La borghesia italiana solleva polveroni
e crea confusione per nascondere i dati che mostrano chiaramente non
solo che questa società è divisa in classi ma che in essa, come
ripetiamo nel documento “per una analisi comunista del voto”, i
ricchi diventano sempre più ricchi e i poveri sempre più poveri.
I dati pubblicati a fine marzo dal
Ministero delle Finanze sono molto chiari e sono stati riportati da
un articolo che riproduciamo qui sotto.
Nella sostanza esiste in questo paese,
che ha una popolazione complessiva di 59.433.744 (dati al 5 aprile
2013), una piccolissima minoranza di ricchissimi che hanno in mano la
ricchezza di tutto il paese e che se si unissero tutti potrebbero
essere racchiusi in un piccolo paesino.
***
I dati delle Finanze
Solo l'1,04% supera 100mila euro
Solo l'1,04% dei contribuenti italiani,
e cioè 428.032 persone, dichiara un reddito superiore ai 100mila
euro. Un numero in leggero aumento rispetto ai tre anni precedenti. È
quanto emerge, fra l'altro, dai dati del ministero delle Finanze
sulle dichiarazioni 2012.
L'anno prima i paperoni erano lo 0,99%,
413.523 in termini assoluti. Negli ultimi quattro anni sono entrati
nel top del fisco 29.907 super-contribuenti in più. La nicchia si
restringe a 79.123 unità (0,19%), se ci si concentra su chi dichiara
redditi superiori a 200mila euro. In aumento di quasi 3mila unità
rispetto alle dichiarazioni 2011. Tra questi sono 31.752 quelli che
superano il tetto dei 300mila euro.
Molto più numeroso, anche se in lieve
calo, l'insieme dei contribuenti “poveri”. Sono 13.623.939 gli
italiani che nel 2012 hanno dichiarato un reddito inferiore a 10mila
euro. Esattamente il 33% del totale dei contribuenti. Un numero in
leggero calo negli ultimi quattro anni. Nell'anno d'imposta 2008
sotto i 10mila euro erano 14.392.332 contribuenti, pari al 34,42% del
totale.
Il sole 24 ore
24 marzo 2013
popolazione
italiana al 5 aprile 2013 è di 59.433.744
numero
contribuenti totali circa 42.000.000
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