martedì 28 giugno 2011

pc 28 giugno - bergamo NOTAV - contestato D'Alema

La solidarietà alla resistenza della Val di Susa si sta diffondendo in tutta Italia: da Genova a Napoli, da Palermo a Trieste, la reazione ovunque è immediata. In tutte le città sono state indette manifestazioni di protesta sotto le prefetture, e anche a Bergamo ha preso vita un presidio in piazza Vittorio Veneto.

La Val di Susa resiste da cinque anni ad un progetto che risponde solo e soltanto ai criteri del profitto, portato avanti da chi si arroga il diritto di decidere anche per tutti gli altri e tratta gli abitanti della valle semplicemente come un ostacolo da rimuovere.

Maroni aveva promesso, dalle pagine de La Padania, che i lavori per l’alta velocità sarebbero iniziati a costo di schierare polizia e carabinieri per renderlo possibile. Così è stato: oggi sono intervenuti in forze, all’alba, per mantenere la promessa del ministro e dimostrare che la Tav sarà imposta a tutti i costi, anche con la forza.

Ed è la stessa Lega Nord che grida “padroni a casa nostra” che oggi non mostra esitazioni quando si tratta di schiacciare la popolazione che abita la valle, e che da tempo ormai ci sta insegnando che resistere è possibile.

Ma la solidarietà alla valle che resiste non si è limitata al presidio in centro città. Alla Festa Democratica di Seriate, durante il comizio di Massimo D’Alema, i NoTav sono intervenuti distribuendo volantini, e dopo aver aperto uno striscione, hanno contestato la linea tenuta dal PD , che ha sempre ribadito che la TAV è una priorità del centro-sinistra. Subito è intervenuto un gruppo di sostenitori del Pd che si è scagliato contro i contestatori, tentando di strappare lo striscione e allontanare a spintoni i ragazzi che lo tenevano in mano. Qualcuno si è anche permesso di oscurare con le mani la telecamera di chi riprendeva la scena, come se si rendesse conto che la reazione dei presenti alla festa non era affatto “democratica”.

La lotta dei valsusini non si ferma: da anni conducono una battaglia dura, di grande coraggio e responsabilità, non è con la prepotenza di questi giorni che riusciranno ad arrestarla

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