Sono 26 gli arresti (uno dei quali ai domiciliari), tra loro anche l'ex brigatista Paolo Maurizio Ferrari, e - secondo quanto afferma lo stesso segretario provinciale di Rifondazione - anche il responsabile organizzativo del Prc torinese Andrea Vitali, e undici le persone appartenenti al mondo antagonista e anarchico denunciate in relazione agli incidenti avvenuti lo scorso 3 luglio a Chiomonte, in Val Susa, contro la linea ferroviaria Tav Torino-Lione.
Ore 12,00 - Caselli: "Azioni contro i singoli, non contro il movimento"
Nel corso della conferenza stampa in Procura il Procuratore Capo di Torino Gianfranco Caselli ha sottolineato che l'operazione svolta stamane dalle forze dell'ordine era mirata a colpire «singoli soggetti che si sono resi responsabili di azioni contro la legge». «Nessuna azione contro la Valle di Susa, il movimento contrario all'alta velocità o contro le mobilitazioni che si svolgono entro i confini della legge», precisa Caselli. E aggiunge: «Le forze dell'ordine hanno compiuto un'operazione di cesello su una materia incandescente. Dei 41 provvedimenti notificati, soltanto tre riguardano cittadini valsusini, ulteriore prova che questa operazione non è contro la Valle e nemmeno contro il dissenso quando questo resta circoscritto nei confini imposti della legge».
Ore 10,30 - Il sindacato di polizia: "Grande soddisfazione"
Riguardo all'operazione della Digos contro la frangia violenta del movimento No Tav, non tardano ad arrivare anche i commenti del sindacato di polizia. In particolare, il segretario provinciale del Siap, Michele Cerviere, dichiara: «Siamo davvero soddisfatti. Le decine di ordinanze di custodia cautelare in via di esecuzione confermano senza ombra di dubbio le denunce del nostro sindacato a partire dal 27 giugno. Per mesi abbiamo chiesto che venissero individuati e perseguiti i violenti del movimento No Tav, che oltre ad attentare direttamente alla vita di donne e uomini in divisa istigano alla violenza e vomitano insulti, su social network e siti internet, oltraggiando la dignità dei poliziotti e dello Stato che rappresentano». Il segtretario Cerviere prosegue: «Oggi lo Stato batte un colpo e comincia a rendere giustizia alle centinaia di feriti tra le forze di polizia causati dai vili attacchi di questi aspiranti omicida, che hanno messo in ombra la legittima e pacifica protesta di migliaia di manifestanti che non condividono la realizzazione della linea Tav».
Ore 9,45 - Arrestati anche due ex terroristi
Sono coinvolte anche due persone che in passato hanno militato in organizzazioni terroristiche nell’inchiesta sul movimento No Tav sfociata questa mattina in una serie di arresti. Si tratta di Maurizio Paolo Ferrari, 66 anni, cofondatore delle Brigate Rosse insieme a Renato Curcio, e Stefano Ginetti 58 anni, ex di Prima Linea.
Ore 9,15 - Conferenza stampa No Tav
Alle 14,30 il movimento No Tav ha convocato una conferenza stampa al presidio di Vaie.
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