giovedì 26 gennaio 2012

pc 26 gennaio - Ancora arresti, condanne e manganelli a Roma, Modena, Torino.

Ci vuole una risposta unitaria e nazionale, un organismo proletario e di massa, una manifestazione contro lo Stato di Polizia





26 GENNAIO 2012

Roma: manganellate contro i movimenti del diritto alla casa

Nella giornata in cui dobbiamo registrare gli arresti e le denunce agli attivisti No Tav e dopo le cariche ai pescatori ieri in piazza Montecitorio, questa mattina al Campidoglio cariche e manganellate contro i movimenti per il diritto alla casa che hanno chiesto un incontro con il sindaco Alemanno in occasione della discussione del Piano casa in assemblea capitolina.


24 GENNAIO 2012
osservatoriorepressione
Torino: chieste 29 condanne per gli scontri al G8 universitario

Coprirsi il volto durante una manifestazione, vietato per legge, lederebbe anche il diritto a manifestare liberamente il proprio pensiero di chi partecipa al corteo senza travisarsi. È la tesi sostenuta in aula dal pubblico ministero di Torino, Roberto Sparagna, davanti al giudice Alessandra Pfiffner nel chiedere condanne a un anno di reclusione per 29 delle oltre 30 persone a giudizio (per alcuni è stata chiesta l’assoluzione) per essersi travisati durante la manifestazione del G8 dell’Università che si svolse il 19 maggio 2009 a Torino.
Secondo l’accusa infatti l’articolo 5 delle Disposizioni a tutela dell’ordine pubblico del 22 maggio 1975 (la famigerata Legge Reale), che vieta il travisamento durante le manifestazioni in luogo pubblico, non sarebbe solo a tutela di eventuali danni contro il patrimonio o la persona, ma sarebbe una norma posta anche a garanzia del diritto di manifestare di tutti quelli che lo fanno a viso scoperto. Il procedimento è parallelo a quello in cui sono imputati una ventina di ragazzi per i disordini con la polizia che avvennero verso la fine della manifestazione.

Modena: 4 arresti e 10 obblighi di firma per gli antifscisti del Guernica

Martedi 24 gennaio con l'ennesima mossa repressiva, la forza pubblica di Modena ha nuovamente colpito il Guernica e il suo progetto sociale.
4 compagni agli arresti domiciliari e 10 compagni con l'obbligo di firma, tra cui due compagni di Rifondazione Comunista.
...Ci vengono contestati, insieme ad altre cose, i fatti del 28 di ottobre: dagli atti che ci hanno consegnato pare di capire che si deve riconoscere libertà di parola a coloro che fanno apologia di fascismo, visto che è scritto chiaramente che si svolgeva una commemorazione della marcia su Roma. In un documento del tribunale, in altri termini, pare che venga stracciata la costituzione di questa repubblica.
La contraddizione è talmente palese che lo stesso sindaco di Modena Pighi, nelle sue dichiarazioni in merito a quel convegno, aveva detto che non di doveva tenere.
Inoltre il potere locale modenese non si fa scrupoli nel rovinare la vita a singoli compagni, che dovrebbero essere considerati innocenti fino ad eventuale condanna e lo si capisce non solo con i domiciliari, che vengono comminati prima del processo per persone che abitano e vivono qui ed in nessun modo intendono fuggire e che qui studiano e lavorano, ma anche con l'imposizione dell'obbligo di firma alle ore 16,00, orario proibitivo per molti compagni che a differenza di quello che certi personaggi pensano, hanno un lavoro o una attività in proprio. In pratica viene negata a priori, prima del processo, la possibilità di questi compagni di recarsi a studiare e a lavorare. La loro vita è già rovinata, prima ancora che siano stati giudicati.

Diventa evidente a tutti dopo quello che è successo: a Modena si colpiscono progetti sociali e antifascisti, mentre si legittimano i responsabili di questa crisi e la libertà di sventolare l'apologia di fascismo.

Le compagne/i del Guernica

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