Che, anzi, rimane molto incerto. Bisogna leggere anche tra le righe delle
dichiarazioni che sono tutte di “apertura” e “disponibilità”, in questo senso riportiamo
pezzi dell’articolo del Sole 24 Ore di oggi che sembra più completo rispetto ad
altri soprattutto per le dichiarazioni del viceministro Bellanova: «Non ho oggi la soluzione – ha detto
subito dopo l’incontro il viceministro - e siamo in una fase complicata perché dobbiamo comporre ciò che nessuno ha saputo
comporre fino a ora (non si comprende bene cosa intenda, ndr), e chi
propone ricette facili specula sulla vita delle persone. Noi però a questo
tavolo prendiamo impegni concreti. La clausola
sociale è realtà, ora va realizzata nell'intesa tra le parti». È abbastanza
chiaro: il governo mette soldi ma il futuro rimane molto incerto, appunto. Ma c’è
da dire che non sono tanto sinceri quando parlano di clausola sociale, visto
che già esistono leggi che disciplinano il cambio-appalto.
E ancora, “I margini di manovra con Fistel, Slc e Uilcom non sono molto
ampi, anche considerando il periodo
particolarissimo in cui cade questa vertenza, con tanto di clima elettorale
alle porte.” Che c’entra il clima elettorale, ci si chiede, ma purtroppo c’entra
e non lo nascondono nemmeno loro…
Comunque di tutto questo “Se ne parlerà in sede sindacale, lunedì prossimo, a Unindustria Roma e
poi di nuovo al Mise mercoledì, così
da fare il resoconto della situazione.”
Mentre i sindacalisti non fanno che seguire passivamente ciò che succede ai
tavoli, in attesa dell’ennesimo ammortizzatore.
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