Questo 1° Maggio va oltre la ormai da anni presenza dei sindacati confederali in manifestazioni rituali e in genere partecipate prevalentemente da funzionari sindacali, a cui si univa il concerto di Roma divenuto un appuntamento musicale come tanti altri. Quest'anno i sindacati confederali fanno di più e peggio, organizzano i palchi insieme ai padroni nelle manifestazioni assunte come simbolo: a Bologna, a Treviso e a Perugia.
L'alleanza neocorporativa viene ora sancita anche il 1° Maggio.
Queste manifestazioni vanno denunciate e disertate. I lamenti provenienti da settori della Fiom sono divenuti abbastanza patetici dato che questa del 1° Maggio non è che l'ennesimo passo in avanti di questa alleanza. Padroni e Cgil, Cisl, Uil insieme sono di fatto la base di sostegno al nuovo governo delle “larghe intese”.
Ma naturalmente all'alleanza neocorporativa padroni e sindacati serviva e serve opporre l'unità della classe operaia e dei lavoratori a partire dall'unità del sindacalismo di base.
Senza questa unità manca ai lavoratori un punto di riferimento alternativo sul piano nazionale che non può essere certo riempito solo dalle iniziative di lotta di alcuni settori di operai e lavoratori e meno che mai da una sola sigla sindacale che cerca di fagocitare le altre.
Riproporre, quindi, le parole d'ordini del manifesto nazionale è per noi un impegno e un appello alla classe operaia e ai lavoratori a rendere innanzitutto più forti le componenti classiste e combattive, di cui noi siamo parte e sostanza là dove siamo presenti.
Occorre dire che quest'anno non c'è solo il concerto organizzato dai sindacati confederali, ma a Taranto, per iniziativa di alcuni artisti, cantanti, insieme al Comitato Liberi e pensanti, viene organizzato un concerto alternativo che vuole essere non solo musica, ma anche denuncia, dibattito e lotta in una città e su una vicenda, la questione Ilva e inquinamento, che è divenuta in questi mesi una battaglia importante per tutta la classe operaia e le masse popolari del nostro paese.
Lo Slai cobas per il sindacato di classe è da sempre impegnato all'Ilva come a Taranto per affermare l'unità degli operai e delle masse popolari tarantine nella lotta per difendere lavoro e salute contro padron Riva, i governi e lo Stato dei padroni; e ha sostenuto in seno alla 'Rete nazionale per la sicurezza e la salute sui posti di lavoro e territori' l'iniziativa nazionale di sfida e di proposta il 22 marzo scorso.
Questo concerto alternativo aiuta a mantenere accesi i riflettori su Taranto e l'Ilva. Questa attenzione deve incoraggiare operai e masse popolari di Taranto a scegliere e a intensificare la linea della lotta di classe e della rivolta popolare per vincere all'Ilva come sul territorio – non è questa la linea del Comitato liberi e pensanti che ultimamente diserta cortei e manifestazioni di lotta, non sostiene gli sforzi per ricostruire il sindacato di classe in fabbrica, si offre da sponda a quell'ambientalismo che mette in contrapposizione la fabbrica e la città, gli operai dell'Ilva con i cittadini.
Nocivo è il capitale non la fabbrica! Senza la classe operaia questa battaglia non si può vincere né a Taranto né a livello nazionale.
SLAI COBAS per il sindacato di classe
Coordinamento nazionale
1° Maggio 2013
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