lunedì 23 gennaio 2012

pc 23 gennaio - Lecce antifascista

REPORT MANIFESTAZIONE ANTIFASCISTA LECCE 20-1-12



Venerdì 20 gennaio si è svolta a Lecce una manifestazione antifascista al seguito di una serie di episodi di violenza squadrista neofascista riconducibili ad elementi gravitanti nell’area di Casapound che in questa città gode di attenzioni e favori speciali dalla giunta di centro-destra. L’ultimo episodio particolarmente grave nel suo svolgimento e per le conseguenze che avrebbe potuto malauguratamente causare è stato quello di un’aggressione preordinata contro un giovane attivista di un collettivo antifascista formato da giovanissimi studenti medi e universitari CAOS che è tra i collettivi attivi nel contestare le attività di Casapound e denunciare le collusioni della amministrazione leccese.

Il giovane antifascista nella notte tra il 2 e il 3 gennaio è stato seguito e poi circondato da quattro-cinque aderenti di Casapound Lecce ed ha subito la frattura del naso e della mandibola e nonostante fosse caduto a terra è stato ripetutamente preso a calci. A seguito delle ferite riportate è stato costretto ad un intervento chirurgico della ricostruzione della mascella.

Questo fatto ha scosso le coscienze di molti in una città dove i fascisti, ormai insediati stabilmente nei posti di potere ritengono di essere al disopra della legge e ha portato alla costituzione di un comitato unitario antifascista riannodando legami e solidarietà che sembravano ormai disperse. Sotto la parola d’ordine “-Chiudere Casapound !”- ci si è ritrovati insieme l’ANPI di Lecce e Brindisi, le associazioni della rete Antirazzista Salentina, diversi circoli culturali,i Cobas , , ecc con il risultato di questa prima manifestazione antifascista per le strade del centro che ha raggiunto il quartiere dove, sotto false spoglie, attraverso attività sportive , Casapound grazie ai finanziamenti e agli appoggi dei politici e amministratori leccesi conduce le sue attività di propagandata i cittadini e i giovani.

Un corteo di alcune centinaia di persone che ha rotto il silenzio complice di una città che si ammanta di perbenismo e grandezza culturale ma che non ha mai abbandonato il retaggio di essere

stata prima , centro della reazione agraria e squadrista ai tempi del ventennio nel Salento, poi base elettorale di quel MSI di Almirante eRauti degli anni dello stragismo fascista ed infine dei nuovi fascisti in doppiopetto rampanti, Alemanno, Poli Bortone, ecc

Una manifestazione che è terminata in un luogo simbolo delle lotte sociali e democratiche degli ultimi anni nella città di Lecce , condotta disperatamente soli contro tutti :quella del salvataggio del Parco Corvaglia , un luogo che i sindaci di destra volevano tramutare in una colata di cemento per costruirvi il solito parcheggio e che invece i cittadini del luogo ritenevano essere un luogo , un bene comune da salvare, luogo di socialità ed incontro tra le diverse anime del quartiere.

Una lotta condotta con l’occupazione e la presenza di intere famiglie , con bambini al seguito e che riuscì a vincere grazie all’unità popolare.

Da questo luogo abbiamo voluto lanciare come ANPI , Cobas, e le altre associazioni del comitato antifascista l’appello a riprenderci, attraverso la lotta sui problemi reali dei cittadini, dei lavoratori degli abitanti dei quartieri, il diritto di vedere le nostre strade libere dalla presenza dei vecchi e nuovi fascisti, che si chiamino Casapound, o Forza Nuova , ma tutti insieme sorretti e finanziati dai fascisti in doppiopetto annidati nelle loro scrivanie e posti di comando.



Brindisi 21 gennaio 2012



Una sintetica analisi delle attività neofasciste in Puglia.





Negli ultimi mesi abbiamo assistititi ad un rinascente attivismo della galassia neofascista presente nella nostra regione che ha visto moltiplicarsi sedi e sigle fittizie ma tutte riconducibili al sogno della ricostruzione del Partito Fascista come soggetto follemente da proporre come elemento di soluzione della crisi che sta scuotendo il nostro paese.

In Puglia ( ma anche in tutta Italia) la galassia neofascista è teoricamente divisa in tre aree ma che riteniamo avere un'unica matrice comune a quegli eredi del vecchi MSI che sono riusciti a riconvertirsi raggiungendo i più alti posti di potere nell’era berlusconiana.

1) L’Area della destra che enuncia il sogno della ricostruzione del partito Fascista repubblicano ispirandosi al regime di Salò è composta da Forza Nuova, Movimento nazional popolare, Movimento patria nostra, Nuovo ordine Nazionale alleati attraverso il patto d’azione stretto il 28 maggio 2010 a Roma al congresso dell’MPN. Questi gruppi sono presenti in forma coalizzata in particolar modo nelle province di Foggia, Taranto e Bari . Le loro parole d’ordini vanno dalla agitazione sui temi della crisi economica , indicando nel signoreggio monetario, alla massoneria e alla presenza ebraica nelle banche quali cause della crisi stessa. Tra i giovani sono condotte parole d’ordini quali quelle contro il carolibri, il mutuo sociale e tra i commercianti e i cittadini l’attacco ad Equitalia con azioni dimostrative alle sue sedi.Dobbiamo purtroppo rilevare che ad una caduta di capacità da parte dei compagni di condurre in maniera organizzata lotte anticapitaliste coniugate alla denuncia del fascismo come espressione populista e violenta del potere capitalista, negli ultimi mesi la capacità organizzativa, e il numero di aderenti alle formazioni neofasciste tra i giovani è andata aumentando, mentre non è stato possibile riuscire a costruire contemporaneamente a livello regionale un organismo di coordinamento di tutte le forze antifasciste capace di replicare con la controinformazione e la denuncia politica il diffondersi dei tentacoli multiformi di questa piovra nera.

Quando questo è stato invece possibile , come in occasione della tendopoli di Manduria, dove le ronde antimmigrati sostenute da Forza Nuova di Taranto, Bari e Lecce furono spazzate via dalla presenza militante dei compagni e delle associazioni antirazziste che costruirono fuori dalla tendopoli un presidio permanente antirazzista.

2) quest’Area ha contiguità con gli altri Clan neofascisti che abbiamo visto sostenere nelle diverse tornate elettorali le coalizioni di Centro destra o comunque esserne funzionali: parliamo di Fiamma tricolore, il MIS e gli ex di Alessandra Mussolini che tra attività culturlnostalgiche accordi sottobanco preelettorali non mostrano però un particolare attivismo né sociale di stampo squadristico

3) L’area di Casapound che godendo di grossi finanziamenti e appoggi locali in particolare dove sono presenti nelle giunte locali uomini vicini alla corrente di Alemanno( vedi Lecce o addirittura la piccola Ceglie messapica di Brindisi, un tempo “capitale” del Circolo Lenin di Puglia e paese natale di Pietro Alò) risulta attiva attraverso le sue propaggini tra gli studenti con Blocco Studentesco e facendosi finanziare attività sportive associazioni pro-disabili, addirittura pro-immigrati e palestre sportive che nascondono centri di addestramento all’aggressione. Casapound risulta essere presente a Lecce, Francavilla fontana (BR), Ceglie Messapica (BR), ostuni ( BR). Bari, Foggia e nella provincia di taranto.



Stato di pericolosità neofascista



4) In questo momento particolarmente pericolosa sotto il punto dell’aggressività montante e protezione istituzionale è Casapound di Lecce alla quale appartengono gli aggressori del compagno del collettivo CAOS poiché provengono da questo mondo sommerso di palestre di Boxe e arti marziali comune anche ad elementi di Forza Nuova.

L’addestramento all’aggressione e alla guerriglia di strada con capacità di infiltrazione è stato affinato negli ultimi mesi in quello che è stato chiamato il 1 campo formativo di Casapound Puglia in un campo paramilitare tenutosi nell’alta Murgia a fine estate ed è stato contemporaneo al Campo delle Legioni altro campo paramilitare semiclandestino tenutosi nelle Marche tra il 7 e l’8 di ottobre con la partecipazione di ex Fronte Nazionale di Franco Freda contigui all’area di Ordine Nazional Popolare e di Rutilio Sermonti

Casapound di Bari è riuscita in un primo momento a mimetizzarsi ed ottenere patrocini dal comune di Bari per attività paraculturali ma in seguito ai fatti di Firenze e le prese di posizione di Emiliano si trova in difficoltà di immaginesupportata anche da una crescente controinformazione antifascista da parte delle associazioni partigiane dell’ANPI

Forza Nuova barese che nei primi anni del 2000 fu autrice di episodi squadristici e aggressioni omofobe come nel caso dell’organizzatore del Gaypride di Bari, picchiato, e di assalti al centro sociale Coppola Rossa , che portò poi ad una inchiesta e all’arresto di 14 aderenti a Forza Nuova tra cui un poliziotto, sta ora mantenendo un profilo basso ma in cambio ha una “linea” di pub, negozi e piccoli centri culturali in città e i suoi aderenti sono spessi autori di piccole scazzottate e miniaggressioni nei confronti di compagni e antirazzisti

A Monopoli ( Ba) come a Taranto sono state riconducibili a suoi aderenti aggressioni o assalti a sedi di partiti di sinistra negli scorsi anni a volte culminati con l’arresto dei fascisti.

A Fancavilla Fontana (BR) invece la sede di Rifondazione è stata colpita ben tredici volte negli ultimi anni con sospetti non solo su Casapound ma anche alla galassia e ai clan dei fascisti locali che nella loro competizione inseriscono anche quella della ricorsa a chi è più bravo nello sport del danneggiare le sedi comuniste. Anche in questo caso dopo l’arresto di due fascisti le cose si sono un po’ calmate.

Taranto ha visto negli anni a cavallo del 2000 la presenza dei giovani compagni gravitanti nell’area dei COBAS che hanno condotto un’azione antifascista incessante e dissuasiva nei confronti di Forza Nuova e degli squadristi di Cito , ricacciando spesso le loro iniziative ma subendo una catene di attacchi repressivi con denunce e processi.

Attualmente i duri di Forza Nuova di Taranto avvicinatisi a Militia hanno avuto le ali “bruciate” dopo l’inchiesta che ha colpito questa organizzazione e stanno mantenendo un profilo basso , ma la prossima entrata in campo elettorale di Cito attraverso al candidatura del figlio come sindaco di Taranto sta portando alla coalizione intorno a lui dei peggiori soggetti della destra tarantina

In questo contesto si intravedono i tentativi di infiltrazione nei movimenti di parecchi soggetti gravitanti in quest’area che fanno pensare a tentativi di replicare situazioni come quelle stiamo vedendo in Sicilia.

Non a caso su Brindisi sta incominciando ad operare il segretario del circolo Benito Mussolini di Locorotondo , interno alla cosiddetta Area che, rastrellando giovani ultras simpatizzati di Forza nuova, ha inventato un movimento indignati brindisi, subito denunciato pubblicamente dagli antifascisti brindisini, e in queste ore sta affiggendo manifesti inneggianti al popolo dei forconi e vagheggianti l’inizio di rivolte popolari come quella siciliana anche nella città di Brindisi.



Brindisi 21 gennaio 2012

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