Gli abitanti dei quartieri nord di Montreal, in Canada, sono scesi
in strada per protestare contro la brutalità della polizia.
Un corteo di circa 500 persone ha attraversato le vie della città dopo che la settimana scorsa gli agenti antidroga della Sûreté du Québec, impegnati in una retata, hanno ucciso con un proiettile di gomma Jean-Pierre Bony, un passante di 46 anni, che secondo la Surete sembrava armato di coltello. Bony è morto questo lunedì in ospedale per la ferita riportata. Inoltre, la manifestazione era stata convocata per ricordare anche Fredy Villanueva, un altro ragazzo ammazzato dalla polizia nel 2008 a Montreal, che proprio ieri avrebbe compiuto 26 anni. Il corteo era aperto da uno striscione che ricordava i volti di tutte le vittime della violenza poliziesca.
Al termine del corteo un gruppo di manifestanti, dopo aver creato parecchia confusione tra le forze di polizia locali con false chiamate al pronto intervento, si è mosso verso il commissariato dove lavorano gli agenti responsabili della morte di Jean-Pierre Bony. Lì è esplosa la rabbia dei manifestanti e una decina di macchine della polizia sono state danneggiate e le vetrate della caserma sfondate, mentre anche la sede di una banca è stata presa d'assalto.
Un corteo di circa 500 persone ha attraversato le vie della città dopo che la settimana scorsa gli agenti antidroga della Sûreté du Québec, impegnati in una retata, hanno ucciso con un proiettile di gomma Jean-Pierre Bony, un passante di 46 anni, che secondo la Surete sembrava armato di coltello. Bony è morto questo lunedì in ospedale per la ferita riportata. Inoltre, la manifestazione era stata convocata per ricordare anche Fredy Villanueva, un altro ragazzo ammazzato dalla polizia nel 2008 a Montreal, che proprio ieri avrebbe compiuto 26 anni. Il corteo era aperto da uno striscione che ricordava i volti di tutte le vittime della violenza poliziesca.
Al termine del corteo un gruppo di manifestanti, dopo aver creato parecchia confusione tra le forze di polizia locali con false chiamate al pronto intervento, si è mosso verso il commissariato dove lavorano gli agenti responsabili della morte di Jean-Pierre Bony. Lì è esplosa la rabbia dei manifestanti e una decina di macchine della polizia sono state danneggiate e le vetrate della caserma sfondate, mentre anche la sede di una banca è stata presa d'assalto.
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