Il Partido Popular guidato da Rajoy mette mano alla legge
sull'interruzione della gravidanza.
A soli tre anni dalla stesura della legge spagnola
sull'interruzione di gravidanza, che estendeva i casi nei quali l'intervento
poteva essere effettuato, nominando e valorizzando l'autodeterminazione della
donna, ora si torna indietro.
Dopo l'effimera stagione della sinistra di Zapatero, che aveva
fatto sognare una pacifica onda antifondamentalista nell'Europa cattolica ora il
Partido Popular guidato da Rajoy mette mano alla legge sull'interruzione di
gravidanza, e l'obiettivo è sempre lo stesso, comune in ogni paese dove si torna
a stringere la morsa sui diritti riproduttivi: eliminare la discrezionalità da
parte della donna.
Violenza sessuale, rischio di salute per la madre e deformità del
feto erano infatti i casi nei quali l'intervento era possibile, mentre ora la
proposta è di depennare dalla lista dei casi leciti il terzo: la condizione di
salute del feto, e una sua eventuale malformazione, non saranno più motivo
valido per interrompere la gravidanza, fa sapere sulla stampa Alberto
Ruiz-Gallardón, Ministro della Giustizia.
Di più: si parla di una Commissione che valuti caso per caso
nell'evenienza di stupro (reato sempre opinabile) e questa commissione si
esprimerebbe sul livello di danno emotivo subito dalla donna, sufficiente o meno
a giustificare l'intervento.
Fa impressione che di maternità si occupi un uomo, cattolico
integralista e ministro della giustizia: il corpo riproduttivo femminile è
dunque materia legale e penale, non corpo individuale di un essere umano,
vicenda personale e collettiva nella quale molti aspetti sono in gioco, come
l'affettività, la responsabilità, la relazione con l'altro genere, la capacità
emotiva e materiale nella decisione di mettere al mondo...
... (si vuole) stabilire, contro il diritto delle donne, contro la
loro soggettività, contro la loro responsabilità, un assurdo primato
dell'embrione, del feto, del nascituro, che è un progetto di vita e che non può
giungere ad essa se la matrice della vita di quell'embrione, ovvero la donna,
non decide di portarlo a termine...
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