mercoledì 13 aprile 2016

pc 13 aprile - Egitto, il regime della dittatura e della tortura - In campo per Giulio Regeni e per isolare il regime assassino, alleato importante dello stato imperialista italiano, amico del governo Renzi, grande affare per i padroni italiani

«In Egitto nel 2015 ci sono stati 1.676 casi di tortura, di cui 500 terminati con la morte del torturato. Nei primi due mesi del 2016 sono già 88 le persone torturate, di cui 8 morti»

renzi-al sisi

Nel luglio del 2015, in un’intervista alla televisione del Qatar Al Jazeera, Matteo Renzi definì il presidente egiziano Abdel Fattah al Sisi “un grande leader” e “l’unica speranza per l’Egitto”. L’ultimo colloquio tra i due di cui si è avuta notizia è avvenuto lo scorso 18 gennaio, quando Renzi e al Sisi si sono parlati al telefono per discutere della crisi libica. In quelle ore, una nota stampa del governo egiziano ha definito i rapporti tra i due paesi “eccellentissimi”. Esattamente una settimana dopo, il ricercatore italiano Giulio Regeni spariva per le strade del Cairo mentre poco lontano centinaia di attivisti venivano arrestati dalla polizia egiziana. 

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