"Hindu Rashtra" dei loro sogni, che richiederebbe la trasformazione dell'attuale governo semi-fascista (con governo fascista appena velato in alcune regioni del paese quali parti di Dandakaranya, Bihar-Jharkhand, Jammu e Kashmir e Nord-Est) in un potere neo-fascista aperto e completo a livello nazionale.
In effetti, l'attuale e senza precedenti livello di attacco Hindutva-fascista a tutto campo sta incontrando nel paese una vasta resistenza. Le proteste contro il terrore zafferano e la fascistizzazione dello Stato stanno crescono, sono sempre più quelli che si fanno avanti e uniscono la loro voce.
La diffusa indignazione contro l'uccisione del Prof Kulbargi, di Akhlaq e, in misura minore, per l’assassinio legale di Yakub Memon ha fatto crescere il movimento antifascista.
Tempo fa, centinaia di scrittori, artisti, accademici, attori, giornalisti, cineasti e altri esponenti del campo letterario, culturale e accademico hanno restituito riconoscimenti governativi loro attribuiti con una protesta senza precedenti contro gli attacchi e la crescente minaccia del fascismo Hindutva.
La loro opposizione alla persecuzione delle minoranze, all'attacco ai diritti civili e democratici fondamentali quali la libertà di espressione e di dissenso e contro i tentativi di imporre loro controllo e ordini hanno innescato in una vera e propria valanga di proteste.
Ogni giorno si organizzano in tutto il paese tante manifestazioni, dharna, incontri ecc. Anche all’estero i popoli esprimono la loro condanna contro il crescente fascismo Hindutva e si oppongono all’opportunistica copertura da parte dei rispettivi governi dei crimini di Modi e delle bande.
La recente esplosione di rabbia del popolo in lotta per la riserva di Patidar contro odiati simboli dello stato, quali le stazioni di polizia, ha dimostrato che anche regioni come il Gujarat, considerati roccaforti dell'Hindutva, non sono più sicure per loro a causa della crescente frustrazione e rabbia popolare. Il popolo farà sicuramente capire ai fascisti Hindutva che sono solo una piccola minoranza nel paese, che rappresentano le forze obsolete, le classi dominanti reazionarie e i loro sicari.
La stragrande maggioranza del popolo del paese non aderirà alla loro ideologia reazionaria, né accetterà l'imposizione forzata del maggioritarismo indù. Prima o poi, BJP e Sangh Parivar scopriranno che non è piacevole essere i lacchè dell'imperialismo.
Il MIB estende incondizionata solidarietà rivoluzionaria a tutti quanti sono parte di questa lotta comune: le forze rivoluzionarie, democratiche, patriottiche e laiche, i lavoratori e i contadini, le minoranze nazionali e religiose, i Dalit e gli Adivasi, le masse povere e la classe media urbane, la borghesia nazionale, gli studenti , insegnanti e intellettuali, gli accademici, storici, scrittori, artisti, attori, avvocati, giornalisti, medici, scienziati, ricercatori, le donne, LGBT, i diversamente abili, vecchi e giovani e individui persone di ogni strato sociale che si oppongono al potere fascista Hindutva.
Prendendo ispirazione dall'esperienza del proletariato internazionale e delle forze democratiche nella vittoria sul fascismo, chiamiamo tutte le classi, le comunità, i settori e gli strati sfruttati e oppressi a unirsi per diventare una forza poderosa contro il fascismo braminico indù e per portare avanti una lunga lotta per seppellirlo una volta per tutte.
Con la consapevolezza che il fascismo può essere sradicato completamente solo per via rivoluzionaria e non con forme revisioniste, riformiste e parlamentari o attraverso le "vittorie" elettorali sul BJP, il MIB fa appello a tutti perché diano forza alla guerra rivoluzionaria armata in corso guidata da PCI (Maoista) per stabilire una repubblica autenticamente democratica, indipendente, sovrana e autosufficiente che sarà il vero e definitivo cimitero per il fascismo Hindutva.
* (Varavara Roa è un attivista, poeta e scrittore rivoluzionario)
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