"...Il populismo è diventata la veste principale con cui ormai si ricoprono, in misura maggiore o minore, tutte le forze. Il populismo si lega facilmente, quasi spontaneamente/meccanicamente al razzismo ed al nazionalismo. Il populismo è un marchingegno efficace, per quanto alla lunga di scarso respiro ed illusorio per la stessa borghesia, per salvare e glorificare i padroni e gli apparati egemonici e repressivi di dominio e per dirottare l’astio e la rabbia dei lavoratori contro un impersonale, irraggiungibile , immateriale “capitale finanziario europeo ed internazionale”.
In questi decenni, in misura maggiore o minore, sia Forza Italia, che il PD che la stessa Lega Nord sono stati costretti a governare e quindi i lavoratori e le masse popolari hanno potuto assaggiare il gusto amaro delle loro promesse......
Tra le principali forze di potere quella che appare oggi meno immediatamente compromessa è il M5S. Ciò è dovuto, da un lato, al fatto che tale forza non ha ancora potuto esprimere apertamente, da posizioni di governo, il suo volto antioperaio, razzista e para-fascista e, dall’altro, al fatto che tale forza ha fatto, più di ogni altra, del populismo la sua principale bandiera.
Non c’è dubbio che se il M5S andrà al governo sarà velocemente costretto a comportarsi come, e peggio, delle altre forze politiche che al governo sino ad adesso ci sono già state. Tutto questo aumenterà la disillusione delle larghe masse ed il loro distacco dalle principali forze di potere e da quel putridume che ha ancora il coraggio di presentarsi come “sistema rappresentativo”.
Questo dato va però considerato insieme ad un altro dato fondamentale. Oggi sta diventando infatti sempre più un problema per la stessa borghesia la litigiosità settaria, prepotente ed arrogante, delle principali forze di potere ognuna delle quali vorrebbe mettersi stabilmente alla testa di un governo e di un “nuovo sistema di rappresentanza” in grado di portare a fondo, in modo vincente, l’attacco lungo le direttrici di una forma riammodernata di fascismo, dell’abbattimento delle condizioni di vita e di lavoro delle larghe masse operaie e popolari, della rinnovata proiezione imperialista all’estero (Medio Oriente, Africa e Balcani), del posizionamento in vista di una terza guerra mondiale e della distruzione di ogni cultura democratica, razionale, progressiva, proletaria e rivoluzionaria.
La borghesia ha bisogno di stabilità e di una grande concentrazione del potere egemonico, questo vuol dire che nel caso in cui, come è sempre più probabile, nemmeno il M5S o una coalizione con tale partito, possa assicurare perdurante stabilità, allora sarà la stessa borghesia a dover trovare una nuova formula per dare una svolta in proprio favore, alla situazione...."
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