giovedì 26 gennaio 2012

pc 26 gennaio - giù le mani dal movimento NO TAV libertà per i compagni arrestati

Blitz anti-No Tav, raffica di arresti


torino
E' in corso dall'alba di questa mattina l'operazione coordinata dalla procura di Torino che ha portato all'arresto di oltre quaranta militanti del movimento No Tav coinvolti negli incidenti avvenuti a Chiomonte dalla notte del 23 maggio fino all'8 dicembre. I reati contestati sono lesioni, violenza e resistenza aggravata in concorso ai danni di pubblico ufficiale per gli incidenti nel quale rimasero feriti oltre 200 uomini delle forze dell’ordine e decine di manifestanti. Undici le persone indagate a piede libero.

Ore 8,50
Cominciano a filtrare i nomi degli arrestati nel corso dell'operazione scattata all'alba: tra questi figurano Tobia Imperato, uno degli esponenti di rilievo dell'area anarco insurrezionalista e Giorgio Rossetto, uno dei leader del centro sociale Askatasuna di Torino.

Ore 8,26
Perquisiti tre centri sociali nel Torinese: sono El Paso di Torino, il Mezcal di Collegno e il Barocchio di Grugliasco.

Ore 8,20
Tra gli arrestati anche Guido Fissore, consigliere comunale di Villar Focchiardo. Sul sito NoTav.info l'invito alla resistenza: «Liberi tutti la Valle non si Arresta»

Ore 8,06
La Questura di Torino ha emesso venticinque ordinanze di custodia cautelare in carcere, quindici con obbligo di dimora, un provvedimento di arresti domiciliari e un divieto di dimora in provincia di Torino. Le città interessate dalla maxi operazione sono Torino, Asti, Milano, Trento, Palermo, Roma, Padova Genova, Pistoia, Cremona, Macerata, Biella, Bergamo, Parma, Modena e in Francia.

Ore 7,53
Il legal team del movimento No Tav sta seguendo lo svolgimento dell'operazione. In tarda mattinata, quando i numeri dell'operazione e i capi d'accusa saranno più chiari, si riuniranno per decidere le strategie difensive da adottare.

Ore 7,30
Alle 7,30 la prima macchina con uno degli arrestati è entrata in Questura a Torino. Intanto sui siti No Tav si sta diffondendo la notizia del maxi blitz della Polizia. Numerosi attivisti si stanno radunando a Villar Focchiardo. Già attivati i legali del Movimento. Nel corso della giornata si terrà probabilmente un raduno in Valsusa. E salgono i timori che la manifestazione di protesta in programma per sabato a Torino assuma i contorni di una rappresaglia nei confronti dell'operazione di questa mattina.

Ore 6,30
Il blitz è scattato questa mattina intorno alle 6. L'operazione si è svolta a Torino, in Valsusa e in alcune città del Nord Est e della Lombardia e in altre regioni italiane. L'inchiesta si è estesa anche a simpatizzanti residenti in altri paesi europei. L'operazione coordinata dai pm Manuela Pedrotta e Giuseppe Ferrando e sotto la supervisione del procuratore capo Giancarlo Caselli nasce in seguito alle indagini svolte dalla Digos di Torino, che attraverso l'uso di sofiscate tecnologie informatiche, ha ricostruito l'identità di chi ha partecipato attivamente agli scontri con le forze dell'ordine.


Operazione in tutta italia, ci sono anche 11 indagati
Valsusa, 26 arresti per gli scontri di luglio
Nel mirino leader dei No Tav e dell'area antagonista
I reati: lesioni, violenza e resistenza a pubblico ufficiale

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TORINO - Ci sono voluti sei mesi di indagini. E alla fine sono le 26 ordinanze di custodia cautelare in carcere, 1 persona ai domiciliari, 15 obblighi di dimora. Questi i provvedimenti di un blitz cominciato all’alba per gli incidenti al cantiere Tav dello scorso luglio. Da Torino a Palermo, passando per Milano, Genova e Padova. La magistratura presenta dunque il conto per i violenti scontri del 3 luglio in Val di Susa, quando centinaia di militanti No Tav assalirono le forze dell’ordine che presidiavano il cantiere dell’Alta velocità Torino-Lione. I reati contestati sono resistenza, violenza, lesioni, danneggiamento aggravati in concorso.

L'AREA ANTAGONISTA- I nomi delle persone coinvolte, tutte accusate di aver preso parte direttamente alle violenze, sono di un certo spessore nell’area antagonista. Colpiti i vertici del movimento in Valle e a Torino, per alcuni c’è anche l’accusa di associazione a delinquere. In carcere esponenti dell’area antagonista di Milano, arresti anche in Toscana, Liguria, Emilia Romagna. Colpito il centro sociale torinese Askatasuna, considerato il braccio operativo del movimento No Tav. L’operazione di Polizia, che vede impegnati più di 150 agenti in tutta Italia, è in corso.

La battaglia di Chiomonte


L'EX BRIGATISTA - Nell’elenco delle persone oggetto di provvedimenti da parte dell’autorità giudiziaria figurano nomi che faranno molto discutere. Come Paolo Maurizio Ferrari, ex terrorista italiano appartenuto alle Brigate rosse. Mai pentito, mai dissociato, considerato l’ultimo degli irriducibili, aveva finito di scontare la pena nel 2004, dopo trent’anni di detenzione. Avrebbe partecipato in maniera attiva agli scontri del 3 luglio. Un altro personaggio di spicco coinvolto è Giorgio Rossetto, 52 anni, leader storico del centro sociale Askatasuna.

Gli scontri a Chiomonte/2


CONSIGLIERE COMUNALE- Nel blitz è stato coinvolto anche Guido Fissore, consigliere comunale di Villar Focchiardo. La polizia ha perquisito il suo appartamento e lo ha portato in questura. Fissore il dicembre scorso aveva accompagnato studenti in gita al cantiere. Nel paese è stato organizzato un presidio contro gli arresti.

Marco Imarisio

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